La coppia di autori già nota per Gideon Falls racconta la storia di tre animali che esplorarono lo spazio prima dell'uomo, riportandoli a nuova vita
Prima che Yuri Gagari varcasse i confini dell’atmosfera terrestre, prima che Neil Armstrong e Buzz Aldrin posassero i loro piedi sul suolo lunare, l’esplorazione dello Spazio ha avuto dei pionieri a quattro zampe. Laika, cagnolina sovietica volata sullo Sputnik 2 nel 1957 e Able e Miss Baker, le scimmie americane decollate sul Jupiter AM-18 nel 1959. È di loro che parla Primordial, fumetto fantascientifico di Jeff Lemire e Andrea Sorrentino pubblicato in Italia da BAO Publishing (160 pagine, cartonato a colori, 20 euro).
Una realtà alternativa alla nostra
Lemire modifica la Storia e la plasma per costruire la sua storia. Nella realtà alternativa da lui immaginate, Able e Miss Baker non sono mai tornate a casa (in realtà rientrarono, furono soccorse vive, Able morì pochi giorni dopo per complicazioni seguite all’intervento chirurgico svolto per rimuovere gli elettrodi dal suo corpo, Miss Baker ebbe una vita piuttosto lunga per un primate, morendo nel 1984) così come Laika (imbarcata su una capsula non attrezzata per il ritorno e morta per arresto cardiaco in seguito alle sollecitazioni del lancio).
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La scoperta di un'altra verità
Primordial si apre dunque con un fallimento e con la decisione della NASA di chiudere il suo programma spaziale. Un giovane ingegnere con un dottorato di ricerca al MIT fa il suo ingresso nell’Agenzia col sogno di diventare un astronauta e scopre presto che il suo compito è solo quello di prelevare tutto l’equipaggiamento utilizzabile a scopo bellico per riciclarlo. Scopre, però, una verità diversa da quella ufficiale, segnali di vita dalla capsula successivi all’ora di morte dichiarata degli animali (ed è curioso come, nella realtà, il governo sovietico mentì per anni sostenendo che Laika fosse sopravvissuta per quattro giorni oltre il lancio). La scoperta lo porterà all’interno di un complotto più grande di lui facendogli conoscere Yelena, la scienziata russa che aveva allevato Laika e che ora vuole solo recuperare la sua cagnetta.
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Il cuore di Primordial
La parte di thriller, fin qui raccontata, è forse l’aspetto meno interessante di Primordial. Non che non funzioni, Lemire si conferma abile nell’intrecciare trame ricche di mistero, suspense e colpi di scena, ma il cuore pulsante del fumetto sta altrove. Sta con Able, Miss Baker e Laika, che si incontrano in una dimensione extrasensoriale e che si impegnano a tornare a casa da Yelena. C’è tanto cuore in Primordial, e una capacità di utilizzare la fantascienza per costruire un ponte tra fisica e metafisica, con echi di Solaris e Interstellar, in un viaggio verso l’ignoto e ritorno, tra affetti recisi destinati a rincontrarsi.
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Un Sorrentino straordinario
Una storia che non potrebbe esistere senza l’arte di Andrea Sorrentino, capace di spingersi sempre oltre nella sua urgenza di sperimentare. Tutta la visionarietà del fumettista campano esplode pienamente nelle splash page e nelle doppie costruite tra elementi geometrici e figure animali. La costruzione di un mondo dai confini e i contorni costantemente mutabili avviene attraverso la negazione della definizione di spazi astratti in cui a essere concreti sono i corpi di due scimmie e una cagnetta, e i loro sentimenti. Un universo in cui viene naturale perdersi e lasciarsi trascinare semplicemente dall’emozione, dimenticando per un istante i confini della realtà che conosciamo.