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Coronavirus, De Luca: "Chiusura per negozi che non usano mascherine"

Campania
©Ansa

Così il governatore della Campania: "Non sono preoccupato, sono preoccupatissimo. A settembre, con la ripresa delle scuole, si rischia la ripresa del contagio e a quel punto si dovrà chiudere tutto"

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"È pronta una nuova ordinanza per la chiusura dei negozi dove non solo gli addetti, ma anche i clienti, non usano le mascherine di protezione". Lo ha detto ai giornalisti il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. "Non sono preoccupato, sono preoccupatissimo - ha aggiunto De Luca - a settembre, con la ripresa delle scuole, si rischia la ripresa del contagio e a quel punto si dovrà chiudere tutto". (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE IN CAMPANIA)

"Indignazione pubblica per chi non usa le mascherine"

Poi alla consegna del primo treno "Rock" di Trenitalia, De Luca ha dedicato quasi metà del suo intervento alle mascherine anti-Covid-19 e ai rischi di una ripresa dell"epidemia. "EAV e le altre aziende di trasporto regionale debbono seguire l'esempio di Trenitalia, e bloccare i mezzi dove ci sono passeggeri senza mascherina. Bisogna indicarli all'Indignazione pubblica, sono cafoni incivili, che mettono a rischio la salute degli altri. Se il Governo apre, com'è giusto, alla mobilità interregionale dobbiamo prevedere comportamenti responsabili da parte dei cittadini. Altrimenti avremo un ritorno del contagio a settembre". 

"Se clima Paese rimane quello di oggi, non arriviamo a settembre"

De Luca ha aggiunto: "Siamo già in ritardo rispetto all'assoluta necessità di prorogare lo stato di emergenza. Se il clima del Paese rimane quello che abbiamo oggi, di totale rilassamento e deresponsabilizzazione noi non arriviamo neanche a settembre. Dovremo governare un periodo transitorio di qui alla primavera finche' non avremo la disponibilità del vaccino, il presupposto per governare questa transizione è responsabilità dei cittadini e controllo rigoroso delle frontiere. A oggi non abbiamo né l'una né l'altra condizione e dobbiamo rendere in qualche misura obbligatorio l'uso delle mascherine".

De Luca: "Nei bar per consumare, non per giocare a burraco"

Il governatore ha continuato: "O ci convinciamo a fare un piccolo sacrificio tutti o andiamo verso una nuova chiusura. Si è deciso ad esempio di aprire i bar, ma ci si entra con la mascherina, la si toglie per consumare la bevanda, ma non per fare dibattito o giocare a burraco. Si va a consumare e basta. In ogni attività pubblica deve prevalere la prudenza e la protezione. Nei prossimi giorni verificheremo l'evoluzione della situazione, ma è evidente che se manca la protezione di base, l'uso della mascherina e il lavaggio delle mani, la situazione del Paese sarà fortemente a rischio perché avremo l'assommarsi di contagio esterno con l'irresponsabilità interna. Queste due componenti rendono ingestibile la situazione".

Il governatore su frasi Nord Italia: "Sciacallaggio dei media"

"Credo di non dover rispondere nulla a questo soggetto ma trovo vergognoso quello che è stato fatto nella giornata di oggi, mi è capitato di dire a Sapri una cosa banale, che in alcune realtà d'Italia sono stati presi dei provvedimenti con qualche ritardo. Sono riusciti a fare una speculazione vergognosa, indegna, sciacallesca sulla base di una banalissima osservazione oggettiva". De Luca ha risposto così ai cronisti che gli chiedevano delle dichiarazioni di Salvini che lo ha definito "digsustoso" per le sue frasi sui ritardi nelle chiusure nel Nord Italia e sul numero di morti. "Si devono vergognare - ha detto De Luca - quelli che fanno sciacallaggio sul nulla, senza neanche leggere o ascoltare le cose dette, è doppiamente vergognoso quello che è stato fatto, perché se c'è una Regione che ha espresso sempre posizioni di rispetto e solidarietà nei confronti delle regioni più colpite è la Campania, se c'è una regione che ha messo a disposizione di Milano e della Lombardia 20 posti letto di terapia intensiva è la Campania, vi sfido a trovare un momento nel quale non si sia espressa da parte nostra solidarietà. Sono veramente degli sciacalli quelli che hanno messo in piedi sul nulla un tentativo di speculazione. Non c'è alcuna contrapposizione Nord-Sud, la contrapposizione è contro lo sciacallaggio di chi fa finta di inventarsi polemiche e scandali sul nulla e c'è una parte del sistema informativo che è più interessato ai pettegolezzi e alle scemenze che alle cose serie. Sono rimasto disgustato quando ho visto qualche titolo stamattina perché ho considerato calpestata la dignità nostra, in un'operazione di vergognosa falsificazione della realtà".

"Settore informazione malato di pettegolite"

De Luca ha fatto riferimento anche alle sue dichiarazioni sul Covid del segretario dem Zingaretti: "Se parlo con Vespa - ha detto riferendosi all'intervista dei giorni scorsi in cui parlava del suo segretario nazionale - in maniera sciolta e faccio una battuta scherzosa, se abbiamo degli imbecilli che trasformano battute scherzose in dichiarazioni di Stato non è un problema mio, è un problema di un settore dell'informazione che è malato di pettegolite, di orientamento alle scemenze. Chi fa queste stupidaggini e questo sciacallaggio sono gli stessi che non hanno detto una parola rispetto al piano socioeconomico della Regione Campania che ha investito un miliardo di euro, la più grande operazione sociale fatta in Italia. Approfitto per rinnovare la solidarietà ai concittadini della Lombardia e di MIlano, poi i dati sono i dati e sono stati rilevati da tutti. Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che è persona di grande qualità e intellettualmente onesta, ha riconosciuto che c'era stato qualche ritardo e qualche sottovalutazione. Gori non De Luca. Dovrebbero vergognarsi chi inventa sciacallaggio e scandali dove non ci sono".