Bonus 200 euro: quali beneficiari non dovranno presentare l'autocertificazione
Il Decreto Semplificazioni, approvato lo scorso 15 giugno in Consiglio dei ministri, ha stabilito che i dipendenti pubblici non sono tenuti a presentare alcun documento per poter ricevere l'indennità una tantum. Lo stesso vale per i pensionati
Il bonus 200 euro pensato dal governo per far fronte al caro prezzi sta per arrivare nelle tasche di molti italiani: le prime erogazioni partiranno nel mese di luglio
GUARDA IL VIDEO: Bonus attività fisica adattata: cosa sapereAlcune categorie di lavoratori dovranno prima presentare un’autodichiarazione in cui affermano di non essere titolari né di reddito di cittadinanza né di altri trattamenti pensionistici, per altri la ricezione dell’indennità sarà automatica
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economiaNon dovranno presentare alcun documento i dipendenti pubblici, che riceveranno quindi i 200 euro in automatico insieme allo stipendio
Pensione di reversibilità e bonus 200 euro, cosa sapereQuesto perché chi ha diritto al bonus verrà individuato direttamente dagli uffici del Ministero dell’Economia e delle Finanze e dell’Inps, tramite i sistemi informatici attivi
Bonus energia per impianti con fonti rinnovabili: come funzionaÈ stato in occasione del Decreto Semplificazioni, approvato in Consiglio dei ministri lo scorso 15 giugno, che si è specificato che i dipendenti pubblici non avranno bisogno di presentare alcuna documentazione
Bonus busta paga, chi ha diritto al taglio del cuneo fiscaleLa stessa regola vale per i pensionati. Anche questa categoria di beneficiari non è tenuta a presentare alcuna autodichiarazione: l’indennità sarà erogato “d’ufficio” dall’Inps, sulla base dei requisiti previsti dalla normativa
Per poter ottenere il bonus, oltre all'autodichiarazione, ai dipendenti è richiesto di aver beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8% tra gennaio e aprile, almeno per una mensilità. L'indennità spetta dunque a chi ha una retribuzione mensile, imponibile ai fini previdenziali, pari a massimo 2.692 euro