In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Covid Sicilia, 846 casi su oltre 25mila tamponi

Sicilia
©Fotogramma

Il rapporto tra positivi e test effettuati è pari al 3,3 per cento. La regione resta al sesto posto per contagio in Italia, dopo Lombardia, Campania, Emilia Romagna, Lazio e Puglia

Condividi:

Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Sicilia

 

Sono 846 i nuovi positivi al Covid19 in Sicilia, su 25.251 tamponi processati, con una incidenza di pari al 3,3%. La regione resta al sesto posto per contagio in Italia, dopo Lombardia, Campania, Emilia Romagna, Lazio e Puglia (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI).

18:55 - Falcone: "Per riapertura scuole potenziati i trasporti"

Oltre 600 corse aggiuntive in tutta l'Isola, più di altri 300 bus messi in campo anche col contributo di licenze Ncc, taxi e bus turistici opportunamente contrattualizzati dalle aziende. Questi i servizi aggiuntivi messi a punto per il trasporto in sicurezza sanitaria della popolazione scolastica nelle nove province siciliane da lunedì 8 febbraio, giorno in cui rientreranno in classe gli studenti delle scuole superiori, seppure al 50 per cento. Lo rende noto l'assessorato regionale ai Trasporti. La percentuale di tali servizi che sarà operativa si aggirerà fra il 15 e il 20 per cento di quanto preventivato per le lezioni in presenza al 75 per cento. E qualsiasi ulteriore esigenza di trasporto, in ogni caso, potrà essere subito compensata dalle aziende del trasporto pubblico locale, nel quadro di un generale potenziamento dei servizi in tutte le nove Province dell'Isola, aggiunge la nota dell'assessorato. "In vista della riapertura parziale delle scuole - afferma l'assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, Marco Falcone - con il fondamentale contributo delle prefetture, degli istituti e degli attori del trasporto pubblico in Sicilia, il governo Musumeci ha messo a punto un piano emergenziale di supporto alla mobilità studentesca che sarà garanzia di efficienza e di sicurezza sanitaria per i nostri ragazzi, le famiglie e la scuola. Nel corso delle ultime settimane, attraverso numerosi tavoli tecnici e in collaborazione con l'assessore Roberto Lagalla, abbiamo elaborato un dettagliato studio dei fabbisogni territoriali di ciascuna provincia contando sulla virtuosa regia prefettizia e la disponibilità delle aziende del trasporto pubblico locale".

17:28 - In Sicilia 846 casi su oltre 25mila tamponi

Sono 846 i nuovi positivi al Covid19 in Sicilia, su 25.251 tamponi processati, con una incidenza di pari al 3,3%. La regione resta al sesto posto per contagio in Italia, dopo Lombardia, Campania, Emilia Romagna, Lazio e Puglia. Le vittime sono 35 nelle ultime 24 ore e portano il totale a 3.443. Gli attualmente positivi sono 42.868, con un decremento di 1.399 casi rispetto a ieri. I guariti sono infatti 2.210. Negli ospedali i ricoveri sono 1.553, 31 in meno rispetto a ieri, dei quali 208 in terapia intensiva, 3 in meno del giorno precedente. La distribuzione nelle province vede Catania con 200 casi, Palermo 328, Messina 85, Trapani 69, Siracusa 51, Ragusa 34, Caltanissetta 30, Agrigento 38, Enna 11.

16:46 - Confcommercio Palermo: "Da ora niente più scuse"

"Lunedì riapriranno le attività commerciali che erano state totalmente chiuse per zona rossa. Avevamo chiesto e sperato che il ritorno alla zona arancione avesse decorrenza da oggi. Invece scopriamo che nonostante gli indicatori sono ormai da zona arancione, resteremo chiusi anche domani, contrariamente a quanto deciso dal governo appena la settimana scorsa per altre regioni". Lo dice Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo. "E' evidente - aggiunge - che la classe politica è troppo impegnata in giochi di potere e passerelle televisive per avere contezza del dramma economico e sociale vissuto dalle attività economiche. Riapriamo lunedì ma non basta più! Pretendiamo garanzie che quella di lunedì sia, dopo quasi un anno, soltanto una tappa di un rapido avvicinamento verso la normalità. Quanto è distante ancora il raggiungimento della 'zona bianca'? Vogliamo informazioni e tempi certi. Pretendiamo garanzie e immediatezza nell'adozione dei provvedimenti relativi agli aiuti economici. La mafia cerca di infiltrarsi nelle aziende, sfruttando la disperazione e i bisogni: lo Stato dia risposte! Pretendiamo - conntinua - che i rappresentanti delle organizzazioni datoriali partecipino attivamente alle scelte che vengono assunte sulle attività produttive, al pari degli esperti sanitari". "Non vogliamo sentire più parlare - conclude - paternalisticamente di comportamenti irresponsabili da parte dei singoli, per scaricare la responsabilità di chi ha il dovere di far sì che i sacrifici di molti, e degli imprenditori in particolare, vengano vanificati. Si intervenga con operazioni di controllo del territorio. Aprire lunedi, quasi come una concessione, non basta piu. Pretendiamo di avere il nostro di diritto di programmare le nostre attività".

16:33 - Musolino: "A Messina contagi più che dimezzati"

L'assessore con delega all'emergenza Covid, Dafne Musolino, comunica che oggi, nel corso dell'incontro in videoconferenza con i vertici dell'Asp 5, si è appreso che a Messina nell'ultima settimana l'incidenza dei contagi rispetto alla popolazione si è più che dimezzata. In particolare, l'ultimo dato pervenuto la attesta al 14% rispetto al 34% di inizio mese. "È un risultato che non ci tranquillizza per il futuro - ha evidenziato l'assessore - ma almeno ci consola dei sacrifici sostenuti nelle ultime settimane, che certamente non sono stati inutili. Ricordiamo infatti che Messina è stata dichiarata zona rossa anche su formale richiesta del commissario Covid dell'Asp 5 Marzia Furnari. Per quanto riguarda le scuole e altre eventuali chiusure o restrizioni si attendono nelle prossime ore le valutazioni del Comitato tecnico scientifico regionale ed eventualmente quelle dell'Asp 5, che porteranno alle conseguenti determinazioni del presidente Musumeci".

16:30 - In Sicilia superiori in presenza dall'8 febbraio

Dall'1 febbraio sarà riattivata la didattica in presenza al 100 per cento anche per gli alunni di seconda e terza media che fino allo scadere della zona rossa hanno operato in Dad. Per le le scuole superiori, da lunedì 8 febbraio, saranno ammessi alla didattica in presenza il 50 per cento degli studenti. Lo conferma l'assessore all'Istruzione e alla Formazione professionale della Regione Siciliana, Roberto Lagalla, dopo l'ordinanza del ministro della Salute che riporta la Sicilia in zona arancione. "Il differimento di una settimana del ritorno alla didattica in presenza per le superiori - afferma Lagalla - trova giustificazione nel principio di cautela adottato dal governo Musumeci. Inoltre, il differimento intende consentire agli istituti scolastici e ai servizi territoriali (inclusa l'applicazione dei Piani provinciali per il rafforzamento dei trasporti) di ottimizzare l'organizzazione. Infine, consente di monitorare ulteriormente, su scala regionale, l'andamento della curva epidemiologica a seguito della riammissione in presenza del 100% dell'utenza della scuola primaria e secondaria di primo grado, oltre che della scuola dell'infanzia". Contestualmente alla ripresa delle attività didattiche in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado verranno adottate ulteriori e regolari azioni di monitoraggio sanitario all'interno degli istituti scolastici".

16:10 - Confesercenti Sicilia, ecco 14 punti per ripartire

La giunta regionale della Confersecenti Sicilia ha messo insieme 14 proposte (già inviate al presidente della Regione Nello Musumeci) per cambiare il paradigma con cui si è affrontato il contrasto dei contagi da Covid 19 e provare ad avviare la ripresa. Per ripartire, secondo il presidente regionale Vittorio Messinai e i dirigenti di Confesercenti è necessario agire su più canali: screening sanitari, controlli, misure economiche e "rinnovati protocolli di sicurezza. I dati raccolti dalla Banca d'Italia - spiega Messina - evidenziano che nel 2020 il 50% delle aziende siciliane ha registrato una notevole perdita di fatturato e di utili. Adesso c'è bisogno di ricostruire un clima di stabilità, per onorare gli impegni finanziari assunti. I decreti non bastano". Tra i punti indicati da Confesercenti come spunto di discussione al governo regionale ci sono finanziamenti a fondo perduto per i comparti più colpiti attraverso il "Fondo Sicilia" di Irfis; una maggiore copertura del Fondo perequativo degli enti locali per contenere la pressione fiscale a livello locale; la riprogrammazione delle strategie regionali dello sviluppo turistico e commerciale (in linea con gli indirizzi del nuovo Piano nazionale di ripresa e resilienza); protocolli di sicurezza anche più stringenti, "nel rispetto dei quali consentire, su base volontaria, a tutte le attività economiche e produttive di rimanere aperte nei territori classificati in zona gialla ed arancione"; congelamento per almeno 24 mesi dei contenziosi amministrativi con la Regione siciliana e moratoria per tutto il 2021 per mutui e finanziamenti compresi gli affidamenti di breve termine su c/c; sostegni al reddito (da concertare con associazioni datoriali e sindacati) intesi come contratto di solidarietà espansivo per il mantenimento dei livelli occupazionali anche dopo il 31 marzo quando verrà meno il blocco dei licenziamenti. Da cambiare, secondo Confesercenti, è anche il metodo per individuare la platea delle imprese beneficiare degli aiuti. "Il criterio dei codici Ateco - dice Messina - si è rivelato iniquo". Altra parola d'ordine: semplificazione. Il riferimento è non solo alle procedure per l'erogazione degli aiuti economici alle imprese così come quelle relative al pagamento della cassa integrazione per i lavoratori, ma alle opportunità previste dalle politiche attive del lavoro, da Garanzia giovani ai tirocini formativi e orientamento al lavoro. Per ultimo ma non ultimo, "il completamento dell'iter di approvazione della legge sulle certificazione di competenza, propedeutica per l'accesso delle imprese al Fondo nuove competenze". 

15:47 - Vescovo Mazara del Vallo visita malati in ospedale

Il vescovo di Mazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero, stamattina ha fatto visita ai pazienti attualmente ricoverati nel reparto Covid-19 dell'ospedale "Abele Ajello" di Mazara del Vallo. Dal febbraio scorso, cioè da quando ha avuto inizio la pandemia, il vescovo non aveva avuto più la possibilità di visitare gli ammalati negli ospedali, come era sua consuetudine fare in occasione delle festività della Pasqua e del Natale. Stamattina la visita nel reparto dove si trovano attualmente ricoverati 27 pazienti (non in terapia intensiva) affetti dal virus. Accompagnato dal cappellano dell'ospedale don Antonino Favata e dall'intera equipe di medici e sanitari, il vescovo ha seguito l'intero protocollo di vestizione e svestizione, impiegando quasi 2 ore. All'interno del reparto (due intere sezioni del nosocomio mazarese), Mogavero ha avuto modo di soffermarsi a lungo a parlare con i pazienti, compreso un sacerdote anziano. "In questa esperienza tocchi con mano la sofferenza della malattia e della solitudine - ha detto il vescovo - e negli occhi di ognuno dei pazienti ho visto la profonda emozione del vedersi cercati e confortati". Durante il periodo di lockdown, da marzo a giugno dello scorso anno, la diocesi è stata vicina agli ospedali di Marsala (Covid hospital), Mazara del Vallo e Castelvetrano. Ai primi due sono stati donati ecografi di ultima generazione, mentre a Castelvetrano (in collaborazione con il giovane laureando Fabio Basone che ha avviato una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe) è stato donato un videolaringoscopio digitale destinato all'Unità di Rianimazione. Lo scorso ottobre la diocesi ha anche donato 1.900 mascherine Ffp2 al 118 Sicilia e al comitato della Croce rossa di Castelvetrano. Alle postazioni di Marsala del 118 sono stati anche acquistati gli stivali di sicurezza che devono indossare gli operatori quando trasportano pazienti affetti da Covid-19.

15:39 - Catania, manifestazione 'no mascherina': denunce

Una trentina di persone che a Catania hanno partecipato a una manifestazione non autorizzata davanti l'ingresso di via Etnea della Villa Bellini contro l'uso della mascherina protettiva sono state sanzionate dalla polizia per violazioni delle norme anti Covid. Alcune di loro, accusate di avere incitato i presenti a continuare a non indossare il dispositivo di protezione individuale, sono state identificate e saranno denunciate alla Procura. La manifestazione, denominata dai promotori 'Passeggiata per la giustizia e scienza secondo coscienza', era stata pubblicizzata sui social network in dissenso con le scelte politiche nazionali e locali soprattutto sull'uso della mascherina. L'iniziativa era stata monitorata dalla Questura di Catania e quando gli agenti sono intervenuti soltanto in pochi hanno indossato la mascherina, mentre altri hanno incitato alla ribellione. La polizia ha identificato i presenti e i promotori nei cui confronti la Digos, che ha operato con personale della Polizia Scientifica, procederà con le denunce alla Procura. Tra i reati ipotizzati: manifestazione non preavvisata al Questore, inosservanza ad un ordine legalmente dato dall'Autorità e si valuterà anche l'epidemia colposa in caso di accertamento di diffusione del virus a causa della manifestazione. Comminate sanzioni per l'assembramento e per il mancato uso delle mascherine. Uno dei partecipanti sarà anche segnalato per aver portato alla riunione vietata un minorenne che aveva meno di 14 anni, motivo per cui è stato richiesto l'intervento dei servizi sociali per le valutazioni del caso.

14:27 - 44 sanzionati nel Siracusano, multe per 18mila euro

I carabinieri di Siracusa, nell'ambito dell'azione di controllo per sanzionare i comportamenti non conformi alle regole sanitarie per il contenimento della pandemia hanno sanzionato 44 persone nei comuni di Augusta, Carlentini e Francofonte sorprese mentre compivano varie violazioni: mancato uso delle mascherine, circolazione in orari non autorizzati, piccoli assembramenti, per circa 18 mila euro. I militari di Carlentini hanno sanzionato due bar del centro urbano ed un altro a Lentini, dove alcuni avventori, tutti sanzionati, sono stati sorpresi a consumare delle bevande nelle aree dehors antistanti i bar. I carabinieri di Francofonte hanno sanzionato il proprietario di una panineria ed un avventore poiché quest'ultimo è stato sorpreso a consumare bevande alcooliche nella pertinenza del locale. Ai titolari delle attività è stata disposta anche la chiusura provvisoria per 5 giorni.

13:57 – Musumeci: “Puntiamo alla zona bianca, ma dipende da tutti”

"Le due settimane di zona rossa ci hanno permesso di passare adesso ad arancione perché in due settimane si è dimezzato il numero dei contagi, ridotto il numero delle perdite umane. Abbiamo avuto ragione: pensavamo di dovere anticipare la zona rossa per evitare degenerazioni". Così il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, che, in un video sui social istituzionali, torna sulla situazione del Covid in Sicilia. "Noi - ha aggiunto - puntiamo alla zona gialla e, perché no, alla fine a quella bianca, ma questo dipende dalla responsabilità di ciascuno e di tutti. Intanto sono contento che abbiamo potuto guardare con realismo all'esigenza concreta di tutelare in diritto alla salute e alla vita, nonostante le tante incomprensioni. Il presidente Musumeci ha auspicato che "da Roma arrivino presto i preannunciati sostegni economici di cui c'è tanto, ma tanto, bisogno". Anche alla luce del fatto, ha osservato, che "questa crisi di governo non ci aiuta accelerare i processi di sostegno concreto e celere". "Speriamo che arrivino i vaccini - ha sottolineato - eravamo i primi in Italia per campagna di somministrazione. Abbiamo neutralizzato i 'furbetti, e chi ha sbagliato pagherà perché non si può speculare a danno degli indifesi e di chi ha diritto".

13:04 - Gaetano Armao: "Moratoria mutui e prestiti prorogata al 31 marzo"

Su proposta dell'assessore all'Economia Gaetano Armao, la giunta presieduta da Nello Musumeci, ha prorogato, fino al 31 marzo, il termine per la presentazione delle istanze per la sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti alle imprese. L'assessorato all'Economia diramerà, entro la prossima settimana, la circolare applicativa. Al fine di garantire la continuità delle misure di sospensione e allungamento dei finanziamenti è stato recepito l'ultimo addendum all'accordo per il credito 2019, stipulato il 17 dicembre del 2020 tra l'associazione bancaria italiana (Abi) e le associazioni di rappresentanza delle imprese e prevede l'estensione dell'applicazione ai finanziamenti in favore delle imprese danneggiate dall'emergenza epidemiologica 'Covid-19 ed è opportuno che le banche, al fine di assicurare massima tempestività nella risposta, accelerino le procedure di istruttorie, anche riducendo significativamente i termini generali previsti, e che, ove possibile, offrano condizioni migliorative rispetto a quelle previste esplicitamente dal predetto accordo, al fine di andare incontro alle esigenze delle imprese richiedenti. La sospensione è stata estesa anche ai finanziamenti agevolati delle Pmi siciliane verso gli Istituti finanziari regionali; al fine di dare giusto sostegno anche alle imprese beneficiarie di finanziamenti agevolati e non, (in quest'ultima ipotesi, previa autorizzazione delle autorità di vigilanza ove necessario) concessi dai fondi regionali, in essere al 31 dicembre 2020, gestiti da Ircac, Crias e Irfis-FinSicilia Spa, con rate già scadute e non pagate, ovvero alle quali sia stato revocato il beneficio del termine o risoluto il contratto di finanziamento, è sospeso l'avvio di nuove iniziative per il recupero del credito per il periodo fino al 31 dicembre 2021, previa presentazione di istanza corredata da apposita autodichiarazione. 

12:14 - Flc Cgil Sicilia: “Riapertura scuole non si improvvisa”

"È inaccettabile l'incertezza alla quale sono costrette le scuole secondarie in Sicilia. Nell'ultima task force del 26 gennaio scorso l'assessore regionale, Roberto Lagalla, aveva comunicato che se la Sicilia fosse passata da rossa ad arancione le classi seconda e terza della secondaria di primo grado sarebbero tornate in presenza al 100%, mentre le secondarie di secondo grado al 50%". Lo afferma il segretario regionale della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza. "Ad oggi, a poche ore dalla possibile riapertura - aggiunge - non sono state prese ancora decisioni ufficiali, né si hanno notizie precise. Addirittura neanche l'Ufficio scolastico regionale ha ricevuto comunicazioni dal governo regionale, che di fatto non ha ancora emanato nessuna ordinanza". Per Franco Pignataro, coordinatore regionale dei dirigenti scolastici della Flc Cgil Sicilia, "la riapertura degli istituti non si improvvisa". "Dirigenti, personale, studenti, famiglie - aggiunge - hanno bisogno di sapere per tempo cosa devono fare per garantire il regolare svolgimento delle attività in sicurezza. Così come dovremmo essere coinvolti sul tema del monitoraggio e della prevenzione fatta sul territorio dalle autorità sanitarie o dei trasporti la cui competenza ricade sulle aree metropolitane e sui comuni”.

11:26 - Musumeci: “Sicilia arancione, vinta nostra battaglia”

"Tutta la Regione diventerà arancione e quindi noi abbiamo vinto la nostra battaglia perché, se non avessimo dichiarato la zona rossa il 17 gennaio, probabilmente saremmo rimasti tutto il mese di febbraio condannati a restare del tutto chiusi". Lo ha detto il presidente della regione Nello Musumeci, intervenendo a Caltanissetta all'inaugurazione dell'anno giudiziario. "E' chiaro - ha aggiunto Musumeci - che se dovessero emergere delle particolari esigenze soprattutto nelle aree metropolitane adotterò dei provvedimenti da zona rossa limitati ai focolai ma voglio sperare nella condotta responsabile di questa minoranza che ci ha messo in difficoltà nel periodo delle festività e quindi il nostro obiettivo adesso è quello di puntare alla zona gialla e per farlo abbiamo bisogno di una condivisione da parte di tutti perché la politica arriva dopo. Quello che conta è innanzitutto il numero dei contagi e il numero dei decessi."

11:02 - Pesca sportiva in zona rossa, due sanzioni a Catania

Due amanti della pesca sportiva sorpresi ad esercitarla durante il periodo di zona rossa sono stati sanzionati dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Catania. Personale della motovedetta V 616 della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Catania lo ha sorpresi a bordo dei loro rispettivi natanti nelle acque antistanti il porto di Ognina e San Giovanni Li Cuti. La Guardia di Finanza informa che nei prossimi giorni continuerà i servizi di controllo, aumentando il già congruo numero di propri militari presenti sul territorio e incrementando sensibilmente i controlli in mare.

11:01 - Nello Musumeci: "No seconda dose a furbetti"

"Non vi sarà la seconda dose per i furbetti del vaccino. Sarebbe come legittimare un atto di irresponsabilità ed eticamente deplorevole". Lo ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci, a Caltanissetta. a margine della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario. "Al di là delle responsabilità penali per le quali stanno già lavorando la magistratura e i carabinieri del Nas, abbiamo avviato delle inchieste interne e sospeso due dirigenti - ha aggiunto - Il fenomeno non è così vasto come si pensava nei primi giorni. Qualcuno parlava di centinaia di coinvolti ma pare sia limitato a qualche decina ma anche se fosse stata una sola persona è da condannare questo atteggiamento che non fa onore all'impegno e al grande senso di responsabilità dimostrato da tutti i medici che sono in trincea ormai da un anno".

10:56 - Anno giudiziario, Messina: "Covid è sfida per ammodernamento"

"La sfida che Consiglio Superiore della Magistratura, Ministero della Giustizia e Consiglio Nazionale Forense hanno davanti è quella di cogliere l'occasione della vicenda Covid, per sviluppare, sulla base della esperienza di questi mesi, un complessivo progetto di ammodernamento e digitalizzazione della attività giudiziaria che, superata la fase dell'emergenza, possa costituire il fondamento della amministrazione della giustizia per le generazioni future". A dirlo nella sua relazione il presidente della Corte di Appello di Messina Michele Galluccio durante l'apertura dell'anno giudiziario a Messina. "Ai magistrati - prosegue Galluccio - in particolare, spetta, ora più che mai, nella consapevolezza delle difficoltà che il paese attraversa, la responsabilità di fornire, con spirito di servizio, il proprio contributo, attraverso un comportamento improntato a serenità ed equilibrio, nell'impegno di quotidiana e concreta testimonianza, con i comportamenti, del sacrificio delle Toghe cadute nell'adempimento del dovere. Nella fedeltà alla toga, essi sono accomunati agli avvocati, con cui in questi anni difficili e di grandi mutamenti, si sono condivisi il cammino e le sfide imposte dal mutare dei tempi quali compagni di una avvincente avventura umana, nella distinzione dei ruoli, ma in unità di intenti. L' emergenza sanitaria da Covid-19, è stata foriera di notevoli potenzialità, ma anche di indiscusse difficoltà - e con oscillazione tra udienze in presenza e da remoto, in considerazione dell'evoluzione della situazione sanitaria, fino al suo progressivo aggravamento in autunno, nella continua e ardua ricerca di soluzioni operative che consentissero di contemperare le esigenze di contenimento della propagazione del virus con la prosecuzione della attività".

10:55 - Anno giudiziario, Messina: "Rischio prescrizione per Covid"

"La situazione delle Sezioni penali dibattimentali continua a rimanere difficile, seppur con un decremento, dell'11%, delle pendenze, in numero di 253, al collegio e un incremento dell'8,9% per i procedimenti dinanzi al giudice monocratico (pendenti, al 30.6.2020, 3.360; erano 3.086 al 30.6.2019). L'elevato numero di procedimenti pendenti determina un concreto rischio di prescrizione dei reati, soprattutto di quelli con pena edittale non superiore a sei anni, con notevoli difficoltà di assicurare una risposta celere di giustizia". Lo afferma nella sua relazione il presidente della Corte di Appello di Messina Michele Galluccio per l'apertura dell'anno giudiziario a Messina. "La situazione - prosegue Galluccio - si è aggravata a seguito della sospensione delle attività dovute al periodo di lockdown per la necessità di limitare i procedimenti da trattare nelle singole udienze ad un numero compatibile con le esigenze di distanziamento interpersonale. Sul totale dei procedimenti definiti (2.033) a dibattimento collegiale e monocratico, le sentenze dichiarative di prescrizione sono state 45, pari al 2,3%. Quanto alla durata dei procedimenti definiti in dibattimento, la maggior parte (41,88% per il collegio e 31,99% per il monocratico) è compresa tra 1 e 2 anni, mentre supera i 2 anni il 33% dei procedimenti definiti dal collegio ed il 20,62% dei procedimenti definiti dal giudice monocratico". 

10:22 - Forzano posto di blocco a Palermo, due arresti

Due palermitani del quartiere Ballarò sono stati arrestati dalla polizia per aver forzato, a bordo di uno scooter, un posto di blocco per il controllo del rispetto delle norme anti Covid in viale Regione Siciliana, pressi della rotonda Oreto a Palermo. I palermitani A.A. di 57 anni e T. G. di 28 anni, sono accusati di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Il giovane è responsabile anche di evasione perchè ai domiciliari. I due a bordo dello scooter anziché fermarsi hanno accelerato rischiando di investire un poliziotto, mentre il passeggero con il piede nascondeva la targa. L'inseguimento si è concluso in via Germanese dopo che lo scooter si è scontrato con la volante. Sono intervenuti i sanitari del 118 Ieri gli agenti di polizia a Palermo e in provincia hanno controllato 1.026 persone e ne ha sanzionato 21 per violazioni alle misure anti assembramento.

10:14 - Giustizia, Distretto di Catania condizionato dal Covid

"L'andamento della giurisdizione civile e penale è stato, anche nel Distretto di Catania fortemente condizionato dalla nota emergenza sanitaria nazionale, col suo indispensabile corollario di provvedimenti legislativi, regolamentari e amministrativi volti a fronteggiare l'epidemia da Covid-19, e in particolare con la normativa primaria che ha disposto la stasi pressocheé totale dell'attività giudiziaria, col rinvio delle udienze dal 9 marzo fino all'11 maggio 2020 e la sospensione dei corrispondenti termini processuali". Lo ha detto, inaugurando l'Anno Giudiziario 2021, il presidente facente funzione della Corte d'Appello di Catania, Domenica Motta. Anche per questo, ha sottolineato, "gli applicativi ministeriali e i sistemi informatici già in uso sono stati implementati e adattati per sopperire alle straordinarie esigenze derivate dall'applicazione della normativa emergenziale". "E' stato inoltre fatto - ha aggiunto - un ampio utilizzo della nuova piattaforma Microsoft Teams per tenere camere di consiglio, riunioni organizzative, incontri di formazione, udienze di convalida di arresto e altro ancora In tutto il Distretto - ha osservato - si è fatto larghissimo uso delle udienze a trattazione scritta, mentre non sono state celebrate udienze civili mediante collegamenti da remoto, nonostante siano state fatte numerose simulazioni con gli appartenenti al Foro ed il personale, che tuttavia non ha potuto avere accesso ai registri d'ufficio dalle proprie abitazioni”.

9:44 - Confcommercio: “In Sicilia siano 'gialle' aree basso rischio”

"La Sicilia da lunedì è in zona arancione. Ma ora è necessario spingere per fare in modo che le aree territoriali a basso indice di contagio possano passare al giallo, così da consentire alle attività commerciali di respirare un poco". Lo dice il presidente vicario Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, ricordando che lunedì 1 febbraio, dopo la firma del ministro Speranza, sarà possibile per i centri commerciali rimanere aperti durante la settimana, chiusi nei giorni prefestivi e festivi. Aperti, invece all'interno, in ogni caso, farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie, edicole, librerie, vivai. I bar saranno aperti ma vietato consumare all'interno. Idem per i ristoranti. Dalle 5 alle 18 permesso l'asporto di cibi e bevande da tutti i locali, dalle 18 alle 22 solo dai locali con cucina. Consegna a domicilio senza limiti di orario. Non sarà possibile consumare cibi e bevande in strade e parchi dalle 18 alle 5. Riaprono tutti i negozi ma restano chiusi i musei, le mostre, le palestre, le piscine, i cinema. Non riaprono ancora sale giochi e sale scommesse. Per le violazioni, sanzioni da 400 a mille euro, ridotta se si paga entro cinque giorni. "Per risalire la china - aggiunge Manenti - è indispensabile puntare maggiormente sul settore terziario a cominciare dal turismo. E poi è necessario andare avanti con i ristori rapportati alle perdite di fatturato del 2020. Oltre ai ristori ed aiuti adeguati e congrui, chiediamo maggiori controlli per evitare assembramenti incontrollati. Ciò al fine di evitare il continuo stop and go di tutti gli esercizi pubblici. L'auspicio è di una collaborazione sempre più stringente con il governo regionale per la definizione di eventuali misure di contenimento destinate a non penalizzare e discriminare le categorie. Il confronto serve per non cadere sempre negli stessi errori e per ripartire tutti in sicurezza”.

8:15 - Nello Musumeci: "Sicilia arancione? Abbiamo ciò che volevamo"

"Abbiamo vinto, abbiamo ottenuto il risultato che volevamo. Quando abbiamo chiesto la zona rossa avevamo circa 2.000 contagi al giorno, 60-70 morti al giorno e un Rt di 1,25. C'erano tutti gli elementi per una degenerazione dei contagi. Dal 17 al 31 gennaio abbiamo ottenuto il risultato che volevamo, oggi i contagi sono più che dimezzati". Lo ha detto Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci a Titolo Quinto su Rai 3. "Un presidente di Regione che gestisce un'epidemia l'unico termometro che deve guardare è il numero dei morti quotidiano, l'allarme che si crea. Ho dovuto adottare la zona rossa, una scelta dolorosa e sofferta, ma il mio compito è quello di salvare vite umane. Saremmo rimasti in zona rossa se i dati non fossero scesi". A proposito dei 'furbetti' del vaccino, nei confronti dei quali il Governatore ha annunciato la linea dura, Musumeci ha detto: "Mi sembra che non siano soltanto in Sicilia. Sono stati presi provvedimenti contro i responsabili, ci sono indagini, anche dei carabinieri, e non escludo il licenziamento dei responsabili che hanno sbagliato". Sulla possibilità di inoculare la seconda dose a chi non aveva diritto a fare la prima, Musumeci ha ribadito: " Fare il richiamo del vaccino a chi ha fatto il 'furbetto' significa legittimare una condotta assolutamente riprovevole. A chi ha fatto la prima dose senza averne diritto e non farà il richiamo non succederà nulla dal punto di vista della salute. Ma è assurdo che possa essere avallata, una condotta scorretta. Non avranno la seconda dose".