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Migranti, accordo sulla regolarizzazione. Bellanova e Lamorgese: “Questione di dignità”

Politica
©Ansa

Il governo ha raggiunto un’intesa sul tema, che sarà inserito nel decreto Rilancio in arrivo oggi in Consiglio dei ministri. La promotrice Bellanova: “Ho chiesto anche una piattaforma per mettere in contatto aziende agricole e lavoratori”. Lamorgese: “Riportiamo alla legalità braccianti e colf”

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Dopo giorni di discussioni e trattative, nella notte tra il 12 e il 13 maggio il governo è arrivato a un’intesa sulla regolarizzazione dei migranti, uno dei temi che saranno inseriti nel decreto Rilancio da 55 miliardi di euro che oggi dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri. Sia la ministra alle Politiche agricole Teresa Bellanova, di Italia Viva, la prima a proporre una sanatoria per gli irregolari in Italia, sia la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese hanno parlato di un accordo che restituisce “dignità” a questa categoria di persone (CORONAVIRUS, GLI AGGIORNAMENT LIVE - LO SPECIALE - GRAFICHE).

Bellanova: “Regolarizzato chi ha permesso scaduto”

All’indomani dell’accordo raggiunto dalla maggioranza, Bellanova - secondo cui “ha vinto la dignità delle persone” - ha spiegato a Radio Anch’io i dettagli del piano: “Viene regolarizzato chi ha un permesso di soggiorno scaduto, quindi milioni di badanti che vivono nelle nostre famiglie e i lavoratori agricoli che hanno lavorato in agricoltura e che possono chiedere, senza un datore di lavoro che li accompagni, un permesso di soggiorno temporaneo. Quando esibiscono un rapporto di lavoro passato in agricoltura, possono ricevere un permesso di lavoro per 6 mesi”.

Una piattaforma per lavorare nell'agricoltura

La ministra ha poi detto di aver chiesto alla sua omologa al Lavoro, Nunzia Catalfo, di attivare una “piattaforma per mettere in contatto le aziende agricole con chi vuole lavorare”, aggiungendo che “le richieste sono tantissime e più saranno i cittadini italiani che andranno a lavorare e prima risolveremo l’emergenza di manodopera nell’agricoltura”.

Lamorgese: “Riportare alla legalità braccianti e colf”

“L’emersione del lavoro nero riporterebbe a una condizione di legalità una realtà di lavoratori impiegati come braccianti e, nelle nostre case, come colf e badanti”, ha detto invece Lamorgese durante il question time al Senato. “L’intenzione del governo - ha aggiunto - è garantire la dignità delle persone, la tutela della legalità e le esigenze del mercato del lavoro”.

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