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Covid Campania, 4.601 nuovi positivi su 25.806 tamponi

Campania
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Gli asintomatici sono 4.317, i sintomatici 284. I deceduti tra il 4 ed il 7 novembre sono 15 secondo il bollettino dell'Unità di Crisi regionale. I guariti sono 440

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Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Campania

 

Aumentano in Campania nelle ultime 24 ore numero di positivi e di tamponi. Sono 4.601 (4.309 precedenti) su 25.806 tamponi (22.696 precedenti). Gli asintomatici sono 4.317, i sintomatici 284. I deceduti tra il 4 ed il 7 novembre sono 15 secondo il bollettino dell'Unità di Crisi regionale. I guariti sono 440. Il report dei posti letto su base regionale indica in 590 quelli di terapia intensiva disponibili (di cui 186 occupati), in 3.160 quelli di degenza disponibili (di cui 1.817 occupati).

''Siamo ormai arrivati al punto che per salvarci da vere colpe ormai evidenti non ci resta, forse a questo punto, che attendere la zona rossa con immediati ristori per chi rimane senza soldi". Lo sostiene il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.

Sulla situazione sanitaria del capoluogo campano è intervenuto anche Giuseppe Galano, responsabile del 118 a Napoli e coordinatore della rete regionale del soccorso d'emergenza, che all'ANSA ha dichiarato: "Ci sono file di ambulanze e auto private in tutti gli ospedali di Napoli, Cotugno, Cardarelli, Ospedale del Mare sono tutti in crisi totale nel ricevere i pazienti Covid" (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI).

18:44 - Mastella a de Magistris: "A Napoli poco rispetto per i nostri sacrifici"

"Io credo che, di questi tempi, la solidarietà debba essere la via lattea della nostra vita, in relazione alle necessità di chi soffre o versa in stato di disagio sanitario o sociale. E la mia gente ha accettato che le strutture ospedaliere di Benevento ospitassero più del 50% di pazienti di altre realtà campane, quasi tutti napoletani. Era ed è giusto farlo ora e nel futuro. Ma dopo le foto degli assembramenti al mare ma, soprattutto nella città di Napoli, la mia gente si chiede, ed io con loro, se questo sia un comportamento corretto e rispettoso dei nostri sacrifici e dei medici napoletani che in contemporanea non riescono a tener dietro all'arrivo continuo delle barelle". Così il sindaco di Benevento Clemente Mastella interviene sulla richiesta del sindaco di Napoli di classificare la Campania zona rossa. "Se è scientificamente provato che il virus si espande per vicinanza - dice Mastella - allora è comprensibile la diffusione rapida nella città. Molti sindaci, ed io con loro, scontando l'impopolarità e non facendo calcoli elettorali, hanno chiuso i luoghi della movida o del traffico umano più intenso. Lo faccia il sindaco di Napoli, si assuma le sue responsabilità, non faccia giochi di parole, chiuda quanto altri hanno chiuso. Noi non accetteremo, come aree interne, di finire in zona arancione allo stesso modo di Napoli, che non provvede a fare quanto dovrebbe. I nostri ospedali, per dare ospitalità debita, hanno dovuto restringere gli spazi dei no Covid. Significa che la mia gente avrà ritardi negli interventi chirurgici, rischierà di avere posti occupati da altri in caso di eguale necessità virale. Ieri un caso di una signora del mio paese trasferita fuori Benevento. Tutti questi sacrifici sono giusti se ogni autorità fa il suo dovere. Se c'è chi gioca alla sola popolarità, non è accettabile". "Noi - conclude l'ex Guardasigilli - col nostro 97.mo posto in classifica, non vogliamo essere trattati allo stesso modo di chi consente spettacoli come quelli visti a Napoli".

17:55 - Napoli, de Magistris: "Confusione in decisioni ha causato rilassamento"

''La confusione creata da Governo e Regione e quanto accaduto nelle scorse settimane con un imminente lockdown annunciato da De Luca, poi diventato con ordinanza del Governo zona gialla, ha fatto credere alla cittadinanza che la situazione non fosse così grave come è in realtà. E' scattato nelle persone un meccanismo che ha portato a un rilassamento''. Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, commenta con l'ANSA la grande presenza di napoletani in giro nella città in questo fine settimana. ''Nei giorni scorsi, precedenti all'ordinanza del Governo - sottolinea il sindaco - in città per strada c'era poca gente perché ci si aspettava la zona rossa e c'era preoccupazione al punto che alcuni bar e ristoranti avevano già chiuso. L'inclusione della Campania nella zona gialla ha quindi avuto l'effetto di far percepire alle persone che l'incubo fosse parzialmente terminato''. Da qui l'invito di de Magistris ai cittadini a ''ridurre le relazioni sociali: è assolutamente necessario''.

17:54 - Napoli, de Magistris: "Chiudere strade può causare effetto imbuto"

''Chiudere una strada non ha alcuna senso e, anzi, può provocare un effetto imbuto su altri luoghi e inoltre con le chiusure si corre il rischio che le persone si vedano al chiuso delle case dove il pericolo di contagio è maggiore rispetto ai luoghi all'aperto. Non si possono colpevolizzare i cittadini che escono, e con la mascherina, perché nella zona gialla non c'è alcun divieto ad uscire così come è assurdo investire un sindaco di una decisione che non serve a nulla''. Così il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, interpellato dall'ANSA rispetto alla presenza anche oggi di tanti napoletani in diversi punti della città, dal lungomare al centro storico così come nelle aree pedonali dei quartieri collinari. L'ex pm ha sottolineato che ''si tratta di persone che camminano. Le forze di polizia sono intervenute e stanno intervenendo per contrastare gli assembramenti e se in sede di Comitato provinciale per l'Ordine e la sicurezza, insieme con le Asl, ci dovessero indicare singole aree in cui si formano assembramenti, interverremo''. Un dibattito quello sulla chiusura di strade o piazze che, secondo il sindaco, ''distrae l'attenzione dal tema vero che è quello delle file davanti agli ospedali cittadini''.

17:32 - Nel Casertano 880 casi, positivo un test su quattro

Resta sempre alto il numero di contagi giornalieri al Coronavirus nel Casertano: oggi sono 880 su 3500 tamponi, ovvero poco meno di un test su quattro è risultato positivo; percentuale lievemente inferiore a quella dei giorni scorsi. Oggi però sono molti di meno i guariti: appena 57, mentre ieri erano stati 822. Il numero di persone attualmente positive ha così ampiamente superato la quota di 11mila (11789), mentre da inizio pandemia sono circa 16mila le persone che hanno contratto il virus (15968). Il report giornaliero dell'Asl di Caserta certifica anche un ulteriore decesso, il 127esimo da inizio pandemia. Si avvicina a quota mille persone attualmente positive la città di Aversa, dove il sindaco Alfonso Golia ha duramente ripreso i cittadini che ieri sera, nelle ore della movida, affollavano le strade del centro: sessanta i nuovi positivi in appena 24 ore, per un totale di 969 contagiati. Corre il virus anche nel capoluogo Caserta, dove nelle ultime 24 ore sono stati registrati ulteriori 68 contagi (821 complessivamente). A Marcianise, dove è terminata la zona rossa, sono tornati in strada un gran numero, tanto che il sindaco Antonello Velardi, sulla pagina Facebook del Comune, ha preannunciato nuove chiusure. "Contrariamente a quanto auspicato - si legge - si sono verificati stamattina domenica 8 novembre assembramenti all'esterno di diversi esercizi commerciali di Marcianise, in coincidenza con lo stop della zona rossa e con la riapertura degli esercizi stessi. Il fenomeno è stato registrato in particolare a partire da mezzogiorno. L'amministrazione comunale aveva vivamente invitato la cittadinanza ad osservare scrupolosamente le norme anti-covid e aveva invocato la convinta collaborazione dei gestori. Tale situazione ha determinato l'intervento della polizia municipale che ha proceduto alla contestazione delle violazioni, in diversi punti della città. Per alcuni di questi esercizi commerciali scatterà da parte della municipale la proposta della chiusura. In ogni caso, verranno esaminate le immagini delle telecamere di sorveglianza cittadina per procedere alle contravvenzioni delle persone che non indossavano la mascherina e/o provocavano assembramenti. Sulla scorta di quanto è avvenuto stamattina, l'amministrazione comunale sta valutando con la municipale la possibilità di chiudere tratti di strada dove insistono tali esercizi commerciali, così come prevedono le nuove norme nazionali anti-covid". 

17:24 - Sindaco Casal Di Principe: "Ricoveri tardivi, un altro morto"

"Stanotte un altro nostro concittadino ci ha lasciato, dopo quella che i suoi familiari hanno definito un'odissea. Per giorni hanno richiesto, e noi abbiamo sollecitato, il ricovero, arrivato evidentemente troppo tardi". Lo scrive sul suo profilo Facebook il sindaco di Casal di Principe (Caserta) Renato Natale, che denuncia la vicenda di un paziente malato di Coronavirus che non avrebbe avuto le cure necessarie e tempestive, venendo ricoverato quando ormai le condizioni di salute erano compromesse. Si moltiplicano da giorni le denunce dei sindaci sui disagi e i disservizi dell'autorità sanitaria dovuti all'alto numero di contagi nel Casertano; qualche giorno fa il sindaco di Lusciano, comune vicino a Casal di Principe, denunciò un caso quasi simile. Natale ricorda come il 29 ottobre scorso avesse inviato ai responsabili sanitari dell'Asl di Caserta "un grido di allarme" in cui faceva presente che le criticità osservate nei servizi avrebbero presto potuto portare "a contare i morti e non più solo i positivi". "A quella lettera - scrive oggi - mi fu data una risposta a dir poco disarmante; secondo chi firmava quella risposta, andava tutto bene. Talmente bene che ora cominciamo davvero a contare i morti". A Casal di Principe sono 375 le persone attualmente positive con tre decessi. Il sindaco Natale, che tra fine agosto e settembre ebbe il Covid e fu anche ricoverato all'ospedale San Raffaele di Milano (scoprì di essere contagiato mentre era in Lombardia in visita alla figlia), spiega come il figlio del concittadino deceduto nella notte abbia raccontato "sulla sua pagina Facebook l'odissea drammatica vissuta fra attesa di una risposta dai servizi di emergenza, le cure domiciliari che non davano grandi risultati, l'arrivo finalmente dell'ambulanza, e il giro interminabile fra ospedali per trovare un posto". "Ancora stamattina - prosegue Natale - abbiamo per l'ennesima volta sollecitato interventi urgenti; sappiamo che è una situazione difficile, sappiamo bene che la diffusione del contagio è oramai a livelli insostenibili per il sistema sanitario, ma ciononostante non possiamo rimanere in silenzio e accettare quello che qualcuno vuole presentarci come ineluttabile, e nel contempo non vuole prendere atto della situazione grave continuando a sottovalutare il rischio". Ecco quindi anche una riflessione sui comportamenti della cittadinanza. "Se vi sono ritardi e inefficienze da parte delle Istituzioni, allo stesso tempo non dobbiamo né possiamo dimenticare che ancora in troppi continuano ad avere atteggiamenti davvero irresponsabili; troppi cittadini girano inutilmente per strade e piazze senza mascherina, troppi ragazzi sostano in giro anche dopo le 22, assembrati e spesso senza protezione. E mi segnalano anche situazioni peggiori: soggetti positivi che continuano tranquillamente le proprie attività senza rispettare isolamento e quarantena, e soprattutto senza rispettare gli altri" conclude Natale. 

17:06 - In Campania 4.601 positivi su 25.806 tamponi

Aumentano in Campania nelle ultime 24 ore numero di positivi e di tamponi. Sono 4.601 (4.309 precedenti) su 25.806 tamponi (22.696 precedenti). Gli asintomatici sono 4.317, i sintomatici 284. I deceduti tra il 4 ed il 7 novembre sono 15 secondo il bollettino dell'Unità di Crisi regionale. I guariti sono 440. Il report dei posti letto su base regionale indica in 590 quelli di terapia intensiva disponibili (di cui 186 occupati), in 3.160 quelli di degenza disponibili (di cui 1.817 occupati).

16:35 - Dg Asl Benevento: "Sì a visite in casa guardia medica"

"È previsto dal contratto dei medici della guardia medica fare le visite mediche domiciliari. Ci sono i numeri della guardia medica e i pazienti che non riescono a raggiungere il proprio medico di base possono chiamare e se il triage telefonico non prevede la chiamata al 118 i medici vanno a casa". Lo afferma all'ANSA Gennaro Volpe, direttore generale dell'Asl di Benevento e presidente nazionale di Card (Confederazione associazioni regionali di distretto), che si occupa dei distretti sanitari in cui sono inserite appunto i punti di guardia medica. "Sono previste dal contratto - spiega Volpe - devono semplicemente fare il loro percorso. C'è un numero di telefono per ogni guardia medica sul sito web di ogni Asl. Hanno anche i dispositivi di protezione e devono fare visite domiciliari se serve. Se un paziente chiama e spiega sintomi che non sono da codice giallo, ma da codice bianco, i medici possono andare a casa a visitarlo". Volpe sottolinea anche che serve una migliore rete dei medici di base: "Stanno lavorando molto in questo periodo. Paura del covid? Ce l'hanno come tutti, ma lavorano, anche se ci sono buoni e cattivi esempi come in tutte le professioni. Si può migliorare rafforzando le aggregazione territoriali funzionali, con i medici che lavorano in gruppo con un coordinatore. noi a Benevento lo abbiamo fatto con le vaccinazioni. Ci sono medici che non hanno fatto le vaccinazioni e abbiamo organizzato anche vaccinazioni in piazza, con medici che si sono alternati partecipando per la campagna contro l'influenza stagionale, abbiamo fatto 9.000 vaccini". Volpe sottolinea anche: "Avremo presto problemi con i malati cronici che non vanno più a fare i controlli per paura del covid, penso ai diabetici che devono fare visite regolari, e se non ci vanno ci troveremo con pazienti con il piede in cancrena". Un percorso che Card ha sottolineato anche in un recente documento proprio del presidente Volpe in cui si spiega: "La presa in carico - si legge - la continuità di cura delle persone con comorbidità e fragilità sono i tipici campi di azione degli attuali operatori del Distretto. Alcune correnti di pensiero hanno ritenuto, erroneamente, che la battaglia per il Covid si potesse vincere in rianimazione, ma invece la guerra è stata vinta e si vincerà nel territorio. Card suggerisce però di abbandonare metafore belliche, perché questo non è tempo di guerra, ma tempo di cura. E per curare bene occorre quindi agire subito in base alle evidenze accumulate. Attenzione: puntare sul territorio significa puntare sui distretti, senza esitazione. Se l'epidemia ha mostrato il valore delle terapie intensive e subintensive, giustamente potenziate e ridimensionate verso una domanda tragicamente elevata senza risposta, la frequente proclamazione del vantaggio offerto dagli approcci "territoriali" non si è accompagnata a pari tempestiva e robusta nuova offerta, eccetto per la costituzione, anche se ancor parziale nel Paese, delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale). Da qui, secondo Card, conviene ripartire". 

15:51 - Napoli, 65 multe per violazione delle norme

Sessantacinque persone sono state sanzionate dai carabinieri a Napoli (8 giovani per aver infranto i divieti del 'coprifuoco') e nella sua provincia per violazioni delle norme anticovid ma molteplici sono stati gli interventi con i quali i militari, utilizzando l'arma della persuasione per una responsabile adesione alle prescrizioni imposte, hanno invitato le persone ad indossare correttamente le mascherine e a sciogliere gli assembramenti. Sempre in città sono state dieci le persone multate perchè non indossavano la mascherina. Le 18 persone complessivamente multate sono state individuate tra il lungomare Partenope, Via Mergellina e Via Caracciolo, il Vomero, nonché le spiagge pubbliche con accesso da Via Posillipo: Trentuno, invece, le sanzioni nell'area Vesuviana e Sorrentina, gran parte per la totale mancanza di mascherina: anche in questo caso sono 8 le persone che hanno violato il "coprifuoco", 23 quelle trovate senza dispositivi di protezione individuale. Tra gli altri comuni della provincia partenopea e nell'area a nord della città sono 16 le persone multate: 7 per la violazione del "coprifuoco", 9 per mancanza di mascherina.

15:25 - Torre Annunziata, cinque contagi in tribunale: tamponi per gli addetti

Cinque casi di positività al Covid-19 riscontrati tra il personale che fa riferimento al settore penale del tribunale di Torre Annunziata (Napoli): paura e tamponi per tutti gli addetti della sezione. A comunicarlo è il presidente del consiglio dell'Ordine degli avvocati oplontini, Luisa Liguoro, dopo avere contattato - come si legge in una nota - ''immediatamente la presidenza del tribunale per avere lumi in merito''. ''Nell'ultimo mese in tribunale - spiega - si sono registrati alcuni contagiati (ragionevolmente derivanti da contagi esterni) rilevati dall'Asl secondo l'ordinario protocollo. Sono stati disposti i tracciamenti e vi sono stati alcuni isolamenti cautelari. Poiché tutti e cinque questi contagi si sono concentrati nel settore penale, sono state disposte tre sanificazioni e, da ultimo, l'Asl ha sottoposto a tampone molecolare tutti e settanta gli addetti al settore penale. Si attendono gli esiti e, sulla base dei risultati, con la presidenza del tribunale potremo verificare il da farsi''. ''Con uno screening totale dell'intero settore penale - afferma ancora Luisa Liguoro - si potrà avere una risposta definitiva, fermo restando che ovviamente si tratterà di accertamenti che fotografano una situazione attuale, non potendosi operare alcuna prognosi per il futuro'', sottolineando infine che ''la settimana prossima l'Asl, come ha già fatto per due volte, sottoporrà a prelievo sierologico tutti i dipendenti del tribunale''.

14:28 - Napoli, capo 118: "Guardia medica faccia subito visite a casa"

"I pronto soccorso e l'emergenza sono in crisi perchè alla catena manca la medicina territoriale. Oggi ci sono a Napoli 12 medici in servizio al 118 e 40 nella guardia medica. Che stanno facendo? Avevo chiesto di incorporarli anche solo per organizzare le visite a domicilio dei codici bianchi, ma dicono che il loro contratto non lo prevede". Lo dice all'ANSA Giuseppe Galano, responsabile del 118 a Napoli e coordinatore della rete regionale di emergenza. "Oggi la catena del servizio sanitario significa sopravvivenza della popolazione. Un medico può stare a guardare il contratto? Si sono sottratti a questo dovere, parlano di contratto, qua ci sta la gente assistita in auto davanti agli ospedali e tu dici che il contratto non lo prevede?".

13:58 - Napoli: code al pronto soccorso, ospedali in crisi

"Ci sono file di ambulanze e auto private in tutti gli ospedali di Napoli, Cotugno, Cardarelli, Ospedale del Mare sono tutti in crisi totale nel ricevere i pazienti covid". Questo l'allarme lanciato all'ANSA da Giuseppe Galano, responsabile del 118 a Napoli e coordinatore della rete regionale del soccorso d'emergenza. "Stiamo portando - spiega - pazienti anche all'ospedale Pellegrini e al San Paolo, perché ormai non riusciamo più a smaltire con i grandi ospedali. Ma anche queste strutture vanno in difficoltà perché hanno pochi posti riservati ai sospetti covid e si ingolfano velocemente. La situazione è questa a Napoli ma so che è molto difficile anche nelle Asl della provincia".

13:52 - De Magistris, per salvarci non resta che la zona rossa

''Siamo ormai arrivati al punto che per salvarci da vere colpe ormai evidenti non ci resta, forse a questo punto, che attendere la zona rossa con immediati ristori per chi rimane senza soldi. Sarà una sconfitta ovviamente, come quella che ci vede, unico caso in Europa, con le scuole chiuse per i più piccoli! Ma per carità di Dio, non fateci scegliere se morire di covid o di fame''. Lo scrive su fb il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che ricorda ai cittadini: ''E' fondamentale ridurre le relazioni sociali, indossare sempre le mascherine e stare attenti al distanziamento''. ''Noi siamo impegnati a fare cose concrete, tra enormi difficoltà ma non ci faremo travolgere da un dibattito che rischia di allontanarci dalla vera soluzione dei problemi''.

13:38 - De Magistris, solo lockdown può impedire alla gente di uscire

''È solo il lockdown o la zona rossa che impediscono alle persone di uscire come in questi giorni ed assembrarsi, ma solo il presidente del Consiglio dei Ministri può deliberare su questo. Così come la zona rossa di una Regione o di una o più città può adottarla anche il presidente della Regione''. Lo afferma su facebook il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che aggiunge: ''Se la situazione degli ospedali è drammatica, come appare dalle testimonianze raccolte, vuol dire che probabilmente chi ha dichiarato la Campania zona gialla ha sbagliato forse anche perché tratto in errore da dati non attuali, precisi e corretti forniti dagli uffici regionali''. ''Le persone in zona gialla non ricevono i ristori di chi si trova in zona rossa. La città di Napoli sta subendo un danno enorme non certo per colpa dei napoletani. Insomma oggi il dramma è la sanità al collasso e la gente che muore e che non viene curata, nonostante il grande lavoro complessivo del personale sanitario. Se ci avete ridotto a questo non vi resta che adottare le decisioni consequenziali'', aggiunge de Magistris che ricorda come ''quasi un mese fa il presidente della Regione aveva annunciato il lockdown quando la situazione era anche meno drammatica e il consulente del ministro della Salute, Walter Ricciardi, auspicava subito il lockdown a Napoli. Tutto questo mi induce a chiedere: ma a chi aspettate allora? Cosa sta accadendo in Campania? Perché per venti giorni ci dite che siamo zona rossa e poi diventiamo all'improvviso area gialla?".

13:36 - De Magistris, folla sul lungomare? Chiuderlo non è la soluzione

''Chiudere il lungomare non è la soluzione alle immagini delle file di ambulanze e al collasso di ospedali, altrimenti lo avremmo già fatto" dice il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, su facebook commentando la folla che ieri, e anche oggi, si è riversata sul lungomare rimasto aperto. "La città è vasta e piena di luoghi attrattivi, anche di piccole dimensioni, ed è intuibile che nel momento in cui chiudi una strada o una piazza, le persone si sposteranno nella strada o piazza limitrofa, addirittura accentuando la presenza di persone nei luoghi rimasti aperti e quindi favorendo addirittura gli assembramenti, con un effetto imbuto. Napoli per il Governo è zona gialla, una zona dove le persone possono uscire in strada'' aggiunge. ''Napoli non è un piccolo comune, è una grande metropoli, con la maggiore densità abitativa d'Europa - aggiunge il sindaco -. Soprattutto quando il tempo è buono, come in questi giorni, la gente esce per strada e la limitazione degli orari concentra ancora di più le persone nelle uscite''. Luigi de Magistris evidenzia come la città in questo fine settimana sia ''piena di gente ovunque in tutte le strade ma moltissimi, meno male, con mascherine''. Una situazione per cui il sindaco afferma: ''Le forze di polizia devono certo aumentare i controlli per quanto realisticamente possibile, ma è inutile pensare di chiudere una strada piuttosto che un'altra perché la gente non scompare. La soluzione, quindi, non è questa. I sindaci, per legge - ricorda - non possono adottare il lockdown o chiudere tanti luoghi, possono solo chiudere alcuni posti, una strada o una piazza, se però viene segnalato in sede di Comitato provinciale per l'Ordine e sicurezza pubblica da approfondimenti delle forze di polizia e dell'Asl".

12:46 - Sindaco di comune del Salernitano ordina il lockdown

Un lockdown localizzato per contenere l'incremento dei contagi nel comune di Novi Velia, in provincia di Salerno. Adriano De Vita, sindaco del centro cilentano, ha da poco firmato un'ordinanza che prevede una serie di provvedimenti restrittivi per arginare l'incremento "cruento ed esponenziale della diffusione del virus" che si è registrato dal mese di ottobre. Da domani e fino al 20 novembre scatterà il divieto di allontanamento dal territorio comunale per i residenti e quello di accesso per i non residenti o domiciliati. Saranno sospese: le attività degli uffici pubblici (eccezion fatta per i servizi essenziali e di pubblica utilità), le attività scolastiche in presenza, le attività artigianali, produttive e commerciali comprese quelle di ristorazione che potranno effettuare solo consegne a domicilio. Resteranno aperte le attività di vendita di generi alimentari, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie. Sospeso il mercato settimanale del mercoledì. Nessuno potrà uscire dalle proprie abitazioni se non per esigenze e servizi di prima necessità. Il sindaco, inoltre, ha disposto la chiusura di parrucchieri, barbieri, acconciatori ed estetisti. Sospesi anche i cantieri edili privati, le attività di palestre e di circoli privati, ricreativi e culturali. Non si potranno celebrare le cerimonie civili e religiose ed è sospesa la celebrazione delle messe con la presenza dei fedeli. L'attività di cura e di ricovero degli animali sarà consentita dalle 7 alle 8 e dalle 16 alle 17. Disposta, inoltre, la chiusura delle strade secondarie di accesso al territorio comunale. Da stamane è iniziata anche l'attività di screening per i residenti e i domiciliati che potranno effettuare gratuitamente il tampone in Piazzetta Risorgimento.

12:33 - Napoli, anche oggi in tanti sul lungomare, con mascherina 

In tanti, con mascherina, hanno scelto anche oggi il lungomare di Napoli per trascorrere qualche ora approfittando del bel tempo che ha permesso a qualcuno anche di fare il bagno e di prendere il sole. Famiglie, ciclisti, ragazzi si sono riversati nell'area dove anche i pescatori hanno venduto la loro mercanzia. Alcuni hanno anche scelto la spiaggetta situata davanti alla Rotonda Diaz per godere del clima dolce. Nella zona il traffico è apparso molto sostenuto. 

12:10 - Ad Aversa tanti in strada di sera malgrado divieti, l'ira del sindaco

Tantissime persone in strada ieri sera ad Aversa (Caserta) a dispetto del record di contagi - 909, boom nel Casertano - e delle restrizioni severe imposte con ordinanza dal primo cittadino, che ha vietato la circolazione nelle principali piazze del centro storico, la consumazione per strada in ogni ora del giorno di bevande alcoliche e analcoliche. Ma ciò non è servito. Sulla sua pagina facebook, nella tarda serata di ieri, il sindaco Alfonso Golia ha così tracciato un bilancio della prima giornata di divieti. "Sono ormai passate le 22 di questo primo sabato con in vigore misure comunali più restrittive rispetto a quelle previste dal governo e il bilancio non è per nulla positivo - scrive Golia - soprattutto per quanto visto in Via Roma. Abbiamo sospeso la zona a traffico limitato, scelta condivisa anche con la minoranza, per disincentivare lo stazionamento in strada, dato che bisogna porre in essere tutte le misure necessarie per evitare un ulteriore dilagare del contagio" "La Campania - prosegue Golia - rischia di passare da zona gialla a zona arancione. Lo ha detto chiaramente il responsabile dell'unità di crisi regionale, Italo Giulivo. Sapete cosa significa? Ulteriori restrizioni, altre limitazioni alle attività commerciali. È questi che vogliamo? Io inizio a credere di si, troppa indifferenza rispetto a quanto sta accadendo" conclude il sindaco. 

11:58 - Terminata zona rossa a Marcianise e Orta di Atella

Fine della rossa, dopo quasi due settimane, a Marcianise e Orta di Atella, comuni del Casertano. "La zona rossa non verrà prorogata" è scritto sulla pagina Facebook del Comune di Marcianise, canale di comunicazione scelto dal sindaco Antonello Velardi che nei giorni scorsi ha rimosso i suoi profili personali, in seguito agli attacchi ricevuti da parte di alcuni cittadini subito dopo l'instaurazione del lockdown cittadino. "La decisione - si legge - è stata presa dalla Presidenza della Regione Campania, sentite le autorità sanitarie, ed accoglie una specifica richiesta del sindaco di Marcianise Antonello Velardi. Resta però la gravità dell'emergenza Covid non solo a Marcianise, ma in ampie parti della provincia di Caserta e della Campania. Ciò deve indurci a non abbassare la guardia. L'Amministrazione comunale di Marcianise rivolge un pressante, ennesimo appello ai cittadini a rispettare le regole, ad evitare assembramenti e ad indossare rigorosamente la mascherina. Ci si appella a tutti gli esercenti pubblici, in particolare ai titolari dei bar, ad essere molto scrupolosi e a fornire la massima collaborazione a partire già da domani con il rito domenicale dell'aperitivo. L'amministrazione comunale annuncia fin d'ora che saranno effettuati controlli severi e saranno adottate tutte le misure necessarie per garantire gli standard di sicurezza".

11:00 - Morto 80enne a Torre del Greco, quinta vittima in una settimana

Ancora una vittima con Coronavirus a Torre del Greco (Napoli), la quinta nell'ultima settimana, la settima legata alla cosiddetta ''seconda ondata''. Come comunicato dal sindaco della città vesuviana, Giovanni Palomba, si tratta di un ottantenne. Una situazione questa che fa dire al primo cittadino, in una nota diramata al termine del consueto punto fatto all'interno del Centro operativo comunale, che quella attuale ''è una fase delicata e complessa, che impone a tutti il rispetto perentorio delle norme di prevenzione e contrasto alla crisi epidemiologica in atto''. Delicata anche perché non accenna a calare la curva dei nuovi contagi: nelle ultime 24 ore ne sono stati registrati altri 40, dato solo in parte mitigato dalle sette guarigioni registrate nelle stesso arco di tempo. Sale dunque a 491 il numero dei contagi attualmente attivi a Torre del Greco, con dodici soggetti ospedalizzati. Va un po' meglio nella vicina Torre Annunziata, dove i nuovi contagi registrati nell'ultima giornata sono stati tredici, con nove guarigioni. Qui, stando ad un comunicato diffuso dall'ufficio stampa del sindaco Vincenzo Ascione, il numero complessivo delle persone attualmente positive al Covid-19 è pari a 208 unità. 

7:08 – Mastella: “A breve passeremo da zona gialla ad arancione”

"Visti i dati dei contagiati in Campania temo passeremo a breve dal giallo all'arancione. Mi auguro che la Campania sia divisa per aree di contagio evitando però la fuga verso le nostre zone", ha detto il sindaco di Benevento Clemente Mastella commenta sulla sua pagina fb gli ultimi dati regionali sui contagi da Covid. "Sta avvenendo dovunque così - scrive Mastella - in Italia ed all'estero. Consiglio a tutti i miei concittadini di uscire il necessario e comportarsi con il rispetto dovuto a se stessi ed agli altri. Come state facendo telefonatemi se avete bisogno anche di un conforto o una necessità". "Sono momenti di sacrifici. Pertanto devono essere bandite ipocrisie e strumentalizzazioni. Io sarò con voi e tra voi. Il contagio ormai non scansa nessuno. Stiamo attenti", conclude il sindaco.