Animali domestici, quali sono gli aiuti e le agevolazioni a livello nazionale e locale
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Anche se non c’è un vero e proprio contributo per tutti i cittadini italiani, non mancano le possibilità di vedersi detrarre le spese per i propri cani e gatti. Infatti, a livello nazionale è in vigore la detrazione al 19%, valida per le visite dal veterinario, l'acquisto di farmaci e interventi di chirurgia, mentre a livello locale sono da segnalare le iniziative di comuni come quello di Roma, Pisa, Lucca e Casal Mella, in provincia di Brescia
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- Quando si parla di bonus per animali domestici si fa riferimento a tutta una serie di misure, come ad esempio la possibilità di portare in detrazione dal reddito le spese sostenute per il veterinario o per l’acquisto di medicinali
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- Un bonus vero e proprio in realtà non esiste, anche se la politica ha provato a introdurlo, come dimostra il caso dell’emendamento alla Legge di Bilancio 2023, che prevedeva un contributo da 150 euro l’anno
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- Non mancano però le iniziative a livello locale: in questi anni, infatti, diverse amministrazioni hanno sperimentato con successo diverse misure atte a sostenere coloro che si occupano di cani e gatti
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- A livello nazionale, invece, è presente la detrazione al 19%, valida per tutte le spese riguardanti visite specialistiche; interventi di chirurgia; esami in laboratorio e acquisto di farmaci prescritti
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- La detrazione al 19% ha una soglia minima e una massima: la franchigia minima è di 129,11 euro e, quindi, al di sotto di tale soglia non è possibile portare in detrazione la spesa sostenuta mentre sugli importi che superano questo valore, invece, la percentuale del 19% si calcola solamente sul valore eccedente. La soglia massima oltre la quale non si può procedere è di 550 euro
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- Per quanto riguarda le iniziative locali, ad esempio, da qualche anno nel Comune di Pisa si ripete l’iniziativa chiamata “bonus animali d’affezione” con la quale viene riconosciuto un rimborso una tantum per le spese veterinarie sostenute dalla famiglia. Nel bando scaduto lo scorso aprile, infatti, è stata riconosciuta un’agevolazione, d’importo base di 250 euro aumentabile a 300 euro, per le spese veterinarie o l’acquisto di farmaci nel primo semestre dell’anno
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- Scaduto il 16 agosto 2023 anche il bando del Comune di Lucca, che riconosceva un contributo del valore di 125 euro, aumentabile a 200 euro a seconda del numero di domande pervenute, sempre a sostegno di visite veterinarie e acquisto di farmaci. Non è escluso, sia a Lucca sia a Pisa, che l'agevolazione possa ripetersi nel 2024
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- Particolarmente meritevole quanto deciso dal Comune di Casal Mella, in provincia di Brescia, che ha deciso di stanziare un bonus per incentivare le adozioni in canile: il contributo può andare dai 100 ai 200 euro per l’adozione di cani o gatti presenti nei rifugi comunali
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- In alcuni casi gli aiuti forniti dai Comuni possono consistere nell’accesso gratuito alle cure veterinarie. È il caso del Comune di Roma, dove hanno diritto all’agevolazione le famiglie con Isee non superiore a 15 mila euro; i titolari di pensione sociale; i cittadini non vedenti con cane conduttore; le famiglie con un componente disabile o con disabilità superiore al 66%; le Associazioni animaliste di volontariato; le Associazioni di Protezione Civile e, infine, gli Enti e Associazioni Onlus di promozione sociale per la tutela degli animali
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- Al fine di evitare il fenomeno del “randagismo di ritorno”, il Campidoglio garantisce la gratuità di prestazioni come l’applicazione di microchip, con iscrizione nell’Anagrafe degli Animali d’Affezione, e la sterilizzazione cani e gatti