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Elezioni politiche, se il centrodestra non vince…

Politica

Massimo Leoni

La nuova puntata de "La Guida" di Massimo Leoni. Che ci aiuta, in questi giorni, a orientarci nel cammino verso le prossime elezioni

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Immaginiamo per un attimo che il dopo voto non sia semplice. Che i voti di Meloni, Salvini e Berlusconi non bastino ad avere una salda maggioranza in entrambe le camere. Il sogno del centrosinistra, si direbbe. Ma attenzione, i problemi che si aprirebbero sarebbero di difficile soluzione. Almeno se si dà credito alle parole della campagna elettorale (ELEZIONI- TUTTE LE NEWS IN DIRETTA) - (ELEZIONI POLITICHE - LA SFIDA DEL VOTO).

La situazione a destra

Intanto un problema ce lo avrebbe Fratelli d’Italia. Seppure fosse partito di maggioranza relativa, nessuno – stando alla campagna elettorale - governerebbe con Giorgia Meloni. Se il centrodestra non fa la maggioranza dei seggi, Fdi potrebbe essere il primo partito, ma tornare all’opposizione. La possibilità che il terzo polo offra i suoi seggi ad un governo con Meloni azionista di maggioranza è esclusa sia da Calenda che da Renzi. Loro sostengono di puntare su una maggioranza ampia, modello Draghi o modello Ursula, a seconda dei punti di vista. Di sicuro con Forza Italia, forse con una Lega che vestisse panni più moderati rispetto all’era Salvini. Poi, ci vorrebbe almeno un pezzo di centrosinistra. Più Europa potrebbe dire sì, Il Pd forse pure, Fratoianni e Bonelli non potrebbero. E così l’alleanza di democratici e progressisti appena proposta agli elettori si sfalderebbe subito davanti a un fronte (quasi) repubblicano. Operazione non facile.

Il quiz

TROVAPARTITO, PER CHI VOTARE

La situazione a sinistra

E procedendo verso sinistra, il livello di difficoltà aumenta. Se il voto fosse più rosso che nero, se Terzo polo, Democratici e progressisti e Cinquestelle avessero una maggioranza numerica il problema del governo sarebbe tutt’altro che risolto. Conte non governa né con il terzo Polo né – dice – con questa dirigenza del Pd. Letta, che con un buon risultato resterebbe segretario, non governerebbe con Conte e con grande difficoltà si siederebbe a trattare con Calenda e Renzi, che vedono i Cinquestelle come fumo agli occhi. Insomma, la cosa più semplice anche per il centrosinistra è che vinca il centrodestra. Forse. A meno che le parole della campagna elettorale non siano al vento. Non sarebbe la prima volta.