
Coronavirus: Usa in recessione, male Pil in Germania. Gli effetti economici della pandemia
Washington ha ufficializzato una contrazione del Pil congiunturale pari a -32,9%. Crolla anche l’economia tedesca con un -11,7% su base annua. Stime pessime anche per Regno Unito, Francia, Italia e Spagna, mentre sembra meno forte l’impatto del virus sulla Cina

Effetti devastanti del Coronavirus sull’economia mondiale: gli Stati Uniti sono ufficialmente entrati in recessione nel secondo semestre e anche la Germania ha fatto registrare un crollo del Pil. E non sono migliori le stime per Regno Unito, Francia, Italia e Spagna
GLI AGGIORNAMENTI LIVE SUL CORONAVIRUSCrollo verticale dell’economia Usa il cui Pil registra una contrazione del 32,9% congiunturale annualizzata, dopo il -5% dei primi tre mesi. Una ripresa è prevista nel terzo trimestre, anche se la nuova ondata di Coronavirus rischia di rallentare parecchio il ritmo della crescita, soprattutto nel confronto annuale
Coronavirus mondo, superati 17 milioni di casiPer Washington si tratta di un livello di recessione mai segnato dall'inizio delle serie storiche nel 1947, tre volte superiore al -10% registrato nel 1958
Lavoro, Istat: con la pandemia persi 500mila posti, a rischio un terzo delle impreseStorica è anche la contrazione dell'economia tedesca che nei tre mesi primaverili, investiti in pieno dal lockdown imposto per contrastare la pandemia di Covid-19, ha raggiunto il 10,1% su base congiunturale
Dato che si traduce in un calo dell'11,7% su base annua. Anche in questo caso si tratta del peggior numero dall'inizio della serie statistica nel 1970. E ben superiore al -4,7% del primo trimestre del 2009, al culmine della crisi dei subprime. Tuttavia, il governo tedesco prevede che l'economia tornerà a crescere entro ottobre, con un rimbalzo del 5,2% nel 2021, nonché un ritorno ai livelli di produzione pre-crisi nel 2022
Per quanto riguarda la Cina, nel secondo trimestre dell’anno, l’economia di Pechino è cresciuta del 3,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
A causa del Covid, però, il Pil cinese aveva registrato una decrescita del 6,8% nei primi tre mesi dell’anno: un vero e proprio crollo dal quale il gigante asiatico sta provando a riprendersi