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Legge elettorale, Nicola Zingaretti a Sky TG24: "Avanti con testo adottato"

Politica

"Con tutte le precauzioni bisogna andare avanti e la legge adottata è ottima, il testo tiene insieme elementi proporzionali con una soglia al 5%. In parlamento entrerebbero 5-6 aggregazioni”, ha spiegato il segretario del Pd, che parla di “nuovo clima positivo tra forze alleate”. Sui decreti sicurezza "c'è un testo positivo, condiviso da tutta la maggioranza e ora va approvato”, ha aggiunto. Poi precisa: “Nessun patto con Di Maio sui Comuni”

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"Nel Pd abbiamo discusso per sei mesi per cambiare una pessima legge elettorale maggioritaria e c'è un punto di approdo, il testo è stato adottato, un proporzionale con forte spinta verso la correzione maggioritaria: non è che ogni mattina noi ripartiamo da zero". Ad affermarlo è Nicola Zingaretti, a Sky TG24 Start, che commenta così la discussione dentro la maggioranza sulla legge elettorale. "Con tutte le precauzioni bisogna andare avanti e la legge adottata è ottima, il testo tiene insieme elementi proporzionali con una soglia al 5%. In parlamento entrerebbero 5-6 aggregazioni”, ha spiegato il segretario del Pd.

"Nuovo clima positivo tra forze alleate"

Zingaretti ha poi parlato del clima positivo tra le forze alleate di governo. "Quello che sta accadendo in queste ore è la riscoperta di un clima positivo tra le forze di maggioranza. È da un anno che chiedo che si cambi clima, non si può governare da avversari e vedo una maggiore consapevolezza, in Iv, in Renzi, nel M5s, in Leu, nel Pd, per lavorare insieme. Serve un grande progetto di rinascita, abbiamo risorse e dobbiamo dare una prospettiva a questo Paese, questa è la nostra missione: dare una prospettiva positiva all'Italia. Confido che questa missione unirà ancora le forze politiche che sostengano il governo”, ha dichiarato. "Il tema del rimpasto - ha precisato - riguarda il presidente Conte. L'appello che faccio io è di non essere pigri, non cullarsi sugli allori. Il voto è stato un atto di fiducia che dobbiamo onorare". "Dobbiamo impegnarci su temi importanti, crescita, green economy, scuola. - ha aggiunto - Poi chi lo può far meglio lo deciderà il presidente del Consiglio”.

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"Su decreti sicurezza superate divisioni"

Sui decreti sicurezza "c'è un testo positivo, condiviso da tutta la maggioranze e ora va approvato", "non ci sono più problemi politici se ci sono problemi tecnici si affrontino e poi si approvi" la riforma, ha sottolineato Zingaretti. Sullo ius culturae "mi hanno fatto molto piacere le parole del presidente del Consiglio. Sono molto d'accordo. E' un grande atto di civiltà. In Parlamento servono i voti, combatteremo per ottenerli e le parole del presidente del Consiglio sono importanti". "Mi auguro possa essere calendarizzato presto, sarebbe una bella novità per un Paese più civile e sicuro", ha aggiunto il segretario del Pd.

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"Grillo? La penso in modo opposto"

Le parole di Grillo sulla mancanza di fiducia per la democrazia rappresentativa, secondo il leader del Pd, sono "la conferma che il Pd e il M5s sono due formazioni politiche distinte - e su questo molto distanti, io la penso all'opposto - e che ora devono governare trovando dei punti di compromesso avanzati per il bene del Paese”. Mentre, per quanto riguarda i 5 Stelle, commenta: ”Non voglio fuggire alle domande ma non è corretto che sia io a mettere bocca, nel Movimento c'è dibattito ed è confermato che M5s è composito, non è un monolite da regalare alla destra di Salvini. Mi auguro che l'esito del confronto interno porti a capire che ora abbiamo una missione comune, abbiamo salvato l'Italia, ora abbiamo la missione di rilanciare l'economia, rimettere in campo un progetto, creare lavoro e combattere disuguaglianze”.

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"Nessun patto con Di Maio sui Comuni"

Quello del Pd su Virginia Raggi "non è un veto, è un giudizio politico negativo sull'esperienza di governo”, ha puntualizzato Zingaretti, che smentisce che ci sia un patto per la 'spartizione' dei candidati con Luigi Di Maio e il M5s. "Con Di Maio - rivela - ci sentiamo spesso, così come con Renzi, con Speranza e Crimi. C'è un clima positivo ma escludo, è una notizia priva di fondamento, che ci sia stata una telefonata con Di Maio per un accordo. Non ci sarà mai un tavolo a Roma dove catapultiamo un candidato sulle città in base ad accordi politici. Le candidature verranno scelte nei Comuni, non faremo mai scelte che passano sulla testa dei territori".

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