Tassi sui mutui troppo cari, 6 case su 10 vengono acquistate in contanti: il report
Economia
fotogallery
10 foto
Dal rapporto realizzato dall’Agenzia delle Entrate e dall’Abi emerge che, nel 2023, solo poco più di 40 transazioni su 100 sono avvenute con il ricorso al finanziamento
1/10
©IPA/Fotogramma
- L’Agenzia delle Entrate e l’Associazione bancaria italiana hanno realizzato un rapporto sul mercato immobiliare residenziale. Il primo dato riguarda l’andamento delle transazioni: nel 2023 sono state 709.951, con un calo del 9,7% rispetto al 2022. Il numero mostra un trend in diminuzione nell’ultimo trimestre dell’anno scorso
2/10
©IPA/Fotogramma
- La dimensione media degli alloggi si è ridotta di molto poco, scendendo a 106,1 metri quadrati rispetto ai 106,8 dell’anno precedente. Per quanto riguarda le maggiori città italiane, Roma fa segnare un calo del 14,4%, Milano dal 13,2%, Napoli del 7,8%. L’abitazione media venduta a Milano misura 81 metri quadrati, a Roma si sale a 92,4
3/10
©IPA/Fotogramma
- Sulla base dei rogiti, il report stima un calo del 10% rispetto all’anno precedente con un fatturato calcolato in 111,1 miliardi di euro. I prezzi sono rimasti più o meno invariati e il valore medio dichiarato delle compravendite è di 156.500 euro
4/10
©IPA/Fotogramma
- Mentre le quotazioni a Roma sono rimaste ferme, a Milano sono salite portando, per la prima volta, il capoluogo lombardo a registrare un fatturato nettamente superiore a quello della Capitale: 9,485 miliardi di euro per Milano con un prezzo medio delle case passate di mano di 382 mila euro (32 mila in più rispetto all’anno prima) mentre a Roma il giro d’affari è stimato dal report in 8,760 miliardi, con un prezzo medio invariato a 255.100 euro
5/10
©IPA/Fotogramma
- La diminuzione delle vendite ha portato un conseguente calo delle richieste per i mutui. Il dato da analizzare è che, a livello nazionale, risultano erogati 289.544 mutui finalizzati all’acquisto, ovvero poco più di 40 transazioni su 100 sono avvenute con il ricorso al finanziamento, mentre di solito la quota supera la metà
6/10
©Ansa
- Per contro registrano un aumento le transazioni in contanti. Il dato mostrerebbe un interesse per l’acquisto di una casa ma ciò che manca sarebbe la possibilità di comprare. Secondo Crif a marzo 2024 c’è stata una prima ripresa della domanda, e stando alle stime di facile.it nei primi quattro mesi dell’anno in corso le richieste sarebbero aumentate del 17%
7/10
©IPA/Fotogramma
- L’importo medio del mutuo nel 2023 si è attestato a 130.200 euro (8mila meno del 2022), la rata media a 702 euro (+12,6% su base annua), il tasso medio è stato del 4,29%. Quanto alle due principali città, a Roma le erogazioni sono state 16.943 (-30,5% su base annua), con una quota del 51,3% sul totale transazioni, a Milano 10.475 (-29,4%), equivalenti al 44,9% delle vendite. Nella Capitale il capitale erogato in media si è attestato a 176mila euro, nel capoluogo lombardo a 225.500
8/10
©IPA/Fotogramma
- Il report mostra anche una diminuzione dei contratti di locazione dell’1,6%. In totale sono stati 890.211 divisi in quattro tipologie: ordinari a canone libero e concordati (ovvero quelle a lunga scadenza), transitori e affitti a studenti universitari (di breve durata). In particolare registrano un calo le locazioni ordinarie (durata 4+4 anni) che sono state 426.861, con una diminuzione del 4,4% e quelle a canone concordato 241.534, con un calo dell’1,4%
9/10
©IPA/Fotogramma
- A Milano sono state locate con contratto ordinario 31.986 abitazioni, con canone medio di 194,2 euro all’anno per metro quadrato. A Roma i contratti sono stati 11.828, a 142,3 euro per metro quadrato per anno. Riguardo ai dati del canone concordato (3 anni+2), nella Capitale gli affitti stipulati sono stati 29.522 con canone di 133,9 euro (quindi l’ordinario costa solo il 6,1% in più). Nel capoluogo lombardo i contratti agevolati sono stati solo 2.015, con un canone medio di 130,7 euro (quindi l’ordinario costa il 48,6% in più)
10/10
©IPA/Fotogramma
- Il report mostra però una situazione parziale riguardo alle locazioni in quanto non tiene conto del fenomeno degli affitti brevi, visto che non si tratta di contratti sottoposti a registrazione