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Mole Urbana, il sogno tutto italiano che diventa realtà

Drive Club, la rubrica sui motori

I quadricicli del visionario designer Umberto Palermo saranno prodotti alle porte di Torino, sul mercato entro la fine dell'anno saranno elettrici e artigianali

Costruire un veicolo elettrico in Italia in questo momento storico può sembrare un’utopia se non addirittura una scelta totalmente sbagliata. Eppure sull’asse Piemonte-Marche, c’è chi è pronto a concretizzare un progetto partito ormai cinque anni fa e che presto vedrà la luce o meglio l’asfalto con i primi esemplari. Si tratta di Mole Urbana di Umberto Palermo che con i suoi quadricli a batteria Made in Italy è pronto a invadere le strade dei centri urbani lungo lo Stivale.

La fabbrica

Qui a Orbassano, in uno stabilimento dalla profonda tradizione automotive, ci sono le linee di assemblaggio. La fabbrica è dunque un esempio industriale, con una struttura da 8.000 metri quadrati ristrutturata grazie ad un importante investimento che l’ha trasformata anche in un sito Green grazie ai pannelli fotovoltaici sul tetto ed ad altre soluzioni a basso impatto ambientale. Le componenti invece vengono costruite nel distretto di Fabriano. Un processo agile che consente tenere bassi i costi. L’obiettivo? Toccare le 1.200 unità annue già nel 2026. 

La gamma

La gamma di Mole Urbana sarà composta da oltre undici configurazioni differenti. Tra queste la Sport GT a due posti, una variante a tre posti e una versione a quattro posti, tutte con interni sartoriali e personalizzabili. Questi quadricicli rientreranno sia nella categoria L6, “leggeri” e guidabili anche dai quattordicenni con patente AM o superiore, oppure L7 che potranno essere guidati con la B1 o superiore. L’autonomia di Mole Urbana oscillerà tra i 70 e i 150 km mentre prezzo dovrebbe essere inferiore ai 12.000 euro.  Le vendite avverranno presso una rete di 30 concessionari con Temporary Store.

Made in Italy

La risposta tricolore alle Kei Car giapponesi è fatta di acciaio inox, alluminio e un design che sa come non passare inosservato. Un progetto ambizioso e totalmente italiano per riportare l’automobile in una dimensione più vicina a chi si mette al volante. Se la scommessa avrà successo, sarà una vittoria per Umberto Palermo ma soprattutto per il Made in Italy.