Il presidente della Repubblica ha parlato all’università di Foggia per l’inaugurazione dell’anno accademico 2021-2022. La cerimonia si svolge nell’aula 'Valeria Spada' del dipartimento di Economia. I temi scelti per l’evento sono povertà educativa e valore dell’istruzione
"Chiedere ai giovani di impegnarsi, di non tirarsi indietro, di accettare il rischio e di mettersi in gioco, è l'orizzonte che tutto il nostro Paese si pone come obiettivo, di cui tutto il nostro Paese ha bisogno". Lo ha detto il Capo dello Stato Sergio Mattarella intervenendo all’inaugurazione dell'anno accademico dell’Università di Foggia. "La giovane generazione che cresce, consente al nostro Paese di sperare in una crescita costante, nell'innovazione, nel senso di responsabilità, nel senso di eguaglianza e di libertà realmente vissuta"
Il discorso del rappresentante degli studenti
Il riferimento del Capo dello Stato è a uno dei passi della relazione di Marko Pio Bruno, rappresentante degli studenti dell’Ateneo pugliese. "Purtroppo, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni, per qualcuno, non è ancora possibile. In un territorio come il nostro, in cui la povertà economica è spesso causa e conseguenza di povertà educativa, in modo silenzioso e quasi invisibile, un minore viene lasciato solo, arrendevole rispetto ai propri sogni e alle proprie passioni". “Quando si dice che la bellezza salverà il mondo” continua il ragazzo, “si fa riferimento a questo: a giovani che scelgono di perseguire le proprie ambizioni, che scoprono i propri talenti e quale impronta voler lasciare nel mondo; giovani con cuori direzionati al futuro, che sentono di esistere e di essere parte di una comunità. La più grande sfida della nostra generazione sarà non smettere mai di vivere seguendo il nostro credo, anche quando sembrerà più faticoso, anche quando sembrerà più sconveniente".
approfondimento
Mattarella a Nova Gorica: "Oggi il confine è un punto di incontro"
Il diritto allo studio
Il diritto allo studio, ha sottolineato il Presidente Mattarella, "è espressione di libertà e uguaglianza". "L'università è un presidio di cultura, di senso della convivenza, di rispetto degli altri ed è - ha aggiunto il capo dello Stato - di grande importanza in questo territorio, richiede un impegno particolare da parte delle istituzioni. Qui l'ateneo è un presidio che esprime la volontà di crescere". Il contrasto alla criminalità organizzata richiede diversi elementi, ma accanto a repressione e prevenzione, accanto all'esigenza di una pubblica amministrazione efficiente e trasparente, accanto alla necessità primaria di un'economia che cresce e aumenta i posti di lavoro, vi è un'azione indispensabile, cioè quella della formazione delle coscienze in tutto il Paese. Bisogna sviluppare questo senso della convivenza e della legalità e la formazione delle coscienze è particolarmente decisivo".