Bonus prima casa, come funziona il beneficio se si compra in comunione dei beni
Se uno dei due coniugi acquista un’abitazione usufruendo dell’agevolazione prevista solo per la sua parte, l’altro non potrà beneficiare nuovamente della riduzione delle imposte di registro, catastale e ipotecaria per un successivo acquisto
Il bonus prima casa ha alcuni vincoli se l’acquisto dell’immobile viene fatto in comunione dei beni, ovvero l'acquisto agevolato preclude un nuovo accesso ai benefici a entrambi i coniugi
GUARDA IL VIDEO: Bonus casa, ecco quali agevolazioni ci sonoIn pratica, se uno dei due coniugi compra un’abitazione usufruendo dei benefici previsti solo per la sua parte, l’altro non potrà beneficiare nuovamente della riduzione delle imposte di registro, catastale e ipotecaria per un successivo acquisto
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economiaIl chiarimento è stato dato direttamente dall’Agenzia delle Entrate che ha risposto all’interpello numero 400 del 1° agosto 2022
Dalle bollette alla benzina: proroghe, novità e scadenze. Le date da segnareTra le diverse condizioni richieste al momento dell’acquisto per poter beneficiare delle agevolazioni c’è anche quella di non essere titolare, neppure per quote, e anche in regime di comunione legale su tutto il territorio nazionale dei diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà su altra casa di abitazione acquistata dallo stesso soggetto o dal coniuge con gli stessi benefici
Bollette, bonus potenziato fino a ottobre. Chi può avere lo sconto e come richiederloPerciò l’acquisto agevolato da parte di uno dei due coniugi in comunione dei beni esclude, quindi, entrambi i coniugi dalla possibilità di accedere al bonus prima casa per i successivi acquisti
Bonus 200 euro, come fare domanda all’Inps: i passaggi della procedura onlineUn’altra condizione da rispettare è non essere titolare esclusivo o in comunione con il coniuge di un’altra casa di abitazione nel territorio del comune in cui si trova l’immobile da acquistare
Il bonus prima casa è riconosciuto ai giovani che non abbiano compiuto 36 anni e con un Isee non superiore a 40mila euro annui
L’ISEE viene calcolato sui redditi percepiti e il patrimonio posseduto nel secondo anno precedente la presentazione all’Inps della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU): un documento che contiene i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali necessari a descrivere la situazione economica del nucleo familiare. Per gli atti stipulati nel 2021, l’ISEE è riferito ai redditi e al patrimonio del 2019; per gli atti stipulati nel 2022, l’ISEE è quello del 2020
La norma prevede i seguenti benefici: per le compravendite non soggette a Iva, esenzione dal pagamento dell’imposta di registro, ipotecaria e catastale; per gli acquisti soggetti a Iva, oltre all’esenzione dalle imposte di registro, ipotecaria e catastale, riconoscimento di un credito d’imposta di ammontare pari all’Iva corrisposta al venditore