La nuova legge di bilancio 2024 approvata in Cdm: tutte le novità in 12 punti
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Lunedì il Consiglio dei ministri ha dato il via libera in una ventina di minuti, puntando a un iter rapido anche in Parlamento. Ci sono tre miliardi dedicati alla Sanità, cinque miliardi per i rinnovi dei contratti della pubblica amministrazione, dieci per il taglio del cuneo fiscale e fondi per il ponte sullo Stretto di Messina
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- Vale "24 miliardi o poco meno" la seconda Manovra del governo Meloni, da sommare ai 4 della riforma dell'Irpef. Il Consiglio dei ministri l'ha approvata in una ventina di minuti nella mattinata del 16 ottobre, puntando a un iter rapido anche in Parlamento. Ecco di seguito punto per punto alcuni degli aspetti principali
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- Il Cdm ha previsto uno stanziamento aggiuntivo pari a 3 miliardi per l’anno 2024 (cui si sommano le risorse Pnrr e 300 milioni riconosciuti alla Regione Siciliana) e 4,2 miliardi a decorrere dall’anno 2026. Tra le misure previste, un'indennità per medici e altro personale sanitario impegnati nella riduzione dei tempi delle liste di attesa. Si stanziano risorse pari a 250 milioni di euro per il 2025 e 350 milioni di euro a decorrere dal 2026 per il potenziamento dell’assistenza territoriale anche con riferimento a nuove assunzioni di personale sanitario
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- Per i residenti stranieri, cittadini di Paesi non aderenti all’Unione europea, si prevede la possibilità di iscrizione negli elenchi degli aventi diritto alle prestazioni del Ssn, versando un contributo di 2.000 euro annui. L’importo del contributo è ridotto per gli stranieri titolari di permesso di soggiorno per motivi di studio o per quelli collocati alla pari
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- Confermata la detassazione dei premi di produttività al 5 per cento e dei fringe benefit fino a 2mila euro per i lavoratori con figli a carico e fino a 1.000 euro per tutti gli altri. La decontribuzione assume un volto nuovo con riferimento alle donne lavoratrici, prevedendo che la quota dello sgravio sia pari all’intera quota dei contributi a carico delle lavoratrici stesse, per un anno se hanno due figli fino all’età di 10 anni del più piccolo e permanente per quelle che hanno 3 figli fino ai 18 anni del più piccolo
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- L’entrata in vigore di plastic e sugar tax è stata rinviata al 1° luglio 2024. Per le imprese e per sostenere gli investimenti privati sarà previsto un credito d’imposta per l’acquisizione dei beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate nel Mezzogiorno
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- Circa dieci miliardi sono destinati al rinnovo nel 2024 del taglio del cuneo fiscale-contributivo (7% per i redditi fino a 25 mila euro, 6% per i redditi fino a 35 mila euro)
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- Cinque miliardi per i rinnovi dei contratti della pubblica amministrazione. A questi si aggiungono circa 2,5 miliardi destinati al personale medico sanitario
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- Alcune revisioni riguarderanno l’Ape: l’innalzamento a 36 anni del requisito contributivo per gli uomini, requisiti diversi per le donne e Quota 104 con alcune specifiche che tengono conto della necessità di valorizzare chi vuole rimanere al lavoro
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- Per le famiglie numerose e per intervenire sul tasso di natalità sono destinate risorse pari a 1 miliardo di euro. Si aggiunge un altro mese di congedo parentale, retribuito al 60 per cento, per i genitori con figli fino ai 6 anni. Si aumenta il fondo per il bonus asili nido di oltre 150 milioni di euro
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- Confermata la carta “dedicata a te” nella misura di 600 milioni di euro per l’anno 2024, si integra lo stanziamento dei mutui prima casa di circa 380 milioni di euro per l’anno 2024 e si stanziano risorse per il rifinanziamento del contributo straordinario per il caro energia e il bonus sociale elettricità (200 milioni di euro) per sostenere le fasce più deboli della popolazione nel primo trimestre dell’anno prossimo, il trimestre nel quale i consumi di energia sono più rilevanti
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- Diminuisce il canone Rai, da 90 a 70 euro all’anno. Alla riduzione corrisponde un’integrazione del finanziamento della Rai per le spese relative agli investimenti. La dotazione complessiva subisce, quindi, una lieve modifica in linea con i tagli previsti per i ministeri (da 440 a 420 milioni)
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- Approvato il piano che riforma la gestione delle garanzie pubbliche, che ha l’obiettivo di indirizzare lo strumento su investimenti anche sociali che garantiscano un alto valore aggiunto come quelli nelle infrastrutture strategiche e per la transizione tecnologica, verde e digitale delle imprese. L’obiettivo è trasformare le garanzie in leve per investimenti fortemente addizionali e per coinvolgere gli investitori privati
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- Approvato inoltre un decreto legislativo di attuazione della riforma fiscale. Fra le altre cose, contiene la riforma delle aliquote Irpef: accorpamento delle prime due fasce al 23% per tutti i redditi fino a 28mila euro l'anno. Per i redditi dai 28mila ai 50mila euro si arriva al 35%, per i redditi ancora superiori al 43%