Con l'ok definitivo dei deputati dopo quello del Senato, il piccolo comune dolomitico passa alla regione autonoma. Si conclude, così, il percorso iniziato nel 2007 con il referendum degli abitanti del paese per chiedere il distacco dalla regione veneta
La soddisfazione di Serracchiani
Grande soddisfazione per l’esito del voto della Camera è stata espressa dalla presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani: "Questo è un atto di giustizia reso alla comunità di Sappada. Confido che da qui in avanti il clima sarà molto più sereno e saranno archiviate polemiche e contrapposizioni". Per Serracchiani, “Sappada non entra nella nostra regione come una bandierina sulla carta geografica, ma accolta come il ritorno di una gente rimasta a lungo staccata dal suo ceppo. Aver conseguito questo risultato è una delle gratificazioni profonde di questa mia legislatura".
Zaia: "La cura sarebbe l’autonomia del Veneto"
Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, invece, commenta amaro il voto: "A Roma si continua a banalizzare, si pensa che la cura, che sarebbe l'autonomia, si possa sostituire con amputazioni ad hoc". "Non è un caso - ha aggiunto il governatore - se 2,4 milioni di veneti sono andati a votare per il referendum sull'autonomia". Ma la scelta a Roma, ribadisce, è di usare come cura "l'amputazione, invece di riconoscere che quella veneta è una questione cruciale". Conclude con ironia Zaia: "Oggi se ne va Sappada. Domani sarà Cortina d'Ampezzo, poi chissà. Di questo passo daremo uno sbocco al mare al Trentino".