Il giovane è stato trasportato su un elicottero dell'Idf insieme ad altri ostaggi all'ospedale Ichilov a Tel Aviv. "Anima mia, anima mia", continua a ripetere la madre Einavl, una delle donne che ha guidato le proteste contro Netanyahu per due anni per poter riabbracciare suo figlio
Poco dopo il rilascio, l’ostaggio israeliano Matan Tsangaoker e sua madre si sono riabbracciati. “Anima mia, anima mia”, continua a ripetere la donna mentre stringe il figlio. Einavl è la donna che, per due anni, ha guidato le proteste contro Netanyahu per riavere il figlio. Matan è stato portato con un elicottero all’ospedale di Ichilov, a Tel Aviv, dove ha potuto rivedere la madre e dove è stato sottoposto ad alcuni controlli medici. “Le tue sorelle e Ilana (la fidanzata, ndr) non vedono l’ora di vederti”, aggiunge la donna. “E anche Nuni (il suo cane, ndr)”. “È ancora vivo?”, si informa il ragazzo. “Certo, me lo hanno riportato dopo 4 giorni (dall’attacco del 7 ottobre, ndr)”.
Matan e gli altri ostaggi portati all’ospedale Ichilov
L’elicottero sul quale ha viaggiato Matan Tsangaoker è uno dei mezzi militari dell'Idf che hanno portato alcuni dei 20 ostaggi rilasciati da Hamas all'ospedale Tel Aviv. Con lui c’erano anche Matan Angrest, Nimrod Cohen, Eitan Horn e Omri Miran. L’elicottero ha sorvolato la Piazza degli Ostaggi dove migliaia di persone hanno applaudito al passaggio.
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