Dopo il tweet con cui l'ong aveva segnalato l'imbarcazione alla deriva al largo della Sicilia, la stessa Alarm Phone ha confermato che le persone sono state soccorse dalla guardia costiera italiana
Dopo il tweet di ieri con cui Alarm Phone aveva segnalato un'imbarcazione alla deriva al largo della Sicilia, la stessa ong ha confermato che le persone sono state soccorse dalla guardia costiera italiana.
Il tweet
"Siamo stati chiamati da una grande barca in pericolo, che trasportava circa 400 persone scappate dalla Libia – aveva scritto su Twitter Alarm Phone –. Ci hanno detto di essere in mare da 4 giorni e che stanno imbarcando acqua: rischiano di morire. Abbiamo informato le autorità. Dobbiamo aiutarli".
I soccorsi
Sono stati soccorsi dalla Guardia costiera i 390 migranti che erano su un barcone intercettato a sud-est della costa ionica siciliana. L'intervento è stato coordinato dalla Capitaneria di porto di Catania. In 147 sono stati fatti sbarcare a Pozzallo, nel Ragusano, dove sono giunti su nave 'Aringhieri'. Ottantacinque sono arrivati, invece, ad Augusta, nel Siracusano, con la motovedetta Cp323 della Guardia costiera. A Catania sono complessivamente sbarcati 158 migranti: 100 erano sulla motovedetta Cp302 della Guardia costiera e altri 58 su una motovedetta della Guardia di finanza.
Altre 1.300 persone in pericolo su due imbarcazioni
In un altro tweet l'ong ha segnalato due barconi a rischio al largo della Libia con a bordo complessivamente 1.300 persone. Su una delle imbarcazioni, partite da Tobruk, ci sarebbe anche un morto. "Abbiamo parlato con una persona a bordo che ci ha detto che la situazione è estremamente pericolosa. Le persone stanno soffrendo di grave disidratazione ed una sarebbe finita in mare. Noi temiamo per le vite di oltre 1.300 persone", ha scritto Alarm Phone, che invita a lanciare subito un intervento di soccorso nei confronti delle due imbarcazioni. Secondo le indicazioni della ong i barconi sarebbero in acque internazionali ad est delle coste di Sicilia e Malta.
Ieri trovati quattro cadaveri in mare
Ieri i cadaveri in avanzato stato di decomposizione di due uomini e due donne sono stati ripescati a diverse miglia dalla costa di Lampedusa, ma non è ancora chiaro a quale barchino e sbarco appartengano. Le salme sono state portate prima a molo Favarolo e poi alla camera mortuaria del cimitero di Lampedusa.