Mirafiori riparte dalla Fiat 500 ibrida, il nuovo modello al quale si lega anche il rilancio dell'automotive in Italia. La produzione è iniziata a novembre e a regime lo stabilimento di Torino potrà aumentare la capacità produttiva annuale di circa 100.000 unità. Già entro l'anno ne saranno prodotte 6.000, a febbraio del 2026 entreranno 400 giovani e a marzo partirà il secondo turno. Piena sintonia con il governo e con i sindacati sulla necessità di nuove regole dall'Europa per evitare 'il declino' del settore automobilistico.
Per il lancio del nuovo modello e l'avvio del cantiere che porterà alla riapertura nel 2027 della Palazzina di Mirafiori, sede storica del gruppo, è arrivato a Torino l'amministratore delegato Antonio Filosa, al fianco del presidente John Elkann e di Olivier Francois, responsabile del marchio Fiat. Presenti il ministro delle Imprese Adolfo Urso, il governatore del Piemonte Alberto Cirio, il sindaco Stefano Lo Russo, i sindacati nazionali e locali.
Filosa: "Stellantis mantiene gli impegni con il piano per l'Italia"
"Siamo qui per ribadire con fermezza e convinzione, e con la forza delle azioni concrete, la nostra determinazione a fare tutto il possibile affinché l'Italia faccia la sua parte nel riportare alla crescita l'industria automobilistica europea. Stellantis sta mantenendo i propri impegni con il suo piano per l'Italia" afferma Filosa. "A un anno dall'annuncio del Piano Italia, possiamo dire con chiarezza che molti passi avanti sono stati compiuti. Siamo sulla strada giusta", concorda il ministro Urso che ringrazia Stellantis perché "mentre in Germania ogni giorno si annunciano licenziamenti e chiusura di fabbriche, mantiene in Italia gli stabilimenti ed evita licenziamenti". Elkann parla di intenso lavoro con la Commissione europea e ricorda le proposte messe a punto "per iniziare a risollevare l'industria automobilistica europea da quello che rischia di essere un declino irreversibile". Riconosce "il lavoro costruttivo del governo" e sottolinea che il suo sostegno "continua a essere fondamentale per fare capire ai decisori di Bruxelles che esiste un'altra strada per arrivare dove tutti vogliamo essere nei prossimi anni". Elkann spiega che "il mercato non è pronto all'elettrico e i consumatori non sono pronti", anche se "resta immutata la fiducia di Stellantis in un futuro elettrico". Anche Urso osserva che "le politiche dell'Unione Europea sulla mobilità sono sbagliate e l'Italia è in prima linea per cambiarle. Il 10 dicembre sarà una data decisiva". I sindacati ricordano che la Fiat 500 ibrida è frutto della mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici, che gli investimenti devono andare avanti e che l'Europa deve modificare la regole "prima che sia troppo tardi". I dati Acea del mercato dell'auto confermano vendite stagnanti in Ue e Regno Unito e soprattutto risultati non troppo esaltanti sul fronte dell'elettrico a parte pochi casi come quello della Norvegia dove la quota ha toccato in ottobre il 97,4%, mentre all'estremo opposto della graduatoria si colloca l'Italia con il 5%, battuta soltanto da Croazia (4,1%) e Slovacchia (4,9%). Complessivamente a ottobre in Unione Europea, Regno Unito e Paesi Efta sono state vendute 1.091.904, il 4,9% in più dello stesso mese del 2024, da inizio anno 11.020.514, con una crescita dell'1,9%. Rispetto al 2019, cioè al periodo pre Covid, il calo è del 10,1% nel mese e del 17,3% nell'anno. Per Stellantis a ottobre la crescita è stata del 4,6% sullo stesso mese del 2024 con la quota di mercato invariata al 14,4%.
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