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Covid, sequestrati 143mila articoli sanitari contraffatti e non sicuri nel Napoletano

Campania

Sette persone sono state denunciate all’autorità giudiziaria per ricettazione e commercio di prodotti falsi, altri 7 soggetti sono stati segnalati alla Camera di Commercio per violazioni di natura amministrativa

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Il comando provinciale della guardia di finanza di Napoli ha sottoposto a sequestro, nel corso di distinti e contestuali accessi ispettivi operati su tutta l’area metropolitana, 143mila articoli sanitari contraffatti e non sicuri tra mascherine, visiere, guanti, privi delle certificazioni minime di sicurezza e di indicazioni per il consumatore quali l’importatore, il produttore e la descrizione delle caratteristiche in lingua italiana. Denunciati nel complesso all’autorità giudiziaria per ricettazione e commercio di prodotti falsi 7 soggetti, tra italiani e stranieri e sono state segnalate altre sette persone alla Camera di Commercio per violazioni di natura amministrativa.

Gli articoli sanitari contraffatti e non sicuri sequestrati

L’operazione

L’operazione, denominata “Safe Mask”, rientra nel quadro dell’intensificazione dell’attività di prevenzione e repressione della contraffazione, uno dei fenomeni su cui maggiormente si concentrano le speculazioni legate all’emergenza Covid-19, programmata dal comando provinciale della guardia di finanza di Napoli a tutela dei cittadini in concomitanza con il recente passaggio della Campania in “zona gialla” (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI - LA SITUAZIONE IN CAMPANIA).

Gli articoli sanitari sequestrati nell'operazione

I sequestri

In particolare, nel capoluogo campano sono state sequestrate, in due empori cinesi della zona industriale, oltre 100mila tra mascherine chirurgiche, visiere, termometri e saturimetri non a norma, privi di marchio o con falso marchio di conformità CE. In provincia, tra San Giorgio a Cremano ed Ercolano, sequestrati oltre 16.700 tra mascherine e guanti in lattice privi di informazioni in lingua italiana in negozi di casalinghi gestiti da cittadini cinesi e presso un disegnatore grafico. A Marigliano, ad Acerra, a Torre del Greco e a Forio sequestrate oltre 5.600 mascherine pseudo protettive prive delle indicazioni obbligatorie e con falso marchio CE presso quattro negozi di articoli per la casa. Anche tra Castellammare di Stabia, Pompei, Giugliano in Campania e Villaricca, in quattro negozi gestiti da cittadini di origine cinese, sono state sequestrate 12.200 tra mascherine monouso e visiere con indicazioni esclusivamente in lingua cinese e con falso marchio CE.