In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Scuola, la Lega propone lezioni di dialetto per gli studenti del Veneto

Politica

Disegno di legge alla Camera presentato da 18 deputati del Carroccio: la prima firma è Massimo Bitonci, attuale sottosegretario al Ministero dello sviluppo economico

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

Inserire il dialetto veneto tra le lingue delle minoranze tutelate dall’articolo 6. Questa l’ultima battaglia della Lega, che si allaccia a quella aperta sull'Autonomia differenziata. Il Carroccio ha infatti presentato alla Camera un disegno di legge per poter insegnare le lingue regionali nelle scuole “di ogni ordine e grado con una particolare attenzione alla scuola materna”.

Disegno di legge a prima firma di Bitonci

L’iniziativa parlamentare, a prima firma di Massimo Bitonci, sottosegretario al ministero dello sviluppo Economico, e presentata insieme ad altri 17 deputati leghisti, vuole quindi aggiungere il veneto tra le lingue minoritarie prevedendone l’obbligatorietà dell’insegnamento. Se la riforma andasse a buon fine, servirebbe però un ulteriore passo. La Regione guidata da Luca Zaia dovrebbe infatti siglare un protocollo d’intesa con il ministero dell’Istruzione per definire i criteri generali. 

leggi anche

Reddito di cittadinanza, si studiano modifiche: come potrebbe cambiare

La norma punta a diffondere il dialetto anche tramite i media

Il disegno di legge coinvolge anche i media del territorio: un articolo infatti prevede che la Regione possa ratificare “accordi con la società concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo e con le emittenti radiotelevisive locali, anche a tal fine appositamente costituite, per la promozione di trasmissioni giornalistiche e di programmi generali in lingua minoritaria”.

leggi anche

I writers della Serenissima, galeoni sui muri di Venezia

Provvedimento simile in Piemonte

Anche in Piemonte si discute di una proposta di Legge simile, a firma del consigliere regionale leghista Andrea Cane. Il provvedimento vorrebbe salvaguardare il patrimonio linguistico e dialettale regionale, “in quanto elemento qualificante dell’identità piemontese”, prevedendo che il dialetto venga utilizzato anche nella cartellonistica, nella segnaletica turistica e per i segnali stradali e introducendo a scuola un’ora facoltativa di piemontese.

leggi anche

Piemonte, i dialetti insegnati a scuola: la proposta della Lega