CGIL, Susanna Camusso lancia Maurizio Landini come segretario
EconomiaIl mandato della segretaria generale scadrà il 3 novembre. Nonostante le candidature non siano state ancora ufficializzate, c’è anche Vincenzo Colla. Nei prossimi mesi, la confederazione rischia di spaccarsi sulla scelta tra i due nomi
La segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, ha proposto il nome di Maurizio Landini come suo successore alla guida della confederazione di Corso d'Italia. Lo hanno reso noti fonti del sindacato dopo la riunione della segreteria confederale tenutasi nella serata dell’8 ottobre. Il mandato di Camusso, il secondo ed ultimo per statuto, scadrà il 3 novembre. Il direttivo Cgil sarà convocato nei prossimi giorni, mentre l'elezione del nuovo vertice si terrà in occasione del XVIII congresso nazionale in programma a Bari dal 22 al 25 gennaio 2019.
L’altro candidato: Vincenzo Colla
Il nome di Landini però, hanno fatto sapere altre fonti, potrebbe non trovare il consenso di tutta l'organizzazione. Dopo che Serena Sorrentino, segretaria generale della Fp Cgil, ha chiarito a settembre che non si sarebbe candidata. In corsa - seppure le candidature non siano mai state ufficializzate – c’è anche Vincenzo Colla. Piacentino, ex numero uno dell'Emilia Romagna e anch’egli attualmente nella segreteria confederale, bisognerà vedere se Colla deciderà di fare un passo indietro e sostenere Landini o se vorrà continuare costruendo un consenso alternativo in senso più riformista, con l’appoggio di categorie come pensionati, edili, chimici, tessili e trasporti.
Gli inizi di Landini
Al contrario, Landini, classe 1961, reggiano, rappresenterebbe l’ala più “movimentista” del sindacato. Le radici della sua attività sindacale risiedono nelle tute blu: da giovanissimo in Fiom, inizia l’attività come delegato sindacale poi segretario generale a Reggio Emilia. Diventa segretario della Fiom regionale e di Bologna, fino ad arrivare al vertice nazionale della Fiom a giugno del 2010 per il primo mandato e poi per il secondo chiuso a luglio 2017. Da quel momento entra a far parte della segreteria nazionale della Cgil.
Lo scontro e l’unità ritrovata con la Cgil
Nel corso degli anni sono emerse diverse contrapposizioni interne, anche con la stessa Camusso: nel 2014 i due si dividono sul tema del Testo unico sulla rappresentanza (Landini accusava la Cgil di metodi antidemocratici) e l'anno seguente sul progetto della Coalizione sociale, lanciato da Landini e poi messo da parte. Dal 2016 però torna l’unità, con l’accordo sulla proposta della confederazione sulla Carta dei diritti universali del lavoro e dei tre referendum abrogativi (voucher, appalti e articolo 18).