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Fisco, tensioni nella maggioranza. Il governo rassicura: "No aumenti di tasse"

Politica
Ansa Ipa e Lapresse

Palazzo Chigi ha diffuso una nota in cui si afferma che non ci saranno incrementi sull'imposizione fiscale. L'ipotesi aveva creato nuove tensioni tra le forze di maggioranza e dato vita a un nuovo scambio di accuse

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Palazzo Chigi ha diffuso una nota in cui si afferma che "il governo non ha alcuna intenzione di aumentare le tasse". "Il Presidente Draghi", si legge, "ha dichiarato più volte questo impegno sin dall'inizio del suo mandato, in Parlamento, in incontri pubblici... ai vertici internazionali e anche nei vari confronti con i leader delle forze di maggioranza. Nel caso della delega fiscale, il Presidente ha specificato, anche di recente, che il provvedimento non porta incrementi sull'imposizione fiscale degli immobili regolarmente accatastati. Nessuno pagherà più tasse. Il governo non tocca le case degli italiani". La rassicurazione è arrivata dopo che Lega e Forza Italia avevano chiesto un incontro col presidente del Consiglio proprio con l'obiettivo di evitare aumenti di tasse su casa, affitti e risparmi. La mossa aveva causato nuove tensioni all'interno della maggioranza, col centrosinistra che accusava il centrodestra di diffondere bugie e fare propaganda, e quest'ultimo che si difendeva accusando gli alleati dell' "ennesima negazione della realtà".

La polemica

Nella mattinata, le divergenze tra centrodestra e centrosinistra sul fisco avevano dato vita a un nuovo scambio di accuse. Il leader del M5S Giuseppe Conte aveva definito l'atteggiamento del centrodestra troppo "rigido" mentre Debora Serracchiani aveva detto che lo trovava “incomprensibile”. La collega Simona Malpezzi aveva accusato la Lega di fare continuamente propaganda e diffondere falsità sostenendo che nella legge delega non è previsto alcun aumento di tasse mentre Nunzio Angiola, deputato di Azione, aveva ipotizzato che il centrodestra volesse far cadere la riforma fiscale "se non addirittura il governo" dato che lo scontro si era "pretestuosamente consumato su un emendamento privo di copertura finanziaria". Molto critici anche la ministra Elena Bonetti di Italia Viva, che aveva chiesto agli alleati un maggior senso di responsabilità, e Luca Pastorino, segretario di presidenza alla Camera per Leu.“La Lega non vuole soccombere a Fratelli d'Italia e per questo motivo continua il gioco al rialzo sulla delega fiscale”, aveva detto.

La replica

"Aumento delle tasse sui risparmi degli italiani, aumento delle tasse sugli affitti e delega in bianco al governo per realizzare una patrimoniale. Se per la Malpezzi e il Pd questo non significa tartassare ulteriormente il Paese, allora siamo di fronte all'ennesima negazione della realtà", aveva ribattuto Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega al Senato. Anche Alessandro Cattaneo, deputato e Coordinatore nazionale dei Dipartimenti di Forza Italia, aveva respinto tutte le accuse parlando di una questione di merito. "La sinistra offende gli italiani parlando di 'Paese del Bengodi' [espressione usata da Luigi Marattin, presidente della Commissione Finanze] e redistribuzione della ricchezza. Noi saremo fino in fondo quelli del meno tasse". Qualche ora dopo la stessa Forza Italia aveva diffuso una nota in cui spiegava di considerare "dirimente" l'impegno preso dal governo a non aumentare le tasse sulla casa come sui risparmi. "Non sosterremo mai alcun provvedimento che, nel paese del risparmio immobiliare, può colpire le famiglie, già provate da due anni di pandemia, dai rialzi del prezzo di energia e materie prime che avranno come effetto un pesante ridimensionamento delle previsioni di crescita", si leggeva. Della stessa opinione il leader leghista Salvini: "Tra guerra, covid, caro benzina e caro bollette l'ultima cosa che serve agli italiani è un aumento di tasse. Ne parleremo con il Presidente Draghi e con il Presidente Mattarella. Difendere e proteggere gli italiani significa anche non tassarli", aveva detto. 

 

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