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Covid Milano, in provincia sono 22 i casi

Lombardia
©Ansa

Questa la situazione nelle altre province: 12 a Bergamo, 8 a Mantova, 7 a Brescia, 6 a Como e a Monza e Brianza, 5 a Cremona e a Varese, 3 a Pavia, 1 a Lodi, 0 a Lecco e Sondrio

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Con 10.470 tamponi effettuati, sono 83 i nuovi casi in Lombardia, con il tasso di positività in leggera crescita allo 0,7% (ieri 0.5%). Per quanto riguarda le province sono 22 i nuovi casi nella città metropolitana di Milano, di cui 6 a Milano città (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI IN ITALIA E NEL MONDO - I DATI DEI VACCINI IN ITALIA).

17:54 - In provincia di Milano 22 casi

Con 10.470 tamponi effettuati, sono 83 i nuovi casi in Lombardia, con il tasso di positività in leggera crescita allo 0,7% (ieri 0.5%). Sono stabili i ricoverati in terapia intensiva (77) mentre continuano a calare negli altri reparti (-17, 391). I decessi sono 4 per un totale complessivo di 33.757 morti in regione dall'inizio della pandemia. Per quanto riguarda le province sono 22 i nuovi casi nella città metropolitana di Milano, di cui 6 a Milano città, 12 a Bergamo, 8 a Mantova, 7 a Brescia, 6 a Como e a Monza e Brianza, 5 a Cremona e a Varese, 3 a Pavia, 1 a Lodi, 0 a Lecco e Sondrio.

17:31 – Il Consiglio comunale torna in presenza

Il Consiglio comunale di Milano è ritornato a riunirsi in presenza, con tutti i consiglieri in aula, dopo che per mesi si è riunito solo in video conferenza a causa dell'emergenza pandemica, con i consiglieri collegati da remoto. A chiedere con insistenza il ritorno in aula è stato nei mesi e nelle settimane scorse in particolare il centrodestra. "Il Consiglio comunale dovrebbe essere importante soprattutto in un periodo difficile come questo - ha osservato il consigliere di Forza Italia, Alessandro De Chirico - ma il sindaco Sala come sempre è assente e tra gli assessori è presente solo uno, forse perché considerano questa aula una formalità o un passatempo". I consiglieri sono seduti in aula a distanza, occupando anche i posti di solito riservati al pubblico e alla stampa, e indossano le mascherine.

11:51 - Pregliasco, bene no obbligo mascherina tra 5-15 luglio

Circa l'obbligo di mascherina all'aperto, "non c'è un manuale per dire quando toglierlo. Io credo che ormai con l'attuale situazione si possa arrivare a far decadere l'obbligo e la finestra temporale ipotizzata tra il 5 e il 15 luglio mi sembra giusta, proprio per far sì che queste aperture siano definitive e non debbano essere fatti passi indietro". Cosí il virologo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario dell'Irccs Galeazzi di Milano, ai microfoni della trasmissione 'Rotocalco 264' su Cusano Italia Tv. "Una certa quota di positivi - sottolinea Pregliasco - c'è ancora, quindi dobbiamo procedere con cautela. Dovremo portare la mascherina e utilizzarla quando serve in situazioni particolari".

11:45 - Sala, Milano ancora in grado di trainare il Paese

In vista della ripresa post Covid "serve girare pagina per essere protagonisti. Milano finora ha trainato i cambiamenti e dato forza al Paese e non ci sono motivi per cui non debba essere ancora così". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, intervenendo all'evento "Milano torna Fiera", organizzato da FieraMilano e Fondazione Fiera al Mico. "Tutti parliamo di ripresa e di rilancio ed è logico, ma il punto è con che formula - ha aggiunto -. Continuiamo a confidare sulle nostre qualità che non si sono perse, e la Fiera ne è un esempio, ma è evidente a tutti che questo non è sufficiente perché la situazione sarà più difficile, ci vorrà una velocità diversa a cui non siamo abituati". Per questo motivo, secondo il primo cittadino di Milano, "serve capire chi guiderà questa rinascita. Servono forze nuove, diverse, qualcuno che non ha ancora dato a sufficienza ed è più giovane". 

11:15 - Galli: “Proroga emergenza rassicurante e necessaria”

"Il dibattito è di ordine elettorale, perché i fatti dicono che non abbiamo ancora risolto l'emergenza e che in un paese come il nostro, in cui ogni regione fa quello che vuole, mantenere una situazione in cui c'è maggior capacità di controllo sui provvedimenti più importanti, è rassicurante e necessario". Così Massimo Galli, direttore del reparto Malattie infettive all'Ospedale Sacco di Milano, intervenendo ad Agorà su Rai Tre, risponde in merito all'ipotesi della proroga dello stato di emergenza per il Coronavirus oltre il 31 luglio. Quanto, invece, ai dubbi sulla vaccinazione eterologa, ovvero fatta con dosi di due tipi di vaccini diversi, come farà lo stesso presidente del Consiglio Mario Draghi, per Galli "è giusto che le persone possano scegliere in questo momento, considerando due punti: il primo è che con la seconda vaccinazione con Astrazeneca effetti collaterali particolari non ce ne sono stati finora; il secondo è che i dati disponibili, anche se pochi, dicono che l'eterologa è efficace". Sul tema, ha precisato, "ho passato due giorni a esaminare gli studi per andare a fondo su tutti i risultati disponibili e confermo che, pur nella povertà dei dati, sono convito che funzioni, tanto più per persone come Draghi che ha potuto vedere come la sua risposta anticorpale alla prima dose di Astrazeneca fosse stata bassa, cosa non consentita agli italiani, che per verificarlo sono costretti a pagare di tasca propria il test in laboratori privati". Sarebbe invece importante conoscere la risposta anticorpale al vaccino in generale e soprattutto, ha concluso, per pazienti con condizioni particolari, come "hiv, artrite reumatoide, linfoma”.

7:02 - In provincia di Milano sono 66 i casi

Con 28.579 tamponi eseguiti è di 145 il numero di positivi al Coronavirus registrati in Lombardia, percentuale dello 0,5%. Sono 77 i ricoverati in terapia intensiva e 408 quelli negli altri reparti (+6), mentre sono due i decessi che portano il totale a 33.753. Per quanto riguarda le province, sono stati segnalati 66 casi a Milano, 19 a Brescia, 16 a Monza, 11 a Bergamo, 6 a Varese e Lecco, 5 a Pavia e Sondrio, 4 a Mantova, 2 a Cremona, 1 a Lodi e Como.