Caso Eurovita, come stanno le compagnie di polizze italiane? Dati e prospettive
Il caso della società assicurativa che si è vista bloccare i riscatti a causa di un pericolo di depauperamento del patrimonio accende i riflettori su un intero settore che, in Italia, sembra avere un discreto stato di salute. Non mancano però le problematiche, legate ai flussi che arrivano per la prima volta al segno meno e ai titoli ormai in perdita
Dopo una pandemia, la guerra e la crisi borsistica, il rialzo dei tassi e dell’inflazione, la vicenda Eurovita rischia di incidere ancora di più sul mondo delle polizze e, più in generale, su quello economico. Come sottolinea Il Sole 24 Ore, Ivass, autorità amministrativa indipendente che vigila sul mercato assicurativo italiano, ha chiesto il blocco dei riscatti per la società, a causa di un serio pericolo di depauperamento del patrimonio
Rc auto: per 815mila automobilisti sale il costo a causa dell'inflazioneALTA SOLVIBILITÀ – In generale, il contesto legato al quadro assicurativo italiano resta molto tranquillo: la solvibilità delle compagnie presenti nel settore assicurativo italiano, grazie alle iniezioni di capitali rese necessarie dal repentino rialzo dei tassi, resta elevata. Il livello di capitale disponibile delle compagnie italiane a fine settembre 2022 era pari a 2,47 volte il minimo richiesto, un valore leggermente inferiore a 2,56 di settembre 2021
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economiaI TASSI E I RISCATTI – Ad essere drasticamente mutato è però soprattutto il mondo dei tassi, con particolare riferimento alla situazione dei riscatti: infatti in tutto il 2022 i nuovi premi vita emessi dalle compagnie sono stati 73,2 miliardi
Auto, assciurazioni e riparazioni: i rincari previsti nel 2023COSA DICONO I FLUSSI - Inoltre, i flussi netti non mentono: se si guarda a quello del 2022 si nota come, pur rimanendo positivo per quasi 16 miliardi, si sia sostanzialmente dimezzato rispetto al 2021. E a settembre il dato è addirittura andato in rosso, un episodio più unico che raro, che accade soltanto in occasione delle crisi più importanti
Assicurazione auto, rimborso danni e classe bonus-malus: cosa convieneIL TEMPO DELLA RACCOLTA – Sarà cruciale adesso ciò che succederà nei prossimi mesi, in quanto la nuova liquidità raccolta dalle reti può essere utile per assicurare più sprint alle gestioni assicurative e più rendimento agli assicurati. Inoltre, è importante perché così si evita di dover vendere titoli in perdita: il portafoglio vita e danni delle compagnie è passato da un saldo di 103 miliardi di euro di plusvalenze latenti di fine 2021 a 51 miliardi di minusvalenze latenti di fine 2022 (che sale a 56 miliardi per il solo Vita)
DA NON DIMENTICARE – Altro fattore che non va sottovalutato è il “documento unico di rendicontazione delle polizze vita” che le compagnie stanno inviando in questi giorni ai clienti. Un fattore di stress che aggiunge ulteriore incertezza al periodo
LA BUONA NOTIZIA – L’aspetto positivo, senz’altro gradito agli assicurati di polizze rivalutabili, sarà di non avere perso nulla durante il 2022, quando tutte le altre asset class hanno chiuso in rosso pesante. Secondo quanto stimato dalla banca dati Mia (Prometeia) nel 2022 i rendimenti medi lordi delle gestioni separate collegate a polizze in commercio sono stati del 2,70% per le compagnie tradizionali e del 2,20% per il canale Bancassurance
SOTTO STRESS LE UNITY LINKED - Meno felici saranno poi i possessori di polizze unit linked o multiramo che invece sono state più sotto stress in quanto i portafogli dei clienti non viaggiano al costo storico, ma sono esposti ai mercati (parzialmente per le ibride) e dunque è ipotizzabile che nei rendiconti prevarranno i segni meno
POSSIBILE UN RIPENSAMENTO? – Per questa tipologia di polizze il rosso è in costante aumento anche a causa delle commissioni trattenute dalla compagnia (come evidenziato dal recente studio Eiopa si viaggia intorno al 3%-4%): per questo è lecito immaginare che qualche assicurato possa farsi qualche domanda sulla reale competitività della polizza detenuta in portafoglio
COSA FANNO LE COMPAGNIE PER EVITARE I RISCATTI - Anche per questo le compagnie stanno scendendo in campo con operazioni commerciali che vanno dalla riduzione temporanea del compenso trattenuto all’elargizione di extra rendimenti. Il tutto per scongiurare i riscatti ed evitare che le minusvalenze di portafoglio (stimate a dicembre in 56 miliardi per il ramo vota) possano almeno in parte diventare reali
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