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Frane a Casamicciola, De Luca: "In alcune aree non si può abitare"

Campania
©Ansa

"Le persone devono capire che non esiste l'abusivismo di necessità. Le costruzioni nelle zone fragili dal punto di vista idrogeologico vanno demolite" ha detto il presidente della Regione Campania a proposito della situazione edilizia a Ischia e della fragilità idrogeologica del territorio

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"Le persone devono capire che in alcune aree non si può abitare, non esiste l'abusivismo di necessità. Le costruzioni nelle zone fragili dal punto di vista idrogeologico vanno demolite. Bisogna avere il coraggio di parlare chiaro ai cittadini, capisco che per gli amministratori non sia facile ma dobbiamo deciderci. In alcune aree, per ragioni idrogeologiche, non si può abitare. Vanno demolite le case costruite sui greti dei fiumi, in aree idrogeologiche delicate e insostenibili, in zone a vincolo assoluto, su aree demaniali o costruite da aziende della camorra. Non esiste l'abusivismo di necessità, esiste la condizione sociale di necessità, ma l'abusivismo è sempre illegale". Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca a Rai News, parlando della situazione edilizia a Ischia e della fragilità idrogeologica del territorio. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SULLA FRANA - LE IMMAGINI DAL DRONE - LO SPECIALE)

"Dal governo ci aspettiamo fondi e stato calamità"

Non solo. Perché De Luca ha spiegato anche di aspettarsi "dal governo la nomina di un commissario straordinario anche per l'aspetto idrogeologico, lo stato di calamità e fondi aggiuntivi". Inoltre, il governatore della Campania ha voluto anche ringraziare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni "per la vicinanza alla popolazione colpita". E ancora: "Siamo stati penalizzati da una legislazione nazionale farraginosa, molto diversa da quella adottata per il post terremoto del centro Italia. Nel 2019 è stata dichiarata la fine dello stato d'emergenza e ciò ha complicato la situazione per Ischia. Ora il piano di ricostruzione va approvato entro la fine dell'anno: prevede delocalizzazioni e interventi sull'assetto idrogeologico. Le polemiche? Ora sono inutili. Serve semplificare, i rapporti con le sovrintendenze sono complicati e ci sono tempi biblici, serve supportare i comuni, gli uffici tecnici e strutture che sono state svuotate. Gli interventi di assetto di un territorio fragile come quello italiano comportano alcuni presupposti: politiche di medio lungo periodo, non a 24 ore come avviene da sempre in Italia, stanziamenti imponenti e ultradecennali, apparati pubblici che funzionano e non inesistenti e ridotti a zero. Inutile fare questa litania eterna, i problemi si risolvono quando si fanno scelte coerenti. Abbiamo un nuovo Governo e questa tragedia diventi un'occasione per fare queste riflessioni di fondo, non per ripetere liturgie insopportabili".

"Dopo terremoto del 2017 normativa sgangherata"

Dopo il terremoto di Ischia del 2017 "è stato nominato un commissario di governo ed è stata applicata una normativa totalmente sgangherata, completamente diversa da quella applicata nelle aree del terremoto del Centro Nord", ha aggiunto De Luca parlando a Casamicciola. "Il commissario nominato pensava di fare un piano di ricostruzione a prescindere dai Comuni. Sbagliando. Quindi non ha concluso niente. Sulla partita abusivismo si è fatta solo confusione. In Italia, siccome siamo un Paese delle liturgie, da decenni diciamo che bisogna demolire tutto e non si demolisce perchè è impossibile: non ci sono neanche le discariche dove portare il materiale di risulta", ha aggiunto De Luca. "Dobbiamo demolire una serie di costruzioni abusive, quelle costruite sui greti dei fiumi, su aree geologicamente inappropriate, in zone di vincolo ambientale assoluto, quelle costruite dalla camorra - ha continuato De Luca -. Queste vanno tutte assolutamente demolite, per il resto occorre fare dei piani di recupero da parte dei Comuni per regolarizzare la situazione".