Fedez: "Non si esce per forza migliori dalla malattia. Affidatevi al medico, non a Google"
LombardiaIntervenuto a Milano durante il talk "Brutto male addio" a "Il Tempo della salute" di Corriere Salute, il cantante ha parlato della malattia che lo ha colpito: "Ne parlo perché altri si possano sentire meno soli. Oggi vivo bene, ma ho conseguenze soprattutto di digestione". E aggiunge: "Meglio parlare 10 minuti col medico che passare una notte su internet come ho fatto io prima dell'intervento"
Nella giornata di oggi Fedez è intervenuto all'incontro del Corriere Salute "Brutto male addio, i tumori nell'era social", tornando sul tumore al pancreas che lo ha recentemente colpito. "Bisogna affidarsi a chi ha competenze - ha dichiarato il cantante - ascoltate il medico e guardate meno Google dove tutto sembra una sentenza di morte. Meglio parlare 10 minuti col medico - ha insistito - che passare una notte su internet come ho fatto io prima dell'intervento".
"Vialli mi ha dato sollievo"
Il cantante 33enne ha poi parlato delle motivazioni che lo hanno spinto a comunicare la sua malattia attraverso i social: "Ho deciso di parlarne subito - ha spiegato- perché è il mio modo di comunicare. Quando ho saputo della malattia la prima cosa che ho fatto è cercare testimonianze, ma ce ne erano poche. Ho trovato Gianluca Vialli e parlarne mi ha dato sollievo. Il primo pensiero è ora cosa mi aspetta? Ed è importante che a spiegartelo sia una persona normale".
"Non se ne esce per forza migliori"
Fedez ha inoltre raccontato che la scoperta del tumore è avvenuta per caso, in un controllo periodico che il cantante ha effettuato, respingendo le accuse di aver avuto corsie preferenziali. Ma come lo ha cambiato la malattia? "Sono stato criticato perché ho detto che non se ne esce per forza migliori. Ma chi l'ha detto che si deve per forza migliorare? Se si è stronzi si può rimanere stronzi come prima senza per questo sentirsi in colpa. La malattia è una finestra a forma di spirale con una visione che a volte si avvicina e a volte si allontana. Bisogna ternersi stretto il ricordo dell'esperienza. Un esercizio da fare per ricordarsi quanto si è stati fortunati. Nel momento in cui scopri di avere una malattia - ha aggiunto - c'è una rigerarchizzazione delle tue priorità ma non è sempre detto che ci si ricordi per sempre di un'esperienza così traumatica, è un esercizio che bisogna fare per capire quanto si è stati fortunati".
Le attuali condizioni
Sulle sue attuali condizioni di salute ha inoltre aggiunto: "Vivo assolutamente bene oggi, anche se ho delle conseguenze. Prevalentemente sono problemi di tipo gastrico, di digestione. Il mio pancreas - o meglio quel che ne rimane - non produce più abbastanza enzimi e sono costretto ad assumerli prima di mangiare. Devo anche cercare di mangiare lentamente, cosa che mi riesce difficilissima, ma rispetto a quello a cui andavo incontro è un grande lusso".