Il dominio globale della Cina nella produzione di auto elettriche

A inizio ottobre i governi dell’Unione europea hanno approvato l’imposizione di nuovi dazi fino al 45% sulle auto elettriche importate dalla Cina. La mossa è un chiaro tentativo di difendere l’industria europea da una concorrenza ritenuta sleale per via dei prezzi bassi e l’enorme capacità produttiva cinese rese possibili dai sussidi del governo di Pechino. Negli ultimi anni, infatti, la produzione di veicoli elettrici in Cina è aumentata a tal punto da superare la domanda interna, spingendo i produttori a rivolgersi ai mercati esteri e a stravolgerli. Ma quanto è effettivamente aumentata la capacità produttiva della Cina e i suoi export in questo settore? I dati Il Wall Street Journal ha recentemente pubblicato una serie di grafici per cercare di quantificare il fenomeno e comprendere il suo impatto sui mercati stranieri. Nel 2023 la Cina ha prodotto i due terzi delle auto elettriche mondiali: 9,1 milioni di unità su un totale di 13,8. Negli ultimi cinque anni la produzione è esplosa anche a livello globale - tra il 2019 e il 2023 è aumentata di quasi sei volte - ma in Cina è cresciuta a un ritmo ancora più sostenuto rispetto al resto del mondo: la quota di veicoli elettrici prodotti dal colosso asiatico è passata da circa un terzo del totale mondiale nel 2020, a quasi la metà nel 2021, ai due terzi del 2023. L’aumento della produzione ha portato anche a un aumento quasi esponenziale dell’export. Nel 2020 la Cina ha venduto all’estero poco meno di 250 mila veicoli elettrici, un numero più che raddoppiato l’anno successivo e raddoppiato ancora nel 2022. Nel 2023 ne ha esportati circa 1 milione e 700 mila unità e da inizio anno ad agosto 2024 più di 1 milione e 300 mila, un dato che indica come a fine anno, con tutta probabilità, sarà infranto un nuovo record. Secondo il Wall Street Journal, nel 2023 più di mezzo milione di questi veicoli sono finiti sui mercati di dieci paesi europei , una cifra in aumento del 28% rispetto ai circa 405 mila del 2022. Altri mercati di approdo delle auto elettriche cinesi sono il Brasile, con circa 70 mila unità nel 2023 , il Canada con 42 mila e la Turchia con 34 mila . L’Europa non è sola nella guerra commerciale: anche questi Paesi stanno imponendo dazi sempre più alti all’importazione di veicoli elettrici cinesi. Il governo brasiliano li ha alzati al 18% in luglio, con l’intenzione di incrementarli ulteriormente fino al 35% nel 2026. Sempre in luglio, la Turchia ha imposto dazi del 40%, mentre in Canada dal 1° ottobre è entrata in vigore una tariffa del 100%. Negli Stati Uniti anche il governo Biden, che sta portando avanti molte delle politiche protezionistiche ereditate dall’amministrazione Trump, ha imposto un dazio del 100%. In alcuni mercati, come quello brasiliano, gli effetti dei dazi si vedono già: da quest'estate le importazioni sono scese quasi a zero. Ma molte aziende cinesi sono già passate al contrattacco costruendo impianti produttivi direttamente nei Paesi in cui intendono vendere i veicoli, così da evitare i dazi.