Bollette gas, con fine tutela aggravi fino a 177 euro. I consigli per scegliere la tariffa
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Finito il servizio di tutela per la fornitura di gas, ai clienti domestici non vulnerabili che non sono passati al mercato libero è stata assegnata una nuova tariffa. Secondo un’elaborazione di Facile.it, sono possibili degli aggravi che arriverebbero fino a 177 euro l’anno: i loro esperti hanno redatto un vademecum in 8 punti per aiutare chi non ha ancora fatto il passaggio
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- Dall’11 gennaio 2024 è finito il servizio di tutela per la fornitura di gas. Ai clienti domestici non vulnerabili che non sono passati al mercato libero è stata assegnata una nuova tariffa. Secondo un’elaborazione di Facile.it, però, con la nuova tariffa sono possibili degli aggravi che arriverebbero fino a 177 euro l’anno
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- Gli esperti di Facile.it hanno spiegato: “Le condizioni economiche della nuova tariffa, denominata ‘offerta Placet in deroga’, vengono definite dall’Autorità, ad eccezione della voce a copertura dei costi di commercializzazione che viene stabilita da ogni fornitore. Analizzando i valori applicati dalle società di vendita è emerso che in alcuni casi c’è un sovrapprezzo che arriva fino a 177 euro l’anno rispetto alle tariffe in vigore nel mercato tutelato. Un importo fisso, indipendente dai consumi, che ha un impatto importante sulle bollette”
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- Non solo. Gli esperti ricordano che il 2024 ha portato anche altri aumenti sul fronte dell’energia: con l’inizio del nuovo anno, l’Iva sulle bollette del gas è tornata all’aliquota ordinaria (non più 5%, ma 10% per consumi fino a 480 metri cubi e 22% per consumi superiori) e anche gli oneri di sistema sono tornati a gravare integralmente sulla spesa finale. Questi aumenti riguarderanno tutti i clienti, indipendentemente dall’offerta sottoscritta
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- “Il consiglio è di valutare con attenzione la propria offerta e confrontarla con quelle disponibili sul mercato libero, ricordando che è possibile fare il cambio in qualunque momento”, sottolineano gli esperti. Per facilitare la scelta, Facile.it ha redatto un vademecum in 8 punti. L’obiettivo è “aiutare coloro che non hanno ancora fatto il passaggio al mercato libero per il gas, ma anche chi ha una fornitura elettrica nel servizio di tutela, regime che finirà a luglio 2024”
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- Il primo consiglio è di confrontare le offerte. Sul mercato libero operano centinaia di fornitori e i prezzi possono variare sensibilmente. Le società hanno la possibilità di modificare solo la componente “spesa per la materia energia”, quindi questa voce è fondamentale per mettere a confronto tra di loro offerte diverse. “Utilizzare un comparatore o chiedere il supporto di un consulente esperto possono essere due soluzioni ideali per confrontare correttamente le offerte e scegliere quella più adatta alle proprie esigenze”, dice Facile.it
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- Per determinare il prezzo ci sono 2 meccanismi: fisso o indicizzato. Nel primo caso il prezzo della componente energia è bloccato per un periodo, di solito 12 o 24 mesi; nel secondo, il prezzo varia ogni mese sulla base di un indice di riferimento, legato di solito all’andamento del costo della materia prima. “Non c’è un’opzione giusta o sbagliata, dipende dalle tariffe e della propensione al rischio”. Se si sceglie il fisso, è importante capire cosa succede dopo: il fornitore proporrà un’altra tariffa, ma non è detto che sia conveniente
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- Quando si è alle prese con l’energia, bisogna considerare il proprio stile di vita e gli orari in cui ci sono i consumi maggiori. Sul mercato, infatti, esistono tariffe biorarie, che offrono un prezzo scontato dell’energia in alcune fasce della giornata, e tariffe monorarie, che hanno un prezzo unico indipendente dall’orario di consumo. Anche qui non c’è una soluzione migliore in assoluto: la tariffa va scelta in base alle proprie abitudini e alla propria quotidianità. “Se hai dubbi, sulla bolletta puoi vedere in quali ore consumi di più”
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- Il quarto consiglio di Facile.it è: “Tieni d’occhio i tuoi consumi”. Per trovare la tariffa più adatta alle proprie esigenze, infatti, è importante capire quanta energia si consuma in casa. Lo si può capire recuperando dalle vecchie bollette i consumi annuali, espressi in kilowattora per l’elettricità e in smc per il gas. “Grazie a questi dati, sarà più semplice stimare il risparmio cambiando fornitore”
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- Altra cosa da tenere presente è l’affidabilità del fornitore. È importante, infatti, affidarsi solo a operatori seri, perché la truffa può essere dietro l’angolo e i tentativi di frode sono sempre di più. “La buona notizia – dice Facile.it – è che difendersi dai truffatori è spesso semplice: il primo consiglio, nonché il più importante, è quello di non farsi mai prendere dalla fretta e di non accettare proposte prima di averne verificato l’autenticità”
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- Gli esperti, poi, ricordano che alcuni operatori offrono tariffe ancora più convenienti se si sceglie di siglare con loro sia il contratto per la fornitura di elettricità sia quello per il gas: questa potrebbe essere una valida strategia per risparmiare. “Valutiamo con attenzione questa opzione, ma soprattutto verifichiamo se può essere adatta alle esigenze della nostra famiglia; potremmo beneficiare non solo di un vantaggio economico, ma anche di una maggior semplicità nella gestione delle bollette”
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- “Non abbiate paura a cambiare – dice ancora Facile.it –. Una volta identificata l’offerta più adatta, si può procedere con il passaggio. Arrivati a questo punto è importante sapere che l’attivazione di una nuova fornitura è gratuita, è semplice e non si corre mai il rischio di rimanere senza luce o gas”
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- Cosa fare se ti accorgi di essere stato truffato? “Puoi contattare chi ti ha fatto sottoscrivere il contratto: se è una semplice incomprensione, la situazione si risolverà senza problemi. Se invece puoi dimostrare che la firma ti è stata estorta con l’inganno o che non è la tua, puoi inviare reclamo disconoscendo il contratto e segnalando l’accaduto a forze dell’ordine e autorità competenti (Polizia, Polizia Postale, Agcm e Arera). Puoi pretendere, inoltre, che il fornitore presso cui sei stato registrato ti riporti subito nelle fila del precedente”