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Bonus baby sitter, Bonetti a Sky TG24: "Preservare la salute dei nonni"

Politica

“Il tema della riapertura a settembre non è una questione di speranza, è un impegno”, lo ha detto a Sky TG24 Economia il ministro della Famiglia e delle Pari opportunità

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“Il tema della riapertura a settembre non è una questione di speranza, è un impegno”. Lo ha detto a Sky TG24 Economia il ministro della Famiglia e delle Pari opportunità, Elena Bonetti. “Il ministero – ha spiegato - è riuscito a trovare l'accordo con le Regioni, a costruire un testo condiviso, si stanno facendo in modo sistematico le valutazioni sugli spazi. L'impegno da parte di tutti e del governo in prima linea è di riaprire, dal 14 in presenza le lezioni per tutti, ma dai primi di settembre già ci saranno i percorsi di recupero dei debiti”. (BONUS BABY SITTER, COME FUNZIONA - BONUS BABY SITTER ANCHE AI NONNI)

 

Su Mes maggioranza deve trovare un accordo

 

Sul Mes “credo che questa maggioranza l’accordo lo voglia e lo debba cercare, per un progetto che sia a servizio del Paese, per ridare speranza anche in questo momento di ripartenza. Oggi il nostro Paese ha bisogno di investire risorse importanti anche nell’ambito della riorganizzazione della sanità e investire in misure che possano aiutarci a ristrutturare un sistema più resiliente di quello che oggi siamo stati e che ha avuto le difficoltà che abbiamo riscontrato nella gestione di questa epidemia”, ha detto il ministro a Sky TG24 Economia. “Il Mes – ha aggiunto - è uno strumento che permette al nostro Paese di realizzare questo progetto a basso costo, perché richiede la restituzione con bassissimi interessi, se non nulli. È uno strumento fondamentale ma l’obiettivo è il progetto di Paese. Su questo la maggioranza al servizio del Paese non può che trovare un accordo condiviso. Le risorse enormi che stiamo investendo in questo momento sono tutte a debito, non si tratta solo del Mes. Stiamo investendo risorse che pagheranno le nuove generazioni. Noi di Italia Viva vogliamo che queste risorse siano usate come un investimento per il futuro delle nuove generazioni e non un’ipoteca sul loro futuro”.

Family act è una legge di investimento

 

Il Family act “è una legge che chiede risorse, ma allo stesso tempo mette una risorsa straordinaria: sbloccando, come vogliamo fare, il lavoro femminile mettiamo in campo risorse straordinarie. Se sblocchiamo il lavoro femminile, il Pil avrà un evidente andamento di crescita e ci sarà un ritorno in termine di valore economico, di contributi e gettito fiscale che di fatto andrà a sostenere gli eventuali costi della legge, ecco perché il Family act è una legge di politiche familiari, una legge di investimento”. Lo ha detto a Sky TG24 Economia il ministro della Famiglia e delle Pari Opportunità, Elena Bonetti.

Assegno universale, misure per 15 miliardi 

Per quel che riguarda l'assegno universale – ha proseguito -, “le misure comprese nella riorganizzazione sono circa 15 miliardi, ma noi vogliamo fare una legge con segno più, di modo che tutti prendano più di quello che stanno prendendo, in questo senso le risorse vanno ulteriormente aumentate. C'è la volontà politica di trovarle e di riorganizzare il sistema di fiscalità e di inserire l'assegno universale all’interno della riforma fiscale, che ha come obiettivo pagare meno e pagare tutti. Credo sia importante riconoscere che il Family act rappresenta la visione di un primo principio su cui ricostruiamo la fiscalità del nostro Paese, finalmente riconoscendo le famiglie come un soggetto contributivo e non un soggetto cui dover dare semplicemente assistenza o sostegno”.