In piazza Dante è cominciato il sit-in di protesta contro la chiusura dello stabilimento di via Argine in concomitanza con lo sciopero generale di quattro ore dell'industria e del terziario
Come annunciato negli scorsi giorni, è iniziata puntuale questa mattina in piazza Dante, a Napoli, la manifestazione organizzata da Cgil, Cisl e Uil in occasione dello sciopero generale di quattro ore dell'industria e del terziario proclamato contro la chiusura dello stabilimento partenopeo di Whirlpool e per chiedere un piano di sviluppo per Napoli e per il Mezzogiorno.
La manifestazione
Il primo atto dell’iniziativa è dedicato proprio allo stop produttivo deciso dalla multinazionale per la sede di via Argine. Sul palco le lavoratrici della fabbrica hanno intonato un canto di lotta di origine cilena, seguite dagli interventi dei delegati delle varie categorie, quelli dei segretari delle organizzazioni dei metalmeccanici.
La manifestazione si svolge nel rispetto delle norme anti-Covid. Nell'area davanti al palco, delimitata da transenne, ci sono circa quattrocentocinquanta sedie distanziate tra loro. Le prime file sono occupate dagli operai della Whirlpool. Presenti i gonfaloni dei Comuni di Napoli e Afragola.
Il Comune di Napoli: “Governo faccia il suo mestiere”
"Questa è una vertenza simbolo della città. Whirlpool ha dichiarato che è chiuso lo stabilimento, licenzia persone, c'è un quartiere intero, una città intera che vanno in grande difficoltà. È una vertenza che dà il segno di tante altre situazioni di difficoltà”, ha dichiarato il vicesindaco di Napoli, Enrico Panini, secondo il quale "occorre che il Governo faccia il suo mestiere: in Italia chi investe, chi interviene, deve rispettare le nostre regole e la prima regola della nostra Costituzione è che questa Repubblica è fondata sul lavoro".