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Dl Dignità, Di Maio: licenziato Jobs Act, colpo mortale al precariato

Politica
Il vicepremier Luigi Di Maio e il premier Giuseppe Conte (Ansa)

Il vicepremier ha parlato del decreto durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi: "Lo abbiamo creato perché per noi le persone tornano a essere persone, non più numeri, indici, bancomat". Conte: "Vogliamo sana alleanza col mondo del lavoro e imprenditoriale"

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Dopo l’ok al Decreto Dignitàapprovato il 2 luglio dal Consiglio dei ministri e al centro del dibattito politico, il vicepremier Luigi Di Maio ne ha parlato in conferenza stampa a Palazzo Chigi: "Si basa su tre concetti: diamo un colpo mortale al precariato, licenziando il Jobs Act; diamo un colpo mortale alla parte più insidiosa della burocrazia, per cui ci diranno che vogliamo favorire gli evasori quando vogliamo favorire i cittadini onesti; siamo il primo Paese in Ue che dice stop al gioco d'azzardo e diciamo no alle multinazionali che vengono qui, prendono soldi e delocalizzano". Poi aggiunge: "Abbiamo creato il Decreto Dignità perché per noi le persone tornano a essere persone, non più numeri, indici, bancomat. Devono avere diritto alla dignità, alla vita". Soddisfatto anche il premier Conte: "Lieto del decreto, questo governo non è in contrasto col mondo imprenditoriale, anzi".

Di Maio: Cautelati i lavoratori onesti

Sempre sul decreto, di cui il leader del M5s è stato principale autore e promotore, Di Maio afferma: "Si tutelano i lavoratori onesti, senza danneggiare le imprese oneste: chi non abusa non ha nulla da temere. Agli imprenditori dico che saremo dalla vostra parte per far calare il costo del lavoro. Il lavoro precario - aggiunge - che ha abusato dei giovani in questi anni è una piaga che sta danneggiando la nascita di nuove famiglie, combattere il precariato con queste misure permette la crescita demografica, perché con meno precariato e più serenità i giovani e meno giovani potranno farsi una famiglia, significa meno stress e meno depressione e più serenità. Questo decreto - aggiunge Di Maio - non è un punto segnato dal M5s, ma segnato dai cittadini già il 4 marzo e ce ne saranno tanti altri. Tutti assieme siamo impegnati a attuare il contratto. Nessuno si vuole avvantaggiare di questo o quel provvedimento".

"Azzardopatia provoca enormi spese sanitarie"

Durante il suo intervento a Palazzo Chigi, il vicepremier si è soffermato in maniera particolare su uno dei punti del Dl Dignità, quello che prevede limitazioni al gioco d'azzardo: "Secondo me è un mondo, quello del gioco d'azzardo, che si è allargato un po' troppo a scapito della nostra spesa sanitaria e delle persone. Noi avevamo questi punti nei nostri programmi quando ci siamo candidati, siamo stati votati per un giro di vite significativo nel gioco d'azzardo. Gli affari del settore saranno ridimensionati ma dall'altra parte c''è uno Stato che ha una spesa sanitaria enorme per affrontare azzardopatia. Non c'è scusa che tenga quando parliamo della salute mentale e fisica degli italiani". Poi sulle coperture finanziarie afferma: "Il 2018 non prevede alcun tipo di copertura, parliamo di coperture necessarie perché limitando la pubblicità ci sarà meno gettito, per fortuna, nelle casse dello Stato drogate da questo gettito, e sono stati fatti sempre più contratti su questo anche per fare cassa. Per il 2019 e 2020 abbiamo con i Monopoli un piano per il contrasto al gioco d'azzardo illegale che permetterà di drenare soldi nelle casse dello Stato".

"Chi ci critica ha massacrato i diritti sociali"

Il ministro Di Maio ha voluto anche rispondere alle critiche da parte delle opposizioni sul decreto: "In questo Paese tanti giovani sono nel vortice della precarietà. Non si possono ignorare come hanno fatto quelli di prima. Oggi le critiche vengono da chi ha massacrato questi diritti sociali, invece di difenderli. Ieri - ha detto il vicepremier - eravamo un governo di destra, ora di sinistra. Finalmente siamo un Paese orgoglioso di essere l'Italia, con un governo che comincia a difendere le fasce più deboli della popolazione. Il primo mese di governo - aggiunge - ha cambiato atteggiamento dell'Italia nel mondo, un Paese che comincia a essere orgoglioso di essere Italia e che comincia a difendere le fasce più deboli".

Governo è politico, riformeremo pubblica amministrazione

Di Maio ha inoltre voluto difendere la formazione di governo e l'alleanza con la Lega di Matteo Salvini: "Questo è un governo coerente, ovvero un governo politico. Sarà stato anche un governo inaspettato, ma è un governo votato, con la Lega stiamo facendo un buon lavoro di sinergia, di squadra, grazie a un grande capitano che è il premier Conte e tutti noi che stiamo dando il massimo". Poi interviene sulla pubblica amministrazione: "Qualsiasi intervento su P.A. deve essere complessivo, per esempio abbiamo in scadenza alcune questioni che riguardano il decreto Madia sul turnover. Il nostro obiettivo per quanto riguarda la Pa è quello di digitalizzarla, riformarla per tutte le funzioni che sono in desuetudine e fare un censimento dei raccomandati nella Pa".

Conte: lieto che il mio governo abbia approvato il decreto

Oltre al ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico, durante la conferenza stampa è intervenuto anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: "Sono particolarmente lieto, come presidente di questo governo, del fatto che il primo decreto approvato in materia sociale sia sul recupero della dignità dei lavoratori e delle imprese". Poi il premier aggiunge: "Abbiamo adottato misure che contrastano la dimensione precaria del lavoro, noi riteniamo che la dimensione precaria sia una dimensione normativa ed esistenziale che non può protrarsi nel tempo incondizionatamente e che non può essere l'unica misura dei rapporti di lavoro. Ovviamente - precisa Conte - questo governo non è in contrasto col mondo imprenditoriale, anzi adotteremo anche misure per favorire la crescita economica, vogliamo una sana alleanza col mondo del lavoro e imprenditoriale ma vogliamo contrastare le iniziative ingiustificate" come chi se ne va dopo aver beneficiato degli aiuti pubblici.