Nel suo prossimo numero, in uscita a novembre, Jon inizierà una relazione omosessuale con il suo amico Jay Nakamura. L'annuncio è stato fatto durante il National Coming Out Day
Superman sarà bisessuale nel nuovo numero dei fumetti DC Comics in uscita il 9 novembre prossimo. A confermarlo è la stessa casa editrice americana: l'annuncio è stato fatto durante il National Coming Out Day, una giornata annuale di sensibilizzazione sugli LGBT negli Stati Uniti. La nuova identità dietro il supereroe è quella di Jon Kent, figlio di Clark Kent e Lois Lane, giornalista come suo padre (LEGGI TUTTI GLI APPROFONDIMENTI DI FUMETTOPOLIS).
Le immagini di un bacio diffuse dall'editore
Da quando la serie è stata inaugurata a luglio, Superman ha già combattuto gli incendi causati dai cambiamenti climatici, ha fermato una sparatoria in una scuola superiore e ha protestato contro il respingimento dei rifugiati. Nel frattempo, ha stretto amicizia con Jay Nakamura, un giornalista con gli occhiali ed i capelli rosa. I due avranno una relazione e le prime immagini diffuse dall'editore mostrano Jon e Jay che si scambiano un bacio.
Tom Taylor: "Oggi più persone possono riflettersi in Superman"
"Ho sempre detto che tutti hanno bisogno di eroi e tutti hanno bisogno di vedere se stessi nei loro eroi", ha dichiarato lo sceneggiatore Tom Taylor, che firma la storia col fumettista John Timms. "Il simbolo di Superman si è sempre levato in difesa della speranza, della verità e della giustizia. Oggi quel simbolo rappresenta qualcosa di più. Oggi più persone possono riflettersi nel più potente supereroe dei fumetti". Lo scrittore ha detto alla BBC che, quando gli è stato offerto il lavoro per la prima volta, ha pensato che "sarebbe stata un'occasione persa se avessimo sostituito Clark Kent con un altro classico salvatore bianco etero".
leggi anche
Peanuts, lo speciale natalizio uscirà il 10 dicembre
Un'idea su cui DC Comics stava pensando da tempo
Con grande sorpresa di Taylor, prima che potesse proporre l'idea che Jon fosse bisessuale, la DC Comics gli ha fatto sapere che ci stava già riflettendo. "Cinque anni fa sarebbe stato più difficile, ma penso che le cose siano cambiate in modo davvero positivo", ha detto il fumettista, spiegando di non essere preoccupato da proteste sui social. "Ci saranno sempre persone che utilizzeranno il solito argomento di non mettere la politica nei fumetti, dimenticando che ogni singola storia è sempre stata politica in qualche modo", ha sottolineato.