Coronavirus, Francesco Boccia a Sky TG24: "Non mescolare sicurezza sanitaria e migranti"
PoliticaIl ministro per gli Affari regionali e le autonomie ha parlato della questione dei migranti, ma anche di scuola e degli interventi in arrivo dall'Ue per risolvere la crisi economica, come il Sure
"Mescolare la sicurezza sanitaria con il tema migranti non è solo sbagliato ma è anche un errore dal punto di vista culturale e storico". Con queste parole Francesco Boccia, a Sky Economia, è tornato sulla polemica tra il governatore della Sicilia Nello Musumeci e il Viminale. Il ministro per gli Affari Regionali ha anche parlato di sicurezza in vista della riapertura delle scuole e degli interventi messi in campo dall'Unione Europea per risolvere la crisi economica causata dall'emergenza coronavirus.
"Sui migranti la competenza è del Viminale"
"Questo modo di concepire la sicurezza sanitaria è anti-italiano - ha detto Boccia sulla questione migranti - La competenza esclusiva è del ministero dell'Interno. Il presidente Musumeci sa che basta chiedere al ministero dell'Interno e arriva una risposta in tempo reale, conosce molto bene le regole. Vorrei che ci occupassimo di come far stare bene tutti coloro che vivono in Italia, italiani, stranieri, turisti, immigrati, che devono avere garanzie totali sulla loro sicurezza”. Il ministro ha sottolineato che in questo momento "stiamo pagando l’aumento dei contagi dovuto alla riapertura delle attività dal 3 giugno e la mobilità infragionale, voluta da tutti, Regioni comprese. Siamo consapevoli che con il Covid bisogna convivere”.
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"Sulla scuola non si torna indietro"
Riguardo alla riapertura delle scuole a metà settembre, Boccia ha evidenziato gli sforzi fatti durante il lockdown ed è convinto che gli istituti di formazione debbano riaprire. "Si aprono in sicurezza, quando ci sarà un contagio interverremo in sicurezza. Dobbiamo tenerle aperte perché questo è l'impegno non di un governo ma del Paese - ha affermato - Mi auguro che su questo sia d'accordo tutto il Parlamento, maggioranza e opposizione. Ogni tanto sento dire che sulla scuola ci sarà l'attacco delle opposizioni, ma la scuola è patrimonio nazionale, patrimonio di tutti. Se c'è un suggerimento, ce lo diano, se c'è qualcosa in più che si può fare, ce lo dicano e la faremo".
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"In Ue siamo arrivati a Cig europea"
Riguardo al Sure, lo strumento dell'Ue per combattere la disoccupazione causata dalla pandemia, il ministro ha dichiarato che "oggi si parla di cassintegrazione europea. Una cosa inimmaginabile un anno e mezzo fa. Se penso all’Europa un anno fa, con i sovranisti che recitavano il de profundis, e penso a cosa è oggi anche per l’accelerazione legata all’emergenza sanitaria, io dico ‘per fortuna che c’è l’Europa. Tocca all’Italia continuare ad incidere sul cambiamento, che è l’unica prospettiva che possiamo offrire alle nuove generazioni. Oggi dobbiamo essere soddisfatti che l’Italia è il primo Paese in Europa ad aver ottenuto la quota più importante del fondo Sure. Non c'è da festeggiare, ma c'è da prendere atto che l'Europa è tornata". Una porta aperta è lasciata anche al Mes il cui tema, come sostiene Boccia, sarà riportato sul tavolo dal Pd. "Sul Mes non c’è un no. C’è un sì del Pd e sul tema torneremo - ha spiegato il ministro anche se "in questo momento la nostra priorità è mettere in sicurezza lavoro ed economia. Ci avviciniamo alla data del 27 settembre, ci sarà la nota di aggiornamento al Def, la manovra triennale 2021-23 e dovremo discutere anche delle risorse che stanziamo sulla sanità italiana di oggi e di domani. Sarà difficile non aprire quel dibattito".