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Gorbaciov, polemica per tweet Rizzo: "Dal 1991 aspettavo di stappare bottiglia migliore"

Politica
Ansa/Twitter

Marco Rizzo, segretario del Partito Comunista, ha pubblicato su Twitter la frase accompagnata dall’immagine di una bottiglia appena stappata. Non ha scritto nomi, ma il riferimento al leader russo scomparso nelle scorse ore è apparso chiaro. Migliaia di commenti e critiche. Poi ha aggiunto: “La mia è una provocazione voluta, quasi di tipo dadaista”

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“Era dal 26 dicembre 1991 che avevo aspettato di stappare la migliore bottiglia che avevo". È polemica per questa frase scritta su Twitter da Marco Rizzo, segretario del Partito Comunista. Anche se non ci sono nomi, il riferimento è apparso chiaro a tutti: Mikhail Gorbaciov, leader russo scomparso ieri 30 agosto. La data citata, il 26 dicembre 1991, è quella in cui il Soviet Supremo dell'Urss - dopo le dimissioni di Gorbaciov da presidente - dissolse formalmente l'Unione sovietica.

Rizzo: “Una provocazione dadaista”

Sotto al tweet, accompagnato dalla foto di una bottiglia appena stappata, migliaia di persone hanno da subito lasciato commenti e critiche. In un secondo messaggio, Rizzo ha ribattuto: “Una provocazione dadaista e l’ipocrisia. Ci sono persone che muoiono per guerra, per fame, per infortuni, per vaccini. Ogni sacro giorno. Muore uno della banda dei globalizzatori. Metti una bottiglia di spumante, senza esplicitare un nome. Si scatena l’inferno. Di chi? Dei giornalini”. Il candidato alla Camera di “Italia sovrana e popolare”, inoltre, ha poi dichiarato all’Adnkronos: “È chiaro che la mia è una provocazione voluta, quasi di tipo dadaista, non sono mica stupido... Gorbaciov è un'icona della mondializzazione, del mainstream. Ha innescato il processo di globalizzazione che ci ha portato alla situazione attuale”.

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Le reazioni

Del tweet di Rizzo ha parlato anche da Matteo Salvini. “Quando c'è la morte di mezzo, per me ci sono preghiera e rispetto. Mi spiace che qualcuno riesca a trovare il modo di fare polemica anche quando una persona vola in cielo: mi limito a non commentare", ha detto il leader leghista ai giornalisti a Palermo. È intervenuto anche Maurizio Acerbo, segretario di Rifondazione Comunista e candidato in Abruzzo: "Non commento Marco Rizzo, caricatura di ‘comunista’ horror che piace ai salotti che frequenta e gli garantiscono visibilità in tv. Uno che ha sostenuto il governo che bombardava la Serbia e si congratulava con Prodi per ingresso nell'euro, poi è diventato no Nato no Euro per fessi che abboccano. La tesi del tradimento di Gorbaciov l'ha già smontata Giulietto Chiesa che certo non era filoamericano".

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