Tim, offerta vincolante di Kkr valida fino all'8 novembre: il titolo scivola in Borsa
EconomiaResta, comunque, la possibilità di discutere i termini di ulteriori estensioni sino al prossimo 20 dicembre. "Penso che siamo sulla strada giusta" ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, commentando la proposta
Il fondo americano Kkr ha presentato la sua offerta vincolante per Netco e con riferimento alla partecipazione detenuta da Tim in Sparkle, ha formulato una nuova offerta non vincolante, in attesa di procedere alla trasmissione di un'offerta vincolante entro 4-8 settimane, al termine delle attività di due diligence in corso, richiedendo un periodo di esclusiva fino al prossimo 20 dicembre. L'offerta su Netco scade l'8 novembre prossimo, ferma restando la possibilità di discutere i termini di ulteriori estensioni sino al prossimo 20 dicembre.
La nota del gruppo
Tim vuole chiudere la partita su Netco e "non appena completata l'analisi, l'offerta vincolante verrà portata senza indugio all'esame del Consiglio di Amministrazione". Così precisa in una nota il gruppo, che conferma di aver ricevuto l'offerta di Kkr per la società della rete. Il progetto di riassetto che vede, alle spalle di Kkr il Mef, cui dovrebbe andare il 100% di Sparkle, ha portato però a separare l'offerta in due e per fare un'offerta vincolante anche per la società internazionale dei cavi il fondo chiede a Tim più tempo, fino al 20 dicembre.
Dopo un avvio positivo, Tim inverte la rotta in Piazza Affari
Dopo un avvio positivo in Piazza Affari, Tim inverte la rotta (-0,5% a 0,27 euro) dopo che l'ex monopolista ha confermato la ricezione dell'offerta vincolante di Kkr per la rete. Dalla proposta è esclusa Sparkle, per la quale il fondo americano ha formulato al momento solo un'offerta non vincolante, in attesa di concludere la due diligence, mentre il termine dell'8 novembre in cui scade l'offerta sulla rete sarà prorogabile fino al 20 dicembre.
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Urso: "Siamo su strada giusta"
"Penso che siamo sulla strada giusta". Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, commentando la proposta a margine dell'inaugurazione del nuovo laminatoio di Duferco nel Bresciano. "E penso - ha aggiunto - che si possa chiudere finalmente questa vicenda che risale a errori compiuti nel passato, chiuderla nel modo migliore con un importante investitore internazionale e con un ruolo significativo, se vogliamo di guida e comunque di controllo, da parte dello Stato".