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Covid Lombardia, 39.683 casi e 3.709 ricoverati

Lombardia
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Sul fronte delle province, a Milano i nuovi casi sono 13.192 di cui 5.159 in città. A Bergamo sono 3.762; a Brescia 5.363; a Como 2.261; a Cremona 1.178; a Lecco 1.202; a Lodi 1.024; a Mantova 1.494; a Monza e in Brianza 3.242; a Pavia 2.020; a Sondrio 696; a Varese 2.972

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Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi in Lombardia

 

Sono 39.683 i nuovi casi di Covid in Lombardia, dove sono stati effettuati 237.324 tamponi, con un rapporto del 16,7%, in discesa sul 18,3% di ieri. Aumentano i ricoveri in terapia intensiva, che sono 257, 4 più di ieri, e quelli negli altri reparti, che sono 3.452 (+135). (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI IN ITALIA E NEL MONDO - I DATI DEI VACCINI IN ITALIA)

17:57 - In Lombardia 39.683 nuovi casi, aumentano ricoveri 

Sono 39.683 i nuovi casi di Covid in Lombardia, dove sono stati effettuati 237.324 tamponi, con un rapporto del 16,7%, in discesa sul 18,3% di ieri. Aumentano i ricoveri in terapia intensiva, che sono 257, 4 più di ieri, e quelli negli altri reparti, che sono 3.452 (+135). I decessi sono 52, per un totale di 35.662 da inizio pandemia. Sul fronte delle province, a Milano i nuovi casi sono 13.192 di cui 5.159 in città. A Bergamo sono 3.762; a Brescia 5.363; a Como 2.261; a Cremona 1.178; a Lecco 1.202; a Lodi 1.024; a Mantova 1.494; a Monza e in Brianza 3.242; a Pavia 2.020; a Sondrio 696; a Varese 2.972.

16:57 - Scuola: in Lombardia contagi triplicati tra 14 e 18 anni 

Boom di contagi tra la popolazione in età scolastica nella settimana tra il 27 dicembre e il 2 gennaio in Lombardia. E' quanto emerge dal report di monitoraggio sulle scuole diffuso dall'assessorato regionale al Welfare, aggiornato al 2 gennaio. Con 43.318 nuovi positivi, questi sette giorni sono stati i più pesanti in termini di incremento dei casi Covid tra 0 e 18 anni dall'apertura dell'anno scolastico. La settimana precedente, quella tra il 20 e il 26 dicembre, i nuovi positivi in età scolastica erano stati 16.474. Il trend dei contagi risulta in aumento in tutti le fasce ma i più colpiti - sempre tra il 27 dicembre e il 2 gennaio - sono gli adolescenti tra i 14 e i 18 anni, tra i quali si contano 18.462 positivi, più del triplo rispetto ai 5.861 dei sette giorni precedenti. Tra gli studenti delle superiori registra anche la maggiore crescita del valore dell'incidenza per 100 mila abitanti, passata da 1239 a 3902 in una settimana. Al 2 gennaio, infine, sono 98 le classi in quarantena, con 723 studenti e 74 operatori in isolamento in quanto contatti di casi positivi. Un decremento connesso al periodo di chiusura per le vacanze natalizie.

16:49 - Confcommercio: in Lombardia è allarme consumi 

Nella prima settimana di rientro dalle festività natalizie Confcommercio Lombardia lancia l'allarme dei consumi "in forte calo" a causa delle città svuotate dal Covid e dal numero dei contagi. "Il rientro dalle festività per tanti imprenditori ha portato ad un drastico rallentamento della propria attività, evidentemente a causa dell'impennata dei contagi, ma anche alla ripresa diffusa dello smart working - ha sottolineato Carlo Massoletti, vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia -. Siamo, purtroppo, tornati in una situazione fortemente critica che speravamo di esserci lasciati alle spalle". La frenata riguarda ogni settore, dalla ristorazione al commercio, con i saldi che, dopo un avvio parzialmente confortante, procedono adesso a rallentatore. E' sempre in sofferenza il turismo, con una drastica riduzione dei flussi di italiani e stranieri accompagnata da un crollo delle prenotazioni nelle strutture ricettive delle città, dove pesa anche la riprogrammazione di numerosi eventi fieristici, situazione difficile anche in montagna, nonostante il periodo clou delle settimane bianche. Per i comparti più colpiti Confcommercio Lombardia chiede "ristori, nonché moratorie creditizie e un nuovo ciclo di cassa integrazione. Attingendo, auspichiamo, anche a risorse aggiuntive rispetto a quanto individuato sino ad oggi - ha concluso Massoletti -. Esattamente come durante il lockdown, perché, per tante attività del terziario di questo stiamo parlando: di un quasi lockdown di fatto".

15:58 - In Lombardia rallenta ritmo dei contagi 

In Lombardia, dopo un picco di contagi fatto registrare nei primi giorni dell'anno, sembra frenare la diffusione esponenziale della pandemia. Non si tratta ancora di un deciso rallentamento, visto che negli ultimi due giorni i nuovi casi hanno sempre superato quota 40mila (41.050 ieri, 45.555 martedì), ma di un avanzamento a ritmo meno spedito. Di certo, la situazione è sicuramente più rosea rispetto alla prima settimana di gennaio, quando l'incremento di nuovi positivi rispetto ai sette giorni precedenti aveva sempre superato quota 100mila. Dalla direzione Welfare di Regione Lombardia, pur notando che l'andamento epidemiologico "pare rallentare", preferiscono non commentare i dati, rimandando ogni ragionamento a settimana prossima, quando "con un trend più chiaro, sarà forse possibile farlo". Dietro all'atteggiamento attendista da parte dell'assessorato guidato da Letizia Moratti, il possibile impatto negativo che potrebbe avere sui contagi la ripresa della scuola. Una componente che non potrà essere valutata prima di un paio di settimane. L'effetto 'variante Omicron', insomma, è tutt'altro che svanito, anche se alcuni indizi come la stabilizzazione del numero dei contagi ed il ritorno ad un'apparenza normalità nei tempi d'attesa nei centri tamponi e nelle farmacie, fanno pensare che il peggio sia passato. 

15:21 - In asili e nidi Milano oltre 700 assenze educatrici 

Alla data del 10 gennaio erano 734 le educatrici e gli educatori assenti negli asili e nei nidi di Milano a causa del Covid, un numero che crea "una situazione critica nell'orario ordinario", dopo che per lo stesso motivo è stato già sospeso il post scuola. Lo ha spiegato la vicesindaca e assessore all'Educazione del Comune di Milano, Anna Scavuzzo, parlando della situazione in scuole materne e asili nido in commissione consiliare. Le assenze rilevate sono cresciute nel tempo passando dalle oltre 500 di metà settembre alle oltre 700 di questi giorni, su un totale di 3200 educatrici. I dati cambiano ogni giorno, "non sappiamo quante persone domani potranno non presentarsi perché hanno il Covid o sono positive - ha precisato la vicesindaca -. Quando abbiamo deciso di sospendere il post scuola avevamo questo andamento di dati". Il servizio ordinario al momento "sta tenendo ma abbiamo avuto il 10% di sezioni nido e di scuole dell'infanzia che hanno dovuto contrarre l'orario e i bambini in alcuni casi sono stati mandati a casa alle 12:30 o alle 13, dipende dalle scuole - ha proseguito Scavuzzo -. Il numero di assenze continua a crescere e il monitoraggio che stiamo facendo racconta che se dobbiamo arrivare a un picco non ci siamo ancora arrivati, anche i certificati di tampone positivo stanno aumentando". Per quanto riguarda la ripresa del post scuola non ci sono ancora indicazioni sulla ripresa del servizio. "Non riesco ad essere ottimista - ha concluso - vedendo la curva delle contrazioni del servizio ordinario. Il tema della tenuta dell'orario ordinario è prioritario, per fare in modo che i bambini possano usufruire del servizio fino alle 16:30".

7:01 - In Lombardia 41.050 casi e 3.570 ricoverati

Con 223.167 tamponi effettuati è di 41.050 il numero di nuovi casi di Covid registrati in Lombardia, con un tasso di positività in salita al 18,3%. In calo il numero di ricoverati in terapia intensiva (-3, 253) e in crescita nei reparti (+115, 3.317). Sono 91 i decessi, che portano il totale a 35.610 da inizio pandemia. Per quanto riguarda le province, sono 12.065 i positivi segnalati a Milano (di cui 5.095 a Milano città), 4.026 a Bergamo, 5.880 a Brescia, 2.637 a Como, 1.395 a Cremona, 1.292 a Lecco, 994 a Lodi, 1.550 a Mantova, 3.597 a Monza e Brianza, 2.127 a Pavia, 735 a Sondrio e 3.337 a Varese.