Le prigioni Uk sono sovraffollate: condannati liberati prima del tempo

Non c’è più posto nelle carceri inglesi e gallesi. Letteralmente. Per oltre un decennio i governi conservatori non si sono potuti – o voluti - occupare della costruzione di nuove case circondariali. Il risultato è che il nuovo governo laburista guidato da Keir Starmer si trova ora a gestire una patata bollente e a correre ai ripari con decisioni impopolari. Il nuovo esecutivo ha infatti stabilito la prematura scarcerazione, in Inghilterra e Galles, di condannati per reati minori per un totale di 1700 persone. Il provvedimento, diventato operativo il 10 settembre, era stato annunciato a luglio dal ministro della Giustizia, Shabana Mahmood, che aveva manifestato l'intenzione di ridurre temporaneamente dal 50% al 40% la percentuale di pena che i detenuti devono scontare dietro le sbarre, poiché, ha spiegato il ministro , il sovraffollamento ha portato le carceri al “punto di collasso”. I dati del Ministero della Giustizia hanno mostrato che la popolazione carceraria ha raggiunto il massimo storico di 88.521 detenuti venerdì 6 settembre, con un aumento di oltre 1.000 carcerati nelle ultime quattro settimane. La polizia “al centro della tempesta” Tra gli agenti di polizia c’è fortissima preoccupazione, a cui ha dato voce Nick Smart, Presidente dell'Associazione dei Sovrintendenti di Polizia, secondo il quale alcuni detenuti sarebbero stati liberati, senza un programma. La paura principale è che alcuni ex detenuti possano finire a vivere per strada o a commettere nuovi reati, con la polizia a gestirne le conseguenze. In rete sono circolati filmati di prigionieri e delle loro famiglie che stappano bottiglie di champagne e ringraziano Keir Starmer per la libertà ritrovata. Manifestazioni di giubilo che non hanno certo fatto piacere a Downing Street. “I miei colleghi si trovano ancora una volta al centro di una tempesta che non dipende da loro, con la prospettiva di arrestare criminali che poi non possono essere messi in prigione, e di gestire le conseguenze delle migliaia di criminali che oggi vengono rilasciati in anticipo, molti dei quali potenzialmente senza un adeguato piano di riabilitazione e di rilascio”, le parole di Smart. In una lettera del 27 giugno, firmata da personalità come il commissario della polizia metropolitana, Sir Mark Rowley, si affermava che la crisi del sovraffollamento delle carceri ostacolava la capacità degli agenti di polizia di svolgere il proprio lavoro e si esortava l’allora primo ministro a implementare le contromisure, perché sarebbero state necessarie “molte settimane l’attuazione sicura del piano”. Arrestato appena rilasciato I tabloid di stampo conservatore hanno raccontato i primi rilasci descrivendo feste improvvisate davanti alle carceri, con diverse persone pronte a brindare a base di vini costosissimi, dopo aver parcheggiato, alla bell’e meglio, una gamma di auto parcheggiate che vanno da BMW a Lamborghini. Qualche scarcerato si sarebbe dichiarato grato a Keir Starmer, oltre che elettore del partito laburista “per il resto della vita”. Il Daily Mail ha raccontato la vicenda di un detenuto del carcere di massima sicurezza di Wandsworth, nell’area sud di Londra, riarrestato dalla polizia appena varcata l’uscita della struttura.

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