Beppe Grillo è arrivato a Roma per incontrare i vertici del Movimento (ci sarà anche il premier uscente) e partecipare alle consultazioni con Draghi. Nella Capitale anche Casaleggio: “L'unico modo per avere una coesione del Movimento 5 stelle sarà quello di chiedere agli iscritti”, spiega. Di Battista però resta fermo sul no all’ex presidente della Bce
Il M5s si avvicina alla resa dei conti sull’appoggio al premier incaricato Mario Draghi con l’arrivo a Roma di Beppe Grillo e Davide Casaleggio. E per decidere se sostenere l’ex presidente della Bce si va verso il voto degli iscritti su Rousseau, come conferma lo stesso Casaleggio: "Ho incontrato diversi parlamentari e ministri qui a Roma. Qualunque sarà lo scenario politico possibile c'è ampio consenso sul fatto che l'unico modo per avere una coesione del Movimento sarà quello di chiedere agli iscritti su Rousseau". Il M5s al momento è diviso tra le aperture di Luigi Di Maio e il no convinto dell'ala più vicina ad Alessandro Di Battista, che su Facebook scrive: “"Ogni ora che passa aumentano le ragioni per dire no a Draghi". Dovrebbe partecipare anche il premier uscente Giuseppe Conte al vertice M5s organizzato domani mattina alla Camera. A quanto si apprende all'incontro con Grillo, convocato prima delle consultazioni con Draghi, dovrebbero partecipare infatti tutti i ministri e il presidente del Consiglio uscente, oltre al capo politico, ai vertici dei direttivi di Camera e Senato e alla vicepresidente Paola Taverna. Alle consultazioni con Draghi poi potrebbe partecipare anche lo stesso Grillo.
Di Battista fermo sul no
Intanto Di Battista rimane su una posizione nettamente contraria a Draghi: "Di politico nel suo governo non vi sarà nulla”, scrive sul suo profilo Facebook. “Draghi farà un Recovery a favore dei potentati e poi si farà eleggere Capo dello Stato".
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L’apertura di Conte
Nella giornata di ieri, in un punto stampa tenuto davanti a Palazzo Chigi, Conte ha aperto a Draghi e teso una mano al M5s: "Da me nessun ostacolo a Draghi, i sabotatori sono altrove. Auspico un governo politico", ha detto. E al M5S ha assicurato: "Io per il Movimento ci sono e ci sarò". Facendo quindi ipotizzare una disponibilità a non ostacolare il nuovo esecutivo e a una futura candidatura a guida del Movimento.
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