Pensioni, dalla Legge Fornero a Quota 103: riforme e “finestre” degli ultimi anni
Dal 2011, quando è stata approvata la riforma del sistema pensionistico voluta dal governo Monti, fino a oggi sono stati molti gli interventi dei vari esecutivi. Nessuno però ha modificato in modo strutturale il funzionamento della "Fornero". Ecco i vari aggiustamenti temporanei che sono stati adottati nell'ultimo decennio
Il governo guidato da Giorgia Meloni, nella sua prima Legge di Bilancio, ha presentato un sistema transitorio valido solo per il 2023 che permetterà di andare in pensione prima dei tempi stabiliti dalla Legge Fornero. L’esecutivo ha poi parlato di una riforma strutturale del sistema pensionistico in vista del 2024
GUARDA IL VIDEO: Pensioni, limiti a Quota 103 e bonus per chi resta al lavoroIl nuovo sistema è “Quota 103”: permette di accedere alla pensione avendo almeno 62 anni di età e 41 di contributi, ma con un tetto per l'assegno pari a circa 2.600 euro al mese fino ai 67 anni. Questa finestra però, come detto, è valida solo per il 2023
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economiaNon è la prima volta che un governo in carica propone una finestra di pensionamento anticipato rispetto alla Legge Fornero: nel corso degli anni, vari esecutivi sono intervenuti senza però riuscire a modificare la normativa in modo stabile, soprattutto a causa degli altissimi costi economici
Manovra 2023, stretta su Opzione donna: non sarà per tutte e cambia l’età. Cosa sappiamoLa Legge Fornero, come riporta il Post, è stata introdotta nel 2011 dal governo Monti in un contesto di grave crisi economica e finanziaria per l’Italia: l’esecutivo approvò una profonda revisione del sistema pensionistico, in tempi ristrettissimi e attirando forti critiche nel corso degli anni
Manovra, resta lo stop all’obbligo del Pos fino a 60 euroLa Legge Fornero, rimasta in vigore da allora, prevede due criteri per poter accedere alla pensione: avere compiuto 67 anni di età, con almeno 20 di contributi; oppure avere versato 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne
La riforma, che prevedeva anche il definitivo passaggio al sistema contributivo, aveva l’obiettivo immediato di risanare i conti pubblici e instradare l’intero impianto pensionistico verso costi più sostenibili nel medio e lungo termine. Ma spesso non è stata applicata in toto, proprio per i diversi interventi decisi dai vari governi negli ultimi 11 anni
Il primo intervento è arrivato nel 2017 per opera del governo Gentiloni: si tratta dell’Ape sociale, un sistema pensato per consentire di andare in pensione prima a chi svolge attività lavorative usuranti
Quota 102, come detto, è valida solo per il 2022: al termine dell’anno, se la Legge di Bilancio sarà approvata dal Parlamento così come presentata dal governo, si passerà così a Quota 103. In attesa di una riforma strutturale che, dall’introduzione della Fornero, non è ancora arrivata
Inflazione stabile a novembre, carrello della spesa più caro