Oxford street diventa pedonale, la sfida del sindaco di Londra

Il colpo ferale l’ha inferto il Covid: dalla pandemia in avanti, Oxford Street, una delle più famose strade commerciali di Londra, ha visto calare le saracinesche di diversi negozi, senza che questi, in molti casi, venissero sostituiti. Tra le vittime illustri di questo stato di cose, si contano due marchi importanti come Debenhams e House of Fraser. A differenza della vicina Regents street, Oxford Street sembra infatti avviata verso un triste e inesorabile declino. Un imponente progetto di riqualificazione Una tendenza che il sindaco Sadiq Khan vuole a tutti costi contrastare. Come? Rendendola almeno in parte – da Marble Arch a Oxford Circus, con possibilità di estensione ulteriore verso Tottenham Court Road - pedonale. “Si tratta di un progetto cruciale, che la renderà la strada più famosa del mondo per la vendita al dettaglio. Una volta questa via era il fiore all’occhiello dello shopping del Regno Unito. Oggi, dopo diversi anni dolorosi, non è più così. Serve un grande e urgente progetto di rigenerazione”, ha spiegato il primo cittadino. Un degrado crescente Quella del sindaco è un’idea maturata, in realtà, già nel 2017, per contrastare un degrado sempre più evidente. Nonostante, infatti, Oxford Street sia attraversata da mezzo milione di persone tutti i giorni, sono sempre meno quelli che la “vivono”, si fermano nei negozi, ci trascorrono del tempo. E questo è dovuto anche al fatto che le boutique storiche hanno chiuso o si sono trasferite altrove, lasciando spazio a esercizi senza personalità e senza storia, che si sono riempiti di oggetti pacchiani e di scarsa qualità. Scotland Yard ha compiuto qui diverse perquisizioni perché questi negozi sono spesso coperture per il riciclaggio di denaro sporco. La viabilità è diventata territorio di conquista di eccentrici risciò multicolore, guidati da arabi, pachistani o indiani che portano in giro turisti sparando musica a palla. L'occasione offerta dal cambio di governo La trasformazione in area pedonale rappresenterebbe quindi anche un’occasione per un ripensamento e un abbellimento dell’area, e il mutato contesto politico potrebbe permettere di procedere. Negli anni passati ogni tentativo di Khan è infatti stato bloccato dal municipio di zona , forte dell’appoggio del governo conservatore. Dal 5 luglio scorso, però, a Downing Street c’è un premier laburista. La sua vice, Angela Rayner, che ha la delega anche sull’edilizia abitativa, si è già espressa chiaramente a favore del piano. “Oxford Street è una destinazione commerciale di fama mondiale e vogliamo che rimanga tale”, le sue parole. Il progetto, sulla carta, dovrebbe costare circa 180 milioni di euro, e comporterebbe la deviazione del traffico di autobus, taxi, cicli e motocicli, con la creazione di spazi verdi e fioriere, panchine, fontane. Superati gli ostacoli burocratici, la trasformazione potrebbe iniziare tra un paio d’anni. L'opposizione del municipio di Westminster L’area pedonale è vista di buon occhio da grandi magazzini come John Lewis, Selfridges e Marks & Spencer, ma il comune di Westminster continua a opporsi. Il presidente del consiglio di zona, Adam Hug, in una lettera a Khan e a Rayner, ha spiegato come “la pedonalizzazione dell’area aumenterà il traffico nei quartieri intorno, ci saranno meno linee di autobus per i cittadini, verrà limitato l’accesso agli anziani e ai disabili e inoltre i residenti temono un aumento della criminalità e rischi per la sicurezza”. In realtà, raccogliendo le opinioni della gente, si riscontra un gap generazionale: i giovani si esprimono chiaramente a favore del cambiamento, mentre gli anziani fanno più resistenza, poiché temono spostamenti più lunghi a piedi per poter raggiungere un taxi o un autobus.

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