Scuola, il ministro Speranza: “Mascherine sopra i 6 anni e controlli medici costanti”
PoliticaIl ministro della Salute parla del ritorno in classe a settembre: "La riapertura degli edifici scolastici è fondamentale, ma in sicurezza". E anticipa che, se sarà necessario, gli ingressi saranno scaglionati. Mentre sui nuovi focolai in Italia avverte: indicano che "il virus non è scomparso"
Per il governo "la riapertura delle scuole è fondamentale. Ma in piena sicurezza", monitorando costantemente il quadro epidemiologico (LO SPECIALE SULLA SCUOLA). A dirlo è il ministro della Salute Roberto Speranza in un'intervista al Messaggero. Poi, sull’uso della mascherina in aula, chiarisce: oggi "è in vigore un Dpcm che prevede l'uso delle mascherine nei luoghi al chiuso aperti al pubblico. Dai 6 anni in su. Due settimane prima dell'inizio delle lezioni valuteremo la situazione con il Cts" e "potremmo pensare anche a provvedimenti differenti da regione a regione” (CORONAVIRUS, TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE).
Ingressi scaglionati se necessario e controlli medici
Per Speranza gli investimenti "serviranno per il personale e anche a reperire locali laddove siano insufficienti. Dovremo evitare gli assembramenti anche con ingressi scaglionati se necessario". Ci saranno anche controlli medici costanti. Per i tamponi ai dipendenti si lavora su due idee del Cts: “Test sierologici al personale prima della riapertura; tamponi molecolari a campione durante l'anno scolastico".
"Nuovi focolai dicono che virus non è scomparso"
Mentre sui nuovi focolai in Italia, il ministro spiega: “Ci dicono che il virus non è scomparso, ma anche che abbiamo nelle regioni un sistema di monitoraggio più rapido ed efficace che ci consente di individuare i problemi". Bisogna proseguire "con il rispetto delle regole essenziali come il distanziamento, l'utilizzo delle mascherina e l'igiene delle mani". Sta passando un messaggio "che il virus è vinto, non è così”. Per contrastare un'eventuale seconda ondata "abbiamo stanziato 3,25 miliardi di euro solo nel decreto rilancio”, aggiunge ricordando che "ci sono molti più posti di terapia intensiva, in tre mesi abbiamo assunto 28.182 tra medici, infermieri e operatori sanitari". E per quanto riguarda il vaccino, Speranza assicura: "L'Italia è nel cuore della sfida”.