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Salvini a Siracusa mostra il rosario tra applausi e fischi

Politica

Piazza divisa nella città siciliana durante il comizio del leader della Lega: da un lato c'è chi lo ha accolto con insulti, dall'altro chi lo ha incoraggiato ad andare avanti. "Siete liberi di ospitare cento migranti a casa vostra", ha detto il ministro ai contestatori

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Fischi e incoraggiamenti per Matteo Salvini a Siracusa, dopo le contestazioni a Catania. Il ministro dell’Interno è stato accolto da insulti e incitamenti nella città siciliana, dove ha concluso il suo comizio mostrando il rosario stretto in un pugno e baciando un santino che gli è stato passato dal pubblico (CRISI DI GOVERNO, IL 13 AGOSTO SI RIUNISCE IL SENATO: LE ULTIME NOTIZIE).

Striscioni contro e applausi

“Salvini fascista, historia docet” e “Olocausto mediterraneo” sono stati alcuni dei cartelli esposti in prima fila da alcuni giovani contestatori davanti al palco dove è salito il leader della Lega. I sostenitori con bandiere della Lega hanno, invece, risposto scandendo lo slogan "Matteo, Matteo" è accolto con applausi il capo del Carroccio.

Piazza divisa

Salvini è salito sul palco con oltre un'ora di ritardo sul programma, accolto dai sostenitori e dai contestatori in piazza, in un caos generalizzato. "Siete liberi di ospitare cento migranti a testa a casa vostra", ha detto Salvini ironico ai contestatori, definiti "nostalgici della falce e del martello”.

I selfie sul palco

Poi è stato il momento del crocifisso del rosario mostrato al pubblico, del bacio al santino e dei selfie con i sostenitori sul palco. "Se fate i bravi li faccio anche con voi", ha detto Salvini ironico ai contestatori che a decine per tutto il discorso lo hanno coperto di insulti. 

I riferimenti religiosi di Salvini

Non è la prima volta, che il titolare del Viminale accosta la religione alla politica. L'ultimo episodio è dello scorso 5 agosto, quando il ministro ringraziò "la Beata Vergine Maria", per l'approvazione del dl Sicurezza bis, postando su Twitter anche un'immagine della Madonna. Un riferimento che non è piaciuto a diversi esponenti del mondo cattolico. Già in passato Salvini era stato per l’uso definito “strumentale” di riferimenti cattolici.