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Covid, in Sicilia 695 nuovi positivi su 7.147 tamponi. A Catania 227 contagi

Sicilia
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Salgono così a 10.555 gli attuali positivi in regione. A Palermo 194 nuovi contagi, a Ragusa 98. Musumeci: "Chiedo a Conte misure per liquidità immediata e aiuti"

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Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Sicilia

 

Sono 695 i nuovi casi di coronavirus registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore. Salgono così a 10.555 gli attuali positivi in regione. I tamponi effettuati sono stati 7.147.

“Poiché solo il governo centrale può assicurare il concreto ristoro per le attività destinate alla chiusura, senza alcuna polemica e con spirito costruttivo chiedo al presidente Conte di varare con la necessaria celerità le misure per la liquidità immediata e per garantire aiuti. Va neutralizzata la tensione sociale. Ancora una volta faccio appello al buonsenso di tutti e alla necessità di stare uniti. Altrimenti sarà tutto più difficile", ha detto il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, commentando il nuovo Dpcm. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

17:25 - 695 i nuovi positivi in Sicilia

Sono 695 i nuovi positivi al Covid19 registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore. Salgono così a 10.555 gli attuali positivi con un incremento di 666. Di questi 696 sono i ricoverati: 6736 in regime ordinario e 90 in terapia intensiva, 9.183 si trovano in isolamento domiciliare. Sono 11 i decessi di pesrone positive che portano il totale a 428. I guariti sono 18. I tamponi effettuati sono 7147. Su fronte della distribuzione territoriale Catania è in testa al contagio per il secondo giorno consecutivo oggi con 227 casi seguita da Palermo con 194 nuovi positivi in più, a Ragusa sono 98, a Messina 52, a Caltanissetta 46, ad Agrigento 28; a Enna 21; Siracusa 15, Trapani 14.

13:26 – Un medico dalla Sicilia torna al Nord: “Voglio fare del bene”

Dopo i tre mesi in servizio nell'ospedale di Crema durante la prima ondata del Covid, dalla Sicilia è ripartito per la nuova emergenza, questa volta diretto a Bergamo, "assunto per un anno da libero professionista, per lavorare nei pronto soccorso di Seriate e Alzano Lombardo". E' la storia di Giuseppe Anzelmo, medico specializzando palermitano di 27 anni. "A fine giugno me ne sono tornato a casa per preparare l'esame di specialità a settembre. Ma serviva più tempo per studiare ed è andata male, quei quiz sono disgraziati - racconta all'ANSA Anzelmo, partito ieri in nave da Palermo -. In Sicilia c'è poco lavoro, ho aderito al bando di Bergamo e mi hanno chiamato una settimana fa, senza colloquio. Mi sono laureato per questo, per fare del bene alle persone". La famiglia ha opposto qualche resistenza, "ma mi incoraggia e sa che è il mio percorso", dice Anzelmo, ammettendo che "un po' di timore c'è, ma è una malattia che ho toccato con mano e ora mi sento più sicuro di quando sono partito la prima volta".

13:18- Musumeci: “Il governo pensi al ristoro delle attività chiuse”

"Il governo nazionale si è assunto la responsabilità di fare pesare le chiusure sul settore della ristorazione, della cultura e dello sport. Le Regioni italiane, con un documento unanime, avevano chiesto di fare altro e di muoversi in direzione di scelte ragionate e sostenibili sotto il profilo dell'equilibrio tra diritto alla salute e diritto ad una vita quanto più ordinaria possibile, in un periodo del tutto straordinario", ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, commentando il nuovo Dpcm. "L'ordinanza da me adottata - che permane nella sua efficacia per tutte le misure più restrittive - prosegue - ha scelto come linea di intervento la riduzione della mobilità, tenuto conto della circostanza che il contagio viene anzitutto arginato con la riduzione degli spostamenti e della circolazione dei cittadini. Per questo appare difficile da sostenere la decisione di gravare su comparti nei quali il controllo delle misure è sempre stato più efficace, rispetto ad altri che, per loro natura, sono destinati ad ampie frequentazioni. Tuttavia, poiché solo il governo centrale può assicurare il concreto ristoro per le attività destinate alla chiusura, senza alcuna polemica e con spirito costruttivo chiedo al presidente Conte di varare con la necessaria celerità le misure per la liquidità immediata e per garantire aiuti. Va neutralizzata la tensione sociale. Ancora una volta faccio appello al buonsenso di tutti e alla necessità di stare uniti. Altrimenti sarà tutto più difficile".

12:46 – Cgil: “Sospendere la frequenza nelle scuole in presenza è un errore”

"La sospensione dell'attività didattica in presenza nelle scuole superiori e nelle università siciliane rappresenta una grave errore, una sconfitta per tutta la società civile, per i cittadini, i dirigenti scolastici e il personale docente e Ata che in questi mesi si sono adoperati senza risparmiarsi per garantire quanto più possibile un normale avvio del nuovo anno scolastico. Una sconfitta per gli studenti, soprattutto quelli più deboli e disagiati, che ancora una volta saranno privati del sacro santo diritto all'istruzione garantito dalla nostra Costituzione". Lo dice Adriano Rizza, segretario della Flc Cgil Sicilia. "Sarà soprattutto la grande sconfitta di una classe politica regionale - aggiunge - che non è stata in grado di prevenire e affrontare quelle criticità che erano altresì note a tutti, come il tema dei trasporti, dove si poteva e si doveva intervenire con forza e determinazione già dalla fine dello scarso anno scolastico, quando ancora era tutto possibile". "Ora la stampa e i media - continua Rizza - spenderanno fiumi di parole sulla didattica digitale integrata che molti continuano a chiamare ancora dad. La nostra organizzazione sindacale sarà protagonista nella gestione e nella discussione di questo tema, che a breve darà vita ad un contratto nazionale sulla ddi". "Se chi ha il potere di decidere e legiferare su come devono studiare i nostri studenti e su come devono insegnare i nostri docenti - conclude - ha scelto per conto del mondo della scuola, allora noi abbiamo il dovere di fare in modo che questa forma di didattica, che ribadiamo ancora una volta non ci piace, deve essere disciplinata normativamente in modo da garantire a tutti i docenti e a tutti gli studenti, lo stesso tipo di trattamento".

11:34 – Cisal: “Bonus anche al personale Seus 118”

"Il personale Seus 118 è da mesi in prima linea per combattere la pandemia e curare i siciliani, ma al momento è stato escluso da qualunque gratificazione: chiediamo alla Regione Siciliana che sia dato anche a loro il Bonus Covid, di cui al momento non c'è alcuna traccia per mancanza di fondi". Lo dice Giuseppe Badagliacca del Csa-Cisal. "Ora che siamo nel pieno di una seconda ondata - continua - è necessario potenziare il sistema sanitario, assumere nuovo personale e valorizzare chi da mesi fa il proprio dovere senza risparmiarsi e su questo ci aspettiamo risposte chiare dalla politica regionale".

9:35 – L'assessore regionale Lagalla censura l'ufficio scolastico regionale

"Venendo a conoscenza del comunicato diffuso dall'Ufficio scolastico regionale, non può che richiamarsi l'estensore al rispetto delle prerogative del decisore politico regionale e censurare comportamenti contrastanti con il principio di leale collaborazione istituzionale. Premessa, dunque, l'irritualità delle dichiarazioni di cui trattasi, deve rilevarsi come l'ordinanza del Presidente Musumeci, assunta per esigenze di tutela della salute pubblica, preveda la temporanea chiusura delle scuole superiori ed il ricorso sostitutivo alla didattica a distanza quale conseguenza delle vincolanti indicazioni formulate dal Comitato Tecnico Scientifico regionale, a seguito del critico innalzamento della capacità diffusiva e dei contagi da Covid-19". Lo dice l'assessore regionale all'istruzione Roberto Lagalla, dopo la presa di posizione, ieri del direttore dell'USR, Stefano Suraniti, che ha criticato la chiusura delle scuole superiori come previsto dall'ordinanza del presidente della Regione. "Fermo restando l'intendimento del governo regionale di ripristinare, appena possibile, la regolare attività didattica in presenza anche presso gli istituti superiori - aggiunge - si ha difficoltà a comprendere la dichiarata incapacità dell'USR di far fronte, da subito, alla didattica a distanza, visto che il valoroso corpo docente della Sicilia ha già affrontato con successo, nel recente passato, tale modalità di insegnamento, peraltro parzialmente praticata anche in questo inizio di anno scolastico presso gli stessi istituti superiori. Ne' può ignorarsi che l'opzione DAD è esplicitamente contemplata in DPCM e pronunciamenti ufficiali del Governo Conte. Per tutto quanto precede, mi dichiaro certo che il direttore dell'USR saprà, da ora in poi, meglio valutare la differenza tra responsabilità e decisioni di governo, assunte nel superiore e più generale interesse della salute pubblica, ed azione amministrativa che si auspica coerente e leale, soprattutto in un momento di particolare e generale difficoltà".

8:29 - Commercianti organizzano marcia protesta a Palermo

Una marcia contro le ordinanze e i decreti che anticipano la chiusura dei locali, pub, ristoranti, dopo l'aumento dei casi di Coronavirus, è stata organizzata ieri notte dai commercianti di pub e ristoranti. La mobilitazione dei titolari e dipendenti è scattata con un tam tam sui social network: i manifestanti si sono dati appuntamento in via Isidoro La Lumia una delle strade della movida palermitana.