Auto elettriche, come installare una colonnina di ricarica in un condominio senza box
Se si abita in uno stabile ma non si possiede un garage privato, si può chiedere la convocazione dell'assemblea per valutare la realizzazione di una stazione in un'area comune. Ma ci sono delle regole che vanno rispettate: ecco quali
- Immaginate di possedere un'auto elettrica, o di aver deciso insieme alla vostra famiglia di comprarne una. Vivete però in un condominio e non avete un box privato. C'è un modo per installare un'ipotetica colonnina di ricarica in un'area comune dello stabile e usufruirne? Sì, a patto che venga considerata un bene condominiale: ecco come
- Partiamo dalle basi. Per installare una colonnina in una casa indipendente o in una villetta monofamiliare non è necessaria alcuna autorizzazione: è possibile ricaricare l'auto elettrica collegandola al proprio contatore. La stessa cosa può essere fatta da un condòmino nel suo garage privato, a patto che si rivolga a un tecnico specializzato e rispetti le norme di sicurezza
- Nei casi in cui non si possiede un box personale, andare alla ricerca di stazioni di ricarica pubbliche può essere snervante, o per la scarsa presenza di colonnine nel territorio in cui si vive o perché, per raggiungerle, serve percorrere lunghe distanze. C'è tuttavia una soluzione, che deve essere però condivisa dall'intero condominio
- La prima cosa che bisogna fare è rivolgersi all'amministratore di condominio per chiedere la convocazione dell'assemblea. Il via libera all'installazione della colonnina di ricarica in un'area comune deve avvenire con il consenso della maggioranza dei partecipanti, che rappresenti almeno la metà del valore del condominio. In caso di rifiuto, o in assenza di una delibera entro tre mesi, non resta che trovare autonomamente una soluzione alternativa
- In caso positivo, ossia se viene accettata la nostra proposta, l'assemblea dovrà rivolgersi a una società specializzata nella progettazione e nella installazione delle colonnine. La ditta dovrà fornire in primis una consulenza progettuale specifica e dichiarare la conformità dell'impianto, rilasciando la DiCo (cioè la Dichiarazione di conformità)
- Generalmente, per questo tipo di interventi, vengono impiegate le colonnine da posteggio, predisposte nei giardini. Il loro posizionamento deve essere scelto in base a valutazioni tecniche e di sicurezza (il percorso dei cavi, l'area disponibile per l'installazione, la lontananza dal contatore dedicato, la potenza della cabina primaria, etc.)
- Le colonnine posizionate nelle aree comuni non devono alterare la destinazione d'uso di tali spazi o il decoro dell'edificio. Inoltre, le installazioni non possono ostruire il passaggio: l'area prescelta dovrà essere fruita dai condòmini senza alcun impedimento
- Si dovrà altresì prevedere una stazione di ricarica che possa identificare il condòmino interessato per contabilizzarne le spese a consumo, o anche che permetta l'attivazione alle sole persone che hanno un abbonamento per la fornitura di energia elettrica
- L'azienda incaricata dell'installazione dovrà inoltre valutare la potenza di tale colonnina ed eventualmente il numero di stalli, tutto ciò in base alle esigenze dei condòmini. In taluni casi sarà meglio optare per una sola installazione con maggiore potenza; in altri sarà più consono realizzare diverse colonnine ma con potenza minore
- Il costo dell'intervento varia in base al tipo di impianto scelto, alla potenza, alla posizione e alla ditta cui l'assemblea si rivolge, ma generalmente è nell'ordine di qualche migliaio di euro. E dovrà essere messo agli atti che tutte le spese saranno a carico esclusivamente dei condòmini in possesso di veicoli elettrici