Riscatto della laurea, nel 2024 costerà di più: cosa sappiamo su cifre e rateizzazione
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Aumenti a partire da quest’anno per quanto riguarda l’opzione light e il riscatto ordinario, il cui costo varia a seconda del reddito annuo dell’interessato. La cifra da versare può essere anche essere rateizzata, per un massimo di 120 pagamenti, deducendola dalle tasse e restituendola prima della pensione o anche dopo, nel caso dei dipendenti pubblici
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- È in arrivo un incremento significativo per il costo del riscatto della laurea, che influenzerà le possibilità di anticipo pensionistico per giovani e lavoratori
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- Il riscatto della laurea, un metodo per conteggiare gli anni di studio universitario come anni lavorativi ai fini pensionistici, ha subìto un incremento notevole negli ultimi anni. L’opzione light, a prezzo fisso, vedrà un aumento da circa 5.776 euro a quasi 6.100 euro all’anno
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- Se invece si tratta di un riscatto ordinario, il costo può variare in base al reddito annuo dell’interessato. Grazie all’aumento del reddito minimo imponibile per artigiani e commercianti, fissato adesso a oltre 18mila euro, il riscatto ordinario diventa meno oneroso solo per chi ha un reddito annuo al di sotto di tale soglia
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- Più difficile si fa invece il calcolo dei costi se si considerano i periodi di studio antecedenti al 1996, o fino alla fine del 2011 se si hanno almeno 18 anni di contributi maturati prima di questa data. In questi casi il metodo di calcolo utilizzato è quello della riserva matematica, che stima il costo in base al beneficio pensionistico derivante dal riscatto
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- C’è poi una novità importante, che riguarda soprattutto i più giovani: l’Inps ha introdotto la possibilità di trasferire gratuitamente il montante contributivo generato dal riscatto della laurea anche per chi è senza lavoro. La misura potrebbe avere importanti riflessi sulla previdenza futura, specialmente per tutta la generazione dei Millennials
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- Chi può presentare la domanda di riscatto? La domanda di riscatto può essere avanzata da chi ha maturato almeno un contributo previdenziale, eccetto gli inoccupati
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- La cifra per il riscatto varia in base al periodo della laurea e al sistema di calcolo pensionistico. Per lauree conseguite prima del 1° gennaio 1996, o fino al 31 dicembre 2011 con 18 anni di contribuzione pre-1996, si applica il metodo della riserva matematica. Per periodi post-1996, si usa il metodo “a percentuale”, calcolando l’aliquota Ivs (33% nel 2024, più l’1% oltre la prima fascia di retribuzione) sulla retribuzione degli ultimi 12 mesi prima della domanda
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- Va ricordato come dal 2019 sia disponibile il riscatto agevolato per chi ha studiato dopo il 1995, che prevede un costo fisso inferiore (5,7 mila euro per anno nel 2023). Tuttavia, questo metodo può comportare assegni pensionistici ridotti del 20-30% a causa del calcolo contributivo. Il massimale contributivo annuo previsto per il 2024 è di 119.650 euro
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- La cifra del riscatto può essere anche essere rateizzata, per un massimo di 120 rate da corrispondere prima della pensione. I dipendenti pubblici possono continuare la rateizzazione anche dopo l’uscita dal lavoro. Inoltre, il riscatto può essere dedotto dalle tasse, abbattendo il reddito imponibile
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- La domanda di riscatto può essere effettuata online attraverso il portale dell’Inps, mediante Patronati e intermediari, o anche telefonicamente. Per una stima approssimativa, l’Inps mette a disposizione un simulatore online, mentre un’altra applicazione fornisce una stima dettagliata dei costi nel sistema contributivo o retributivo