In Evidenza
Altre sezioni
altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Sciopero trasporti, perché ce ne sono così tanti: limiti e diritti

Economia

Simone Spina

Il governo ha imposto la riduzione da 24 a 4 ore della protesta nei mezzi di trasporto nell'ambito dello sciopero generale che inizierà la sera del 12 dicembre proclamato dall'Usb contro la manovra. Il sindacato di base non arretra e conferma la durata dell'astensione dal lavoro

Il tuo browser non supporta HTML5

Condividi:

Il nuovo braccio di ferro fra governo e sindacati sugli scioperi riapre il dibattito sui confini di questo tipo di proteste ma rischia di non trovare una soluzione, perché solo cambiando la legge forse si potrebbero evitare gli scontri ai quali assistiamo da tempo.

Cosa dice la legge

Le regole esistenti pongono dei limiti ma permettono che possano esserci scioperi a distanza di poche settimane, o giorni, perché ogni sindacato ha il diritto di proclamarlo. Col risultato – per esempio - che da gennaio per bus, tram, metropolitane e treni – in media – si conta uno sciopero a settimana.

Salvini precetta i lavoratori del Trasporto

Può così accadere che dopo la protesta nazionale di Cgil e Uil del 29 novembre, ce ne sia un’altra analoga contro la manovra, indetta – in questo caso – dall’Usb. Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini è intervenuto con la precettazione, imponendo di ridurre da ventiquattro a quattro ore l’astensione del 12-13 dicembre per i soli mezzi di trasporto. Non si tratta di un’arma spuntata, perché chi non rispetta questa decisione rischia multe salatissime: fino a 1.000 euro per ogni singolo lavoratore e 50mila per il sindacato.

Il sindacato va avanti

L’Usb però va avanti per la sua strada, forte del precedente di un anno fa in cui il tribunale gli ha dato ragione e del via libera della Commissione di Garanzia sugli scioperi, che ha escluso dalla protesta solo il trasporto aereo. Quanti aderiranno, e quindi quanti disagi ci saranno per i cittadini, è difficile dirlo.

Chi decide gli scioperi

I sindacati ora coinvolti non sono quelli col maggior numeri di iscritti ma risultano i più attivi nell’organizzare scioperi: due terzi delle proteste per i mezzi di trasporto dall’inizio dell’anno sono stati decisi da queste sigle.