20 anni fa moriva Frank Sinatra: la leggenda di "The Voice"

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Frank Sinatra, "The Voice" (Getty Images)

La vita di un mito della musica, che nel 1954 si è aggiudicato un Oscar come miglior attore non protagonista. Tra quattro matrimoni, decine di flirt e l'accusa di legami con la mafia di Los Angeles, ecco la storia della sua vita

A 20 anni esatti dalla morte, è sospesa ancora tra mito e realtà la biografia di Frank Sinatra, per molti semplicemente "The Voice", la voce del Novecento.

La morte di Frank Sinatra

Quando Sinatra morì, il 14 maggio 1998, stroncato da un attacco cardiaco all'età di 82 anni, accanto a lui c'erano la quarta moglie Barbara Blakely, suo figlio Frank Jr e le figlie Tina e Nancy. Da qualche tempo le sue condizioni erano peggiorate e si trovava ricoverato al Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles. Nel giorno della sua morte, il New York Times lo descrisse come "il cantante la cui voce straordinaria riuscì a elevare la canzone popolare ad arte". Il suo pezzo più famoso resta senza dubbio “My Way”, che conta innumerevoli cover.

La musica e il cinema

Frank Sinatra, nato il 12 dicembre 1915 a Hoboken, New Jersey, da una famiglia italiana (padre siciliano e madre di origini liguri) ebbe una carriera lunga e proficua, 63 anni interrotti da uno stop a causa di un problema alle corde vocali tra il 1947 e i primi anni Cinquanta. Interpretò circa 2.200 brani, per 166 album: 60, se si contano solo gli inediti. In totale, circa 150 milioni di dischi venduti in tutto il mondo. Non pago, intraprese la carriera della recitazione (oltre che di presentatore tv), meritandosi un premio Oscar nel 1954 come miglior attore non protagonista per "Da qui all'eternità" di Fred Zinnemann, dopo quello onorario per il corto "The house I live in". Inoltre, si aggiudicò anche il Premio Jean Hersholt, riconoscimetno per contributi straordinari alle cause umanitarie. Ventuno poi i Grammy Awards fino al 1995, quando Sinatra tenne il suo ultimo concerto.  

Frank Sinatra, le donne e la mafia

Famoso per le sue avventure sentimentali, Frank Sinatra si sposò quattro volte: la prima nel 1939 con Nancy Barbato, da cui ebbe tre figli. Poi un'intensa storia con Ava Gardner, sposata nel 1951 pochi giorn idopo il divorzio dalla compagna precedente: non durò molto, tra botte, litigi e tradimenti reciproci in pasto alle cronache rosa dell'epoca. Poi due anni (1966-68) con Mia Farrow, in seguito compagna di Woody Allen. E infine Barbara Blakely, sposata nel 1976 e sua moglie fino alla morte. Durante tutta la sua vita, la stampa non smise mai attribuirgli numerosi flirt: da Lana Turner a Marilyn Monroe, ad Anita Ekberg. E sempre la stampa lo accusò di avere legami con la mafia, in particolare con un gangster proprietario di un casinò a Las Vegas, ma nessuna indagine provò mai la sua colpevolezza.  

Il ricordo di "The Voice"

In occasione dell'ottantesimo compleanno di Frank Sinatra, l'Empire State Building di New York per una notte si illuminò di azzurro, come i suoi occhi, un avvenimento replicato il giorno della sua morte, il 14 maggio 1998 ("Ol' Blue Eyes" era un altro dei soprannomi del cantante negli Stati Uniti). Frank Sinatra è stato un modello per le generazioni di cantanti americani successive, a prescindere dal genere di musica: si narra che la madre di Bruce Springsteen, quando il Boss era ancora un bambino, amasse ripetergli "Ricordati, Sinatra, come te, è nato in New Jersey".

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