Il centrodestra si conferma a Venezia con Luigi Brugnaro e conquista Macerata, dove Sandro Parcaroli succede a Romano Carancini. Il centrosinistra, invece, trionfa a Trani, Mantova e Trento. Verso il ballottaggio Chieti, Matera, Crotone, Reggio Calabria, Lecco, Andria, Arezzo e Bolzano
Le elezioni comunali si risolvono in una sostanziale parità tra centrodestra e centrosinistra, almeno nei capoluoghi dove è stato eletto il sindaco al primo turno, cioè appena 5 su 18. In attesa dei ballottaggi in programma tra quindici giorni, il centrodestra si conferma a Venezia con Luigi Brugnaro e conquista Macerata, dove Sandro Parcaroli succede a Romano Carancini. Il centrosinistra, invece, trionfa a Trani, Mantova e Trento, rispettivamente con la riconferma di Amedeo Bottaro e Mattia Palazzi e l'elezione di Franco Ianeselli, che prende il posto di Alessandro Andreatta. A bocca asciutta il Movimento 5 Stelle le cui uniche speranze sono affidate a Matera ed Andria, dove il loro candidato potrebbe correre per il ballottaggio. A Fermo si conferma Paolo Calcinaro, candidato di alcune liste civiche che porta a casa oltre 10 mila voti in più rispetto ai suoi concorrenti di centrosinistra, centrodestra e M5S.
I capoluoghi che vanno al ballottaggio
I comuni capoluogo che andranno al ballottaggio, salvo clamorosi colpi di scena, sono Chieti, Matera, Crotone, Reggio Calabria, Lecco, Andria, Arezzo e Bolzano. A Nuoro, in Sardegna, si voterà il 25 e 26 ottobre, mentre ad Agrigento ed Enna, in Sicilia, il 4 e 5. Sono risultate non valide, per il mancato raggiungimento del quorum dei votanti, le elezioni a Bisenti (Te), Melito di Porto Salvo (Rc) e Lesina (Fg).
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Dove ha funzionato l'alleanza Pd-M5S
L'alleanza Pd-M5S si dimostra vincente a Faenza, dove Massimo Isola ha avuto la meglio sul candidato del centrodestra Paolo Cavina. Nel cosiddetto "laboratorio Campania", Pd-M5S vincono al primo turno a Caivano e finiscono al ballottaggio a Giugliano e Pomigliano d'Arco.
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Gli altri Comuni
Dei 1.176 comuni andati al voto, c'è anche Laives, amministrazione dell'Alto Adige che quattro anni fa suscitò l'interesse nazionale per l'elezione del candidato frutto dell'alleanza centrodestra-M5S-Svp. Oggi Christian Bianchi è stato confermato alla guida dell'amministrazione, questa volta però senza i voti dei pentastellati che non erano più in coalizione. Nel Pisano, invece, votazione plebiscitaria per la sindaca uscente di Orciano Pisano, piccolo centro sulle colline della Val di Cecina. Giuliana Menci, espressione di una lista civica di ispirazione di centrodestra, si appresta a cominciare il suo terzo mandato dopo aver ottenuto il 96% dei consensi (315 dei 328 voti espressi dagli elettori). Imola, reduce dallo sgretolamento della giunta M5S, torna al Pd con Marco Panieri che ha battuto il candidato di centrodestra Daniele Marchetti, consigliere regionale e fedelissimo di Matteo Salvini. A Rocchetta Sant'Antonio, piccolo comune del Foggiano, il nuovo sindaco è stato scelto con appena 4 voti di scarto, mentre a Scilla, nel Reggino, Pasquale Ciccone torna alla guida del comune di cui era primo cittadino prima dello scioglimento per infiltrazioni mafiose. Per lui addirittura il 97% dei consensi.