In Lombardia 73 decessi e 8.919 nuovi casi su 46.781 tamponi effettuati. La città metropolitana del capoluogo lombardo resta la zona più colpita: 1.553 casi sono registrati in città
Il nuovo LIVE con tutti gli aggiornamenti di oggi a Milano
A fronte di 46.781 tamponi effettuati, sono 8.919 i nuovi casi di coronavirus accertati in Lombardia, per una percentuale tra test e positivi pari al 19%, in linea con quella di ieri (19,1%). La città metropolitana di Milano resta la zona più colpita con 3.730 nuovi positivi, di cui 1.553 a Milano città. Nel pomeriggio di ieri l'Arcivescovo di Milano, Mario Delpini, si è sottoposto al tampone ed è risultato positivo. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI).
18:31 - Guerini: “Grazie a militari per drive through a Milano”
Sono in allestimento i tre drive through della Difesa a Milano e tra lunedì e martedì sarà operativo il primo presso il parcheggio del Parco Trenno, il più grande in Italia, e successivamente quello presso il parcheggio del Parco Romolo e poi quello presso Linate. E' quanto si legge in una nota del ministro della Difesa Lorenzo Guerini che ringrazia "ancora una volta i nostri soldati, i medici, tutto il personale sanitario e tutti i militari che in silenzio operano senza sosta in questa lotta". "La Sanità Militare, con le sue specificità nel campo medico e ricerca, ha dimostrato in questi mesi la sua importanza e il valore strategico e questo ulteriore supporto, in collaborazione con il Ministero della Salute, consentirà di poter garantire un controllo ancora più capillare sul territorio", scrive Guerini. Saranno 33 in totale i team della Difesa di previsto impiego in tutta la Lombardia in base alle esigenze e richieste delle rispettive Asl locali e dal 9 novembre presso il Centro Ospedaliero Militare di Milano inizierà anche la campagna di somministrazione di vaccinazione antinfluenzale in supporto del Servizio Sanitario Regionale.
18:18 - Nel Milanese 3.730 nuovi contagi
Aumentano i decessi che passano da 48 a 73 per un totale di 17.535 morti in regione ma per il resto sono molto simili a ieri i dati della pandemia in Lombardia: 8.919 i nuovi positivi con 46.781 tamponi effettuati, per una percentuale pari al 19%, in linea con quella di ieri (19,1%). Crescono i ricoveri sia in terapia intensiva (+22, 392 in totale) che negli altri reparti (+335, 4.033). La città metropolitana di Milano resta la zona più colpita con 3.730 nuovi positivi, di cui 1.553 a Milano città, ma continuano a crescere i contagi nelle province di Monza e Brianza (1.207) e Varese (1.202).
17:19 - Milano, accessi ai pronti soccorso sfiorano picco della prima ondata
Non sono confortanti, a Milano, i numeri di accessi ai pronto soccorso e dei soccorsi delle ambulanze per casi respiratori o infettivi, che proseguono la loro impennata arrivando a lambire i valori della prima ondata della pandemia: secondo i dati sanitari che l'ANSA ha visionato, infatti, gli interventi delle ambulanze per casi assimilabili ai Covid (e che devono quindi essere prudenzialmente trattati come tali) sono stati ieri 420, contro i 480 al giorno del periodo marzo-aprile 2020. Numeri in veloce ascesa, peraltro, dato che oggi alle 14 si attestavano a 250, senza la seconda parte della giornata che in genere cresce di più, proporzionalmente, della mattina. In particolare, in Lombardia, rimangono stabili e alti i dati della città metropolitana di Milano, mentre i valori in maggior incremento si osservano a Varese, Lecco e Como, ma soprattutto nella provincia varesina: ieri si registravano 185 casi e oggi, alle 14, erano già 125 con le proiezioni in aumento. Sul fronte degli accessi ai pronto soccorso, invece, in Lombardia gli ospedali più intasati (almeno secondo il numero di ambulanze in sosta alle 14 di oggi) sono quello di Busto Arsizio (Varese) e di Gallarate (Varese), oltre a Sondrio e Bergamo. A Milano il più intasato è anche oggi il Policlinico, mentre l'ospedale San Paolo ha registrato stamani code notevoli ma per i drive-in dei tamponi. Le chiamate al 118, ieri, sono state circa 2.100.
16:18 - Pronto soccorso pieni a Milano
È anche oggi una giornata di superlavoro nei pronto soccorso milanesi oberati di pazienti, tutti sospetti-Covid, che le ambulanze continuano a portare. "Il picco degli accessi che presentano sintomi respiratori o infettivi non si ferma - spiega all'ANSA durante una pausa un medico nel pronto soccorso del Fatebenefratelli - e non smetterà di intasarci a meno che non ci sia il lockdown. La gente deve capire che il lockdown aiuterebbe moltissimo i pronto soccorso: per noi non avere incidenti stradali, infortuni sul lavoro e piccoli traumi stradali significa avere un -40% di ingressi". Gli fa eco un infermiere: "È questa la grande differenza che abbiamo con marzo. Se non ci fossero tutti questi pazienti potremmo concentrarci sui pazienti con problemi respiratori e infettivi, che di solito sono il 10% e che adesso sono quasi la metà del totale". In pronto soccorso pare che tutti aspettano il lockdown: "A marzo hanno chiuso tutto l'8, dopo il primo caso del 21 febbraio, cioè dopo una quindicina di giorni. Oggi quanti giorni sono passati dal primo caso della cosiddetta seconda ondata?".
15:08 - Galli: "Nel weekend state a casa il più possibile"
"La situazione è sempre più preoccupante. In questo fine settimana state il più possibile a casa e limitate gli incontri anche con familiari ed amici allo stretto indispensabile. I nostri morti ricordiamoli nel cuore e nella mente e non affollando i cimiteri". Lo scrive su twitter il primario del Sacco di Milano Massimo Galli.
14:55 - Lezione al parco contro rischio chiusura a Milano
Il comitato Priorità alla scuola di Milano ha organizzato un flash mob di protesta contro la chiusura delle scuole domani alle 15 al parco Sempione. Ogni partecipante è invitato a portare un libro e un cartello da appendere sulla schiena con il nome dell'autore o dell'autrice. I bambini saranno coinvolti in attività didattiche e letture e "se sarà necessario - promettono gli organizzatori - torneremo ogni domenica per riprenderci la scuola e le lezioni che rischiamo di perdere!". Il comitato contesta il fatto che in Lombardia le superiori siano in Dad mentre "in Francia, in Germania, in Irlanda, in Catalogna, in Paesi con contagi più alti dei nostri tutto ora è in lockdown. Tutto tranne l'essenziale: pochi alimentari, le farmacie e le scuole".
12:53 – Soccorritore di Milano: “Ogni giorno vediamo che peggiora”
"Altro che mini-lockdown, qui la situazione peggiora ogni giorno, sulle ambulanze la vediamo crescere, gonfiarsi, siamo preoccupatissimi". In attesa da molto tempo all'ospedale Sacco, un soccorritore esterna all'ANSA tutta la sua preoccupazione per la situazione dei pronto soccorso a Milano. Stamani al San Paolo è dovuta intervenire la Polizia Locale per la fila di gente che era in attesa di un tampone. "Il nostro paziente attende da un paio d'ore - racconta l'uomo, una sessantina d'anni con più di venti da volontario soccorritore in una croce che ha sede nella zona Sud Ovest della città - e forse adesso ci siamo, è stato fortunato, la media dell'attesa può essere anche molto più alta. Non dovrebbe essere un Covid, comunque questa cosa la diranno i medici per carità, noi però dobbiamo trattarli tutti come tali, con le procedure di massima sicurezza, anche una caviglia slogata". Al Sacco la situazione è complessa ma non la peggiore. Le ambulanze attendono parcheggiate, con pazienza infinita sia per i volontari sia per i malati. "La situazione più incasinata non è qui ma al Policlinico, al San Gerardo, a Saronno (Varese), a Cernusco sul Naviglio (Milano). Oramai li giriamo tutti".
12:24 - Sui mezzi pubblici il 38% dei passeggeri
A Milano permane il calo dei passeggeri sui mezzi di trasporto pubblico, tram, bus e metropolitane. Secondo Atm, anche negli ultimi giorni la percentuale di passeggeri trasportata si attesta al 38% rispetto al 41% della fine della scorsa settimana. Il raffronto è sui dati dello stesso periodo dello scorso anno.
12:22 - Code anche per i tamponi ai bambini
A Milano le code per il tampone non risparmiano nemmeno gli ospedali pediatrici, con file di auto in ingresso nonostante i vigili e perfino security a cercare di tenere un po' d'ordine. E' il caso dell'ospedale Buzzi dove stamani, in prima mattinata, la coda era davvero intensa con la strada, via Castelfidardo, completamente intasata anche per la vicinanza del grande mercato rionale in via Fuché. "Intorno alle 9 è stato un delirio - spiega un addetto alla sicurezza, messo a distribuire fogli di autocertificazione e a indicare la strada una volta superata la carraia dell'ospedale - sono arrivati anche i vigili, e ad un certo punto a uno si è anche fermata la macchina e con una carreggiata completamente occupata dalle vetture in coda hanno dovuto spingerla in tre fino alla prima via d'uscita". "Per il tampone serve la prescrizione del pediatra", ricordano gli addetti a chi si mette in fila. Spesso anche i genitori devono farsi tamponare, certamente se c'è stato un tampone positivo del bambino in precedenza. "Siamo qui e non ce ne andiamo fino a quando non siamo riusciti a fare i tamponi a loro due", dice indicando i seggiolini posteriori sulla sua auto una donna di circa 30 anni. A poca distanza una folla scomposta si accalca nel mercato di via Fuché. "Fanno tutti provvista per il lockdown imminente", spiega un operatore del mercato.
10:33 - Positivo Mario Delpini, arcivescovo di Milano
Nel pomeriggio di ieri, l'Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, si è sottoposto alla verifica di infezione da Covid-19. La prova del tampone ha dato esito positivo. Lo rende noto l'Arcidiocesi. "L'Arcivescovo - che non presenta alcuna sintomatologia - ha dunque iniziato il periodo di quarantena previsto dai protocolli. Contestualmente sono stati avviati gli accertamenti previsti per il tracciamento e le verifiche dei contatti- è scritto in una nota -. Nelle principali celebrazioni che dovevano essere da lui presiedute nei prossimi giorni, l'Arcivescovo sarà sostituito dai suoi Vicari. Gli altri appuntamenti pubblici previsti in agenda per il periodo di quarantena sono invece rinviati".
8:03 - Ats Milano: "Rt sceso sotto 2"
Nel territorio dell'Ats Milano città Metropolitana "l'indice Rt è sceso sotto la soglia del famoso 2 da qualche giorno ma è ancora molto lontano dall'essere vicino all'1, sotto a cui avviene la riduzione di casi". Lo ha detto il direttore generale di Ats Milano Città metropolitana, Walter Bergamaschi, in audizione in commissione consiliare del Comune di Milano, parlando della pandemia in corso sul territorio milanese.